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venerdì 15 agosto 2025

Il mondo è fatto a scale …

... c'è chi scende e c'è chi sale. Significa che la vita è caratterizzata da alti e bassi, momenti di successo e momenti di difficoltà, e che la posizione sociale o la fortuna di una persona possono cambiare nel tempo. In sintesi, il detto "il mondo è fatto a scale" è una metafora che descrive la variabilità della vita e delle fortune individuali, spesso con una sfumatura di realismo amaro o rassegnazione. In questo caso il punto di partenza non è la base di una scala, ma può essere un punto intermedio. Molto diverso è quando si devono affrontare “scale” reali, quelle fatte da gradini veri. In questo caso, si deve invertire il senso di marcia: prima si sale e poi si scende! Oggi mi sono posto il problema nella mia salita al monte Everest: è possibile affrontare le scalette che portano nella parte alta di Bergamo nel giusto “senso di marcia”?

sabato 5 luglio 2025

Due pezzi di Parmigiano a spasso per la Norvegia

Premessa

Come i miei 42 lettori- eh sì sono aumentati dai 25 di manzoniana memoria- sanno, uso il blog anche come un diario personale, con la regola che la “base” del post deve essere collegata al mondo corse, competitive o semplici tapasciate, oppure ai cammini, che siano dei pellegrinaggi di più giorni o semplici passeggiate lungo ciclabili o per monti e boschi. Semplice in questi casi scrivere il post; per le gare organizzate l’argomento principale è la gara stessa oppure amici che vi hanno partecipato; per le “mie” gare inverto, in molti casi, la narrazione: ho l’argomento sul quale costruisco la gara per il motivo già citato. Ecco quindi che argomenti come il 25 aprile, le giornate della Memoria e del Ricordo, sono le basi del post. Qui, pur essendo la “corsa” il fulcro del post, questa è sempre di sottofondo ed è sempre trattata “al di fuori degli schemi”. Non troverete descrizioni del pacco gara, del tempo etc. etc. argomenti che credo siamo di poca importanza, ma descrizioni di fatti e personaggi, molte volte “ai confini della realtà”!

lunedì 2 giugno 2025

La nostra “Via degli Dei”

Bologna, con i suoi 40 chilometri di portici, è il punto di partenza dell'itinerario. Firenze, patrimonio mondiale dell'Unesco, città del Rinascimento, il punto di arrivo. Tra l'Emilia e la Toscana si trovano le montagne dell'Appennino, che nascondono luoghi da scoprire. Solo per citarne alcuni: la riserva naturale del Contrafforte Pliocenico, la "Flaminia militare", il castello del Trebbio, il santuario di Monte Senario, dove i monaci offrono agli escursionisti il liquore "Gemma di abeto", preparato segretamente in loco. Tutto questo è la Via degli Dei, un percorso nato dallo spirito goliardico di un gruppo di escursionisti bolognesi del C.A.I. (i Dû pâs e 'na gran magnè, "due passi e un gran pasto" in dialetto bolognese) che volevano raggiungere Firenze attraversando l'Appennino e fortificarsi con la tipica carne fiorentina toscana come premio finale.

lunedì 5 maggio 2025

Cinquanta: traguardo raggiunto!

Era ora, finalmente anche tu nel mondo delle ultra!”, questo è il primo commento del Predicatore. “Oh no! Lascia le sue maratone...” il commento di chi associa il mio nik-name alla regina delle corse. I lettori del mio blog sono sempre un po' impazienti e traggono, molto spesso, delle conclusioni leggendo il titolo, ma senza leggere fino in fondo il post. Non sanno che spesso uso nel titolo dei post delle metafore, giochi di parole, contraddizioni, o espressioni inaspettate, che aiutino ad evocare delle immagini nella mente. In effetti, essendo questo un blog che parla di corse e di cammini, è logico aspettarsi che il “cinquanta” si riferisca alla distanza, ma in questo caso “cinquanta” rappresenta il tempo: per la precisione anni. Era il 3 maggio del 1975, quando io e Rossana ci siamo sposati … quindi il 3 maggio 2025 sono passati esattamente 10 lustri! Potevo forse festeggiare la ricorrenza senza una corsa? Certo che no! La prima idea era quella di correre una maratona, ma qui si entra quasi nella banalità, nella logica, e poi, come direbbe Di Pietro, magistrato oggi in pensione: “Che c'azzecca...!”.

lunedì 28 aprile 2025

25 aprile 1945- 2025: ottanta anni di libertà da …, di libertà di ...

Il giorno 25 aprile, pur essendo una giornata festiva, ha l'esonero, per me, dall'obbligo della regola “corsa”. Come tutte le regole, anche in questo caso vi fu un'eccezione: correva l'anno 2020, il “malo male” era quasi al suo apice e le regole del lock-down impedivano di fatto le uscite, per cui in quell'occasione corsi 25 chilometri in giardino, con pettorale numero 25 ed appunto il giorno 25: 25+25+25= 75, era il 75° anniversario. Quest'anno lo spostamento della maratona di Padova al giorno 27 ci ha consigliato di onorare la ricorrenza in modo leggero e, come consigliato da un ministro, anche “sobrio”! La nostra marcia per la liberazione inizia, come già in altre occasioni, dal monumento a Mozzo, che ricorda la strage di 5 partigiani, trucidati il 26 aprile 1945. Da qui raggiungiamo l'inizio del percorso “Traccia Partigiana”, curato dall'ANPI e posto presso la Villa Masnada, che fu teatro di una sfortunata operazione da parte dei partigiani della Brigata Fiamme Verdi. La nostra meta finale non saranno le colline di Ponteranica, dove è posto il monumento che ricorda i partigiani caduti in questa azione, ma il monumento al Partigiano, opera di Manzù, posto in centro a Bergamo.

domenica 23 marzo 2025

Quattro parrocchie e un pellegrinaggio

Il nostro comune di Treviolo è composto da 4 frazioni, ciascuna con la sua parrocchia, il suo oratorio, le sue attività. Difficilmente si riesce a trovare un accordo per svolgere iniziative in comune.

Domenica 16 marzo, nel pomeriggio, era in programma un pellegrinaggio a piedi (in auto per coloro che per problemi di età o di gambe non potevano affrontare il cammino) partendo dalle varie parrocchie di Treviolo fino alla chiesa di Mariano, scelta, in occasione del Giubileo 2025, come chiesa giubilare della nostra CET (Comunità Ecclesiale Territoriale).

Il pellegrinaggio partiva da Curnasco, passando quindi per Treviolo, raggiungendo infine la chiesa di Albegno, dove si erano riuniti anche i pellegrini provenienti dalla Roncola. 

sabato 22 marzo 2025

Ok, mi sono “fatto il blog”, ed ora?

Questo era l'incipit del primo post pubblicato nel marzo 2012 su questo blog. Sono passati tredici anni da allora. In mezzo una pandemia con relativo isolamento dovuto al “malo male” e … 798 post pubblicati. A questo punto credo che possa fare il … punto della situazione.

La partenza. Nel 2012 era la norma, per gli atleti, accedere il lunedì a dei siti ben definiti. In primis a Podisti.net. Numerosi erano gli scritti inviati dagli atleti che partecipavano alla varie manifestazioni, competitive e non, e venivano pubblicati regolarmente sul sito, per “dare voce alla base, ai partecipanti”, che descrivevano direttamente non solo le loro sensazioni ma lo stato reale di quanto riscontrato nella manifestazione. Per non parlare delle centinaia di foto che venivano regolarmente pubblicate nella sezione fotografica. Per il popolo delle lunghe un accesso fisso era al sito del Club Supermarathon.

mercoledì 12 marzo 2025

Treno e medaglie

Possono stare assieme questi due elementi, ma soprattutto quale può essere la connessione con un blog che tratta in massima parte di avvenimenti podistici?

Come incipit al post prendo a prestito quanto scritto da Rodolfo Lollini su Podisti.net :“ … al termine della Roma-Ostia, ai concorrenti non è stata consegnata la medaglia di partecipazione, ma solo la sua fotografia, …. Apriti cielo. Degli oltre diecimila finisher di questa famosissima mezza maratona, molti dei quali molto dipendenti dai social, il fatto di non poter postare subito la propria foto con la medaglia in mano oppure in mezzo ai denti è stata una tragedia. …” (qui articolo completo). 

Ma cosa era successo? Le medaglie erano “ferme” in un porto del nord Europa!

domenica 24 novembre 2024

Una lunga fila per rompere il filo

Sabato le vie del centro di Bergamo sono state invase da circa trecento podisti (insonni?), mah!. Nell'attraversare ordinatamente alcuni incroci, anche con il semaforo rosso (ma era presente un Vigile Urbano che fermava le automobili), mi è parso si sentire (o forse l'ho solo immaginato) le parole di qualche automobilista che, spazientito per l'attesa di trenta secondi, sussurrava a chi gli stava accanto: “Ma quanto rompono questi Podisti ...”. Pensandoci bene, l'automobilista aveva certamente ragione. Ma siamo sicuri che “rompere” sia sempre un fatto negativo? Certo, rompere un bicchiere, ad esempio, lo è! Rimanendo nell'ambito podistico però “rompere il fiato” è un fatto positivo; dopo averlo rotto, si può correre in scioltezza; non parliamo poi di “rompere l'assedio”, che rappresenta la libertà sia per le truppe che per i civili.

mercoledì 20 novembre 2024

L'hanno fatta grossa; ora facciamola grande!

Come preannunciato in un precedente post, – vedi – ai Podisti Insonni non piacciono le mezze misure. Non corrono al mattino presto, loro corrono al mattino prestissimo. Organizzano una manifestazione per raccogliere fondi in favore dell'Associazione Paolo Belli ed esagerano, sia nella misura dell'assegno, sia nell'importo su di esso stampato. Quest'anno, per la verità, non ha destato scalpore la misura fuori misura dell'assegno. La Banca, dopo l'esperienza dello scorso anno, aveva già provveduto ad ampliare le misure dello sportello per l'incasso. Quello che ha destato scalpore è la cifra stampata sull'assegno: cinquantamila euro. 

Lo ripeto in cifre, perché sia più evidente: 50.000,00 €! Nessuno aveva dei dubbi che anche quest'anno la cifra sarebbe stata importante, ma la somma raccolta ha sorpreso anche gli stessi organizzatori e non solo. Vorrei raccontare un piccolo aneddoto riguardo a questo fatto.

venerdì 14 giugno 2024

In vetta all'Everest con le scarpa da running

Si sa che per andare in montagna si deve avere l'attrezzatura adatta, soprattutto si devono calzare ai piedi scarpe adeguate. Ne sa qualcosa l'incauto escursionista che con molta leggerezze e scarso senso civico ha effettuato un'escursione al Lago Lagazuoi (metri 2480), rimanendo bloccato e non riuscendo più a proseguire a causa della neve. Oltre a mettere a repentaglio la sua vita, ha impegnato una squadra del soccorso alpino per il suo recupero, squadra che avrebbe potuto essere utilizzata in altre operazioni più impegnative e di maggiore gravità.

 Come dicevo all'inizio, salire in montagna e raggiungere le vette richiede attrezzatura, preparazione e, se si decide di conquistare la vetta più alta del mondo, il monte Everest (mt 8848 slm), si deve inoltre pagare 11000 dollari per il permesso e cifre più consistenti per tutta l'organizzazione che comporta questa impresa. Ma si sa che, come in tutte le cose, ci sono anche le eccezioni.

domenica 9 giugno 2024

Una maratona per iniziare

Ormai mi è venuto il complesso del criceto: girare, girare … sempre girare e, rimanendo sempre nello stesso posto, completare i 42195 metri che sono la distanza di una maratona. Come tutti ormai sapete, la “mia gabbietta” è l'anello ciclo pedonale del parco Callioni. Qualcuno mi ha definito “pazzo” per questa mia scelta. Pazzo? Si sa però che ci sono vari gradi di “pazzia”. Come definireste chi, invece dei soli 20 giri e rotti della Roncola, che servono per completare la maratona, ha deciso di percorrerne ben 19267 e rotti per raggiungere la sua meta finale di 10000 chilometri? L'atleta in questione è Lucio, sul quale ho già scritto un post relativo alla sua impresa/pazza e non mi dilungo oltre. Potevo forse lasciarlo solo nella sua pazzia? Certo che no! Ecco quindi che oggi la mia gabbietta è stato il tracciato su cui Lucio sta compiendo la sua impresa. Una gabbietta molto più piccola; è infatti lunga solo 519 metri e ha pure la salita! 

venerdì 31 maggio 2024

Qui comincia l'avventura del signor Bonaventura

Nel mio personale ritornare indietro nel tempo per ricordare … no, no, in questo caso non amici che mi hanno preceduto sull'ultimo traguardo, ma avvenimenti che hanno fatto la storia (con la “s” minuscola) in campo podistico nella bergamasca, mi ero segnato la data del 7 settembre per rievocare, dopo i 15 anni del “Mondiale di 24 ore”, i 10 anni trascorsi dal termine di quello che allora io definii “una follia”, ossia la “Corsa dei 100 giorni”, fatta da Lucio Bazzana. Erano infatti le 12.00 del 7 settembre 2014 quando Lucio terminò la sua fatica, dopo 100 giorni di “reclusione” nel campo sportivo di Curno e dopo 8260 chilometri percorsi. Ma si sa, come disse Lorenzo de Medici: “... del doman non v'è certezza ...” e la nuova follia di Lucio mi costringe a rivedere la mia agenda. 


Una nuova “follia” sta per iniziare, sempre a Bergamo, sempre con lo stesso attore, pardon, atleta: Lucio!

venerdì 26 aprile 2024

25 aprile: la nostra festa della Liberazione

Chi segue il blog è a conoscenza che il mio santificare le feste è “correre”. Non importa se sia una festività religiosa o civile; è quasi un obbligo mettere le scarpe da corsa ed uscire. Esco anche il giorno di Natale per una breve corsetta e con un abbigliamento adatto alla circostanza: Babbo Natale. Prima del “malo male” avevo pure la sacca con caramelle e zuccherini da donare ad assonnati bambini e pure a nonne golose che li accompagnavano. Come tutte le regole, esiste anche l'eccezione, da anni scrupolosamente osservata: non correre il 25 aprile, ma ricordare la festa della Liberazione, con “viaggi” lungo percorsi partigiani significativi della provincia di Bergamo, per “viaggiare” indietro nel tempo con la memoria e ricordare fatti, ma soprattutto persone, che hanno permesso all'Italia di abbattere in fascismo e di porre le basi per il ritorno alla libertà. Destinazione scelta quest'anno la baita “Malga Lunga”, al monte di Sovere, uno dei luoghi più significativi della Resistenza nella Bergamasca.

lunedì 18 marzo 2024

Sarà capitato anche a voi ...

… di avere una musica in testa … Sicuramente ai “vecchi” questa è la prima risposta, memori di una popolare canzone del secolo scorso, sigla di Canzonissima del 1968, cantata da Mina. Ma io non intendevo quello; mi riferisco alla frase pronunciata da un amico o compagno di squadra prima di una maratona: “Oggi corriamo la maratona assieme!”. Neppure il cortese rifiuto: “No, corri pure con il tuo ritmo, sai chi io corro più piano...” faceva desistere dall'impegno, anzi, aggiungevano alla frase: “Sai, in questa settimana ho preso antibiotici, … mi fa male il polpaccio, … non ho ancora digerito la pizza ...”. Questo per un duplice motivo: il primo era tranquillizzarmi, (se sta male, forse corre più piano del solito), mentre il secondo è più nascosto e più “subdolo” (solo se ho dei problemi mi puoi battere, in quanto sono più forte di te). Le prime volte prendevo per vere queste affermazioni. In effetti correre in compagnia è piacevole, soprattutto se le ore di strada sono molte, e cercavo di tenere il loro passo fin dall'inizio.

giovedì 7 marzo 2024

La felicità è una lampadina

Ci sono delle “cose” che anche se non sembra fanno cultura. Cose che sono sottovalutate, misconosciute, ignorate, ma appena esse vengono inghiottite dall'oblio o peggio ancora perdono la loro destinazione diventando “un altra cosa”, ci accorgiamo che abbiamo perso un pezzo importante del nostro passato. Città Alta è conosciuta per importanti e ben strutturati musei, per le sue imponenti mura Veneziane che la cingono come un affettuoso abbraccio, per non parlare delle Chiese, sparse in ogni angolo, che ricordano momenti di Fede o celebrano personaggi guerrieri conosciuti in tutto il mondo. Beh, questo è quello che tutti conoscono e che attira molti turisti. Ma per noi bergamaschi che amiamo girare, dopo aver visto e rivisto quanto descritto sopra, ci sono dei gioielli che si nascondono come pietre preziose in qualche angolo della città Vecchia. Mi riferisco alle botteghe storiche, che rimangono aperte fino a che il vecchio titolare decide di tenerle in vita, più che per riceverne un utile, per un amore quasi filiale.

domenica 1 ottobre 2023

Piccole gocce

Premessa

Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra” (Matteo: 6-3).

Sono stato molto in dubbio se pubblicare il post riguardante l'invio di aiuti in Ucraina. Infatti una delle regole riguardo al bene fatto è ben spiegata nel versetto di Vangelo di Matteo. Ma alla fine ho deciso di pubblicare il post, non tanto per prendere meriti (che in questo caso non sono solo miei), ma per dare testimonianza che anche piccoli aiuti sono ancora necessari per poter alleviare, almeno in parte, sofferenze che colpiscono la popolazione civile che sta vivendo grossi sacrifici per un'aggressione di cui ancora oggi io non riesco a capire le ragioni.

domenica 10 settembre 2023

Scale, scalini, scalette. Atto 2: Do i numeri!

Questo post vuole fornire i numeri della nostra “impresa” sulle scalette, e non solo, che si possono percorrere nella città di Bergamo, numeri che potranno essere utili a chi volesse ripercorrere in tutto o in parte il nostro itinerario. Questa è la prima accezione del significato di “Dare i numeri” che si può trovare sul dizionario Treccani. So già che molti di voi pensano, leggendo il titolo, che sia più azzeccata la metafora, sempre indicata dal dizionario, che intende “fare o dire cose prive di senso, farneticare, dar di matto”. In realtà, nel nostro caso, credo che siano azzeccate ambedue le definizioni. Beh, la tradizione di “Fare le scalette” per i podisti ha radici lontane. Non molti di voi ricorderanno il primo (e credo unico) tentativo di pubblicare una rivista a Bergamo che parlasse di podismo. La rivista ha avuto vita breve; credo siano usciti solo circa dieci numeri. Si trattava di una rivista fatta in modo “artigianale”, nella stampa, ma in modo “professionale” per gli articoli pubblicati e soprattutto nel tracciare percorsi di allenamento.

domenica 3 settembre 2023

Dalle foglie … ai fogli

Una mezza maratona per ricominciare. Il titolo potrebbe sembrare strano per una gara podistica, ma se avrete la pazienza di leggere il post fino alla fine, converrete con me che è un titolo che ha un suo perché.

È da un paio di mesi che non corro più, o meglio corro (poco) senza un fine specifico; nessuna corsa anche non competitiva quest'estate per via del “tempo”, inteso in primo luogo come tempo atmosferico: il troppo caldo sconsigliava non solo la corsa, ma richiedeva anche la necessità di stare in luoghi ombreggiati. In secondo luogo “tempo” inteso come tempo trascorso dalla nascita, beh, la mia età, che dissuadeva, la mattina, di mettere in pratica i buoni propositi fatti la sera prima. Invecchiando ci si impigrisce un po' e la mancanza di obiettivi a breve termine rendeva facile cambiare idea. Ora le giornate si sono rinfrescate, ci sono obiettivi all'orizzonte, per cui oggi in programma una mezza maratona per iniziare.

martedì 29 agosto 2023

Scale, scalini, scalette. Atto 1: Bergamo, ti Amo

Premessa

Come certamente saprete, Bergamo è suddivisa in due parti distinte: Bergamo Alta, la parte più antica e Bergamo Bassa. La parte più “vecchia” è quella costruita su sette colli – eh, sì, anche la nostra città, come la Capitale, ha i suoi sette colli - ed è comunemente chiamata Città Alta. I collegamenti tra le due parti della città naturalmente non sono di certo piani e presentano salite e discese. Al giorno d'oggi sono modificate le caratteristiche costruttive delle antiche strade e stradine della città vecchia, che erano un tempo percorribili con carri e carretti, modifiche imposte dal mutato tipo di mezzi che vi devono transitare. Quello che è rimasto quasi del tutto inalterato sono invece le caratteristiche “scalette” che collegavano le varie parti di Città Alta, praticamente delle “scorciatoie” tra le varie strade carrabili delle città vecchia. Le “scalette” non solo mantengono il loro antico fascino, che richiama i turisti che vogliono scoprire le bellezze di angoli forse un po' nascosti della nostra città, ma sono anche una valida palestra di allenamento per molti atleti bergamaschi.