lunedì 27 aprile 2020

Sono un buffone …


Premessa
Un avvertimento prima di proseguire la lettura. Il titolo è per il momento un titolo sospeso, come nella tradizione napoletana; vi è l'usanza di lasciare un caffè sospeso, cioè un caffè pagato da un avventore che sarà consumato da un altro che ha meno possibilità economiche. Ora la situazione fa sì che si sia passati dal caffè alla spesa alimentare “Chi può, metta; chi non può, prenda!” è il cartello che spicca sopra ceste con generi alimentari. Qui, per facilitarvi il compito nel completare il titolo, non dovete prendere nulla, ma dovete mettere alla fine del titolo un punto esclamativo oppure un punto interrogativo … secondo il vostro “buon cuore” e dopo attenta lettura e dopo le vostre considerazioni. Più democratico di cosi!
Prologo
Inizio di marzo. I decreti ministeriali impongono isolamento in casa; vietate le uscite e soprattutto vietato correre. Come fare? Semplice: ritagliarsi un percorso casalingo nel rispetto di tutte le norme. 

sabato 25 aprile 2020

25 aprile: Bergamo Resiste!

Nella giornata del 25 aprile da anni non partecipo a nessuna gara (questo sì che è strano), ma con Rossana ricordiamo la “liberazione” camminando sui luoghi che hanno attinenza con la lotta partigiana. Sono luoghi molte volte quasi sconosciuti, che ricordano uomini sconosciuti, ma che hanno contribuito spesso con la vita alla sconfitta dei nazifascisti. Il nostro “pellegrinaggio” in questi luoghi è un modo per continuare, o meglio mantenere la memoria: una breve sosta, un fiore di campo raccolto lungo il percorso, una breve preghiera. Quest'anno avevamo già, da mesi, deciso la meta. Partenza da Gandino fino al Monte Alto, lungo il sentiero tematico “In cammino per la libertà”, che attraverso undici tappe vuole ricordare attraverso pannelli esplicativi fatti e personaggi della resistenza operanti in zona, in particolare quelli della 53a Brigata Garibaldi “13 martiri di Lovere”. Ma per i fatti che tutti conosciamo, questo non è stato possibile. Beh, questa sarà la nostra meta per l'anno prossimo. Rinunciare oggi a festeggiare il 25 aprile? Certo che no! 

giovedì 23 aprile 2020

2020: i San Giorgio sconfissero il Drago


Oggi, 23 aprile, il santo del giorno è San Giorgio.
San Giorgio è il patrono del nostro comune Treviolo, perciò è una giornata di festa. Scuole chiuse, uffici chiusi … quest'anno lo sono da un po', e anche la festa per la verità non è una festa come gli altri anni, anzi non è proprio una festa. Troppi lutti e troppa sofferenza sono ricordi troppo recenti ed ancora vivi sulla pelle di tutti i concittadini. Per molti si sommano ai problemi sanitari, che sembra siano quasi alla fine, problemi economici, che per molti sono all'inizio.
Varie sono le leggende che riguardano San Giorgio. Voglio qui solo ricordare "Liber Notitiae Sanctorum Mediolanii". ( e riprese dal sito www.leggendemetropolitane.it). Essa racconta invece che San Giorgio avrebbe vissuto in Brianza. Un drago imperversava da Erba fino in Valassina, facendo strage tra le greggi. Quando ebbe divorato tutti gli animali, la gente di Cravenna cominciò a offrirgli come cibo i giovani del villaggio, di volta in volta estratti a sorte.

lunedì 20 aprile 2020

La nostra corsa in giardino, in una giornata uguale a tutte le altre, a causa delle restrizioni imposte dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri


I più attenti di voi sapranno riconoscere il titolo del post in stile Lina Wertmüller. In effetti mi trovo in difficoltà, non tanto a scrivere il post, ma a trovare un titolo non banale e che invogli alla lettura del post. Mi sono sempre chiesto il perché Lina desse ai suoi film titoli così lunghi da entrare nel guinnes dei primati: credo che fosse per compensare l'abbreviazione del suo nome, che sarebbe “Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Brauchich”, ma questa credo che sia solo una mia interpretazione e in fondo non c'entra nulla con il post.
Prima delle restrizioni imposte per fronteggiare l'epidemia di coronavirus, le giornate della settimana avevano, per me, tutte una caratteristica che le contraddistingueva: lunedì, giornata dedicata alla visione di un nuovo film; martedì, spesa; mercoledì e venerdì, giornate dedicate al nipotino; giovedì, camminata su qualche ciclabile; sabato, riposo e domenica, corsa. La corsa poteva essere una semplice non competitiva o una gara agonistica. Per la verità, per me non faceva molta differenza, il passo tenuto non variava di molto, l'importante era “muoversi”. 

sabato 18 aprile 2020

Il campanile il mio cronometro, i ceci il mio smartwatch


Il CoronArena, a differenza di molti impianti sportivi, non è chiuso; infatti è stato creato rispettando le numerose norme che impongono il distanziamento sociale e la distanza dalla propria residenza. Per il 18 aprile era programmata la “21 km del Dubbio”, ma un gradito invito, che mi ha spedito Simona, ha fatto cambiare i piani. Si trattava di correre in modo virtuale la “Ultra Franciacorta”, che, per i noti motivi, era stata annullata. La gara offriva molte opportunità, non in distanza chilometrica, ma “a tempo”: 1, 3, 6 e 12 ore. La mia scelta cade sulla “3 ore ULTRA francia COVID”. Mail di conferma e dopo poco pettorale gara nella casella di posta. Tutto pronto per la gara, un solo dubbio mi frulla nel cervello: “gara virtuale” … sarà pure virtuale, ma alla fine le gambe e la schiena la penseranno in modo diverso. 

martedì 14 aprile 2020

La corsa in giallo


Finalmente un post che non tratta di coronavirus, di corse dei criceti e cose simili. Parliamo di ciclismo e della più famosa corsa a tappe: il Tour de France... questo è quello che penserà la maggior parte di voi, leggendo il titolo del post. In effetti non avrebbe tutti i torti. Nel momento in cui accingo a scrivere questo post, il Tour de France risulta ancora essere in calendario, seppure con una data di partenza spostata di qualche settimana (si ipotizza la data del 25 luglio come data di inizio). Ma questo non è un blog che tratta di ciclismo e quindi deve deludere le vostre aspettative: si parlerà ancora di corsa, si parlerà ancora di solidarietà, insomma, nulla di nuovo sotto il sole … giallo! Lo spunto per questa corsa mi è stato dato da una mail di padre Fabio, che ci informava sullo stato dei lavori nella Cattedrale di Santiago, a tutt'oggi ancora chiusa, chiusura che vanifica il “pellegrinaggio”, non potendo visitare la tomba (cito le sue parole: “Tutto si riduce a una buona camminata, certamente utile al corpo e all’anima, ma non a realizzare il Pellegrinaggio”). 

domenica 12 aprile 2020

Pasqua 2020: ho risposta alla chiamata del Papa


Da quando ho iniziato a correre (nel secolo scorso), ho disputato gare in quasi tutte le festività, sia civili che religiose, con un'unica eccezione: non ho mai corso il 25 dicembre (Natale) e la domenica di Pasqua. Quest'anno, in particolare, c'erano tutti i presupposti per rispettare questa consuetudine. Nessuna possibilità di 'evadere' per cercare un percorso più agevole, con una gara disputata venerdì e con la prossima programmata per il giorno di Pasquetta.
Ecco quindi programmata per domenica una giornata di tutto riposo (con grande soddisfazione di schiena e ginocchia che mal sopportano il tortuoso circuito del CoronArena).
Ma... eh, sì, anche qui c'è una ma. Sabato sul telefonino, tramite WhatsApp, arriva un messaggio del Papa. Troppo lungo per riportarlo qui, ne faccio una breve sintesi: “Domenica di Pasqua dovresti correre e fare una donazione agli Alpini di Capriate e Crespi per le esigenze collegate al Coronavirus”. 

venerdì 10 aprile 2020

Una Pecora Nera alla corsa della Capra


Correre in giardino, sul terrazzo, nelle autorimesse, a causa dei decreti che impongono il “distanziamento sociale”, è diventato quasi una moda. Ma i Bergamaschi “la fanno strano”. Tutti corrono, ma quanti pagano, sotto forma di donazioni a strutture pubbliche o associazioni impegnate nella lotta contro il coronavirus? Beh, in effetti ci sono molti amici di altre province che lo fanno. Bravi! Nasce allora una nuova moda: “stare vicini, pur essendo lontani”. Come? Trovando una cosa che accomuna. Beh, è facile: nel nostro ambiente la cosa è la co'r'sa! Qualche tempo fa io & Velo organizzammo la “Quarantine Half Marathon” (-vedi-), a cui hanno aderito dieci atleti. All'inizio della settimana Gigione ha proposto la “10 km della Capra Virtual”. Questa manifestazione è una gara riservata agli atleti dei Fo di Pè ed è valida per il loro campionato interno, ma in questo caso si sono dimostrati buoni ed hanno ammesso la partecipazione di atleti esterni al gruppo. Lo strano nome è dovuto al fatto che normalmente la gara si disputa in località Piana della Capra, vicino alla loro sede di Valbrembo.

domenica 5 aprile 2020

Il Ciliegio permaloso


Ieri a pranzo stavamo mangiando i pizzoccheri, utilizzando i cavoli che componevano il mazzo di fiori destinato al vincitore della “Media Maratòn de Repollo”, quando siamo stati richiamati da un forte rumore al piano superiore, un sordo rumore che spesso si sente durante i temporali accompagnati da forte vento: rumore di rami che sbattono violentemente sulle griglie. In un primo momento non ci facciamo caso. La giornata è soleggiata, il vento assente. Continuiamo il pranzo. Ma il rumore si fa insistente ed aumenta di intensità. A questo punto, un po' preoccupato, salgo le scale e mi affaccio sul balcone. Nulla di strano, tutto regolare. Mi tranquillizzo, ma mentre sto chiudendo le finestre sento una voce: “Questa non me la dovevi fare...”. Mi riaffaccio: nessuno. Forse la forzata clausura fa brutti scherzi, fa sentire delle voci che non esistono. Un brutto pensiero mi passa per la mente: “Non sarà forse un effetto ancora non conosciuto del coronavirus?”. 

sabato 4 aprile 2020

Ho fatto una cavolata


Oggi più che correre una mezza ho fatto una cavolata, nel vero senso della parola. Non poteva essere diversamente infatti nel ormai famoso stadio “CoronArena” si è disputata una maratonina denominata “Mezza maratona del Cavolo” (-vedi-) ed essendo corsa anche per vicinanza al popolo Spagnolo alle prese con la pandemia COVID-19, ha anche il nome ““Media maratòn de Repollo”. In conformità con le recenti disposizioni di distanziamento sociale era ammesso un solo atleta. Sarà per questo fatto ma anche nella gara odierna mi sono classificato primo! Il tempo finale di 3h 07' 50”, buon tempo vista la tortuosità del percorso.
Solo alcuni accenni alla gara. Giornata fredda all'inizio, ma con cielo terso ed alla fine il sole primaverile ha riscaldato la temperatura. Come al solito unico spettatore un merlo che non aspettava altro che terminassi la gara per poter averei i soliti chicchi di grano. Visto il trattamento che giornalmente riservo agli uccellini mi sarei aspettato un pubblico “volante” più numeroso, ma forse non avendo trovato mascherine adattabili al loro becco hanno preferito venire in giardino solo per consumare il loro pasto. 

venerdì 3 aprile 2020

“Mezza maratona del Cavolo”


… ma che cavolo di nome per una mezza maratona! 
Forse avete ragione; il nome dato alla mezza, disputata rigorosamente in spazio chiuso, ha bisogno di qualche chiarimento. Se avete la pazienza di leggere il post fino alla fine, sono sicuro che non solo capirete il perché della denominazione, ma sarete anche d'accordo.
Nel linguaggio comune, oltre al significato più appropriato (cavolo = pianta erbacea, etc. etc – vedi - ), ha diversi utilizzi nel linguaggio figurato (es. “Non capisci un cavolo”, “Fatti i cavoli tuoi” ). Con il termine “cavolo” si vuole anche indicare una cosa di scarso valore.
Perciò dare alla gara il nome “Mezza maratona del Cavolo” è già un'attribuzione azzeccata. Che valore ha una gara, corsa su un percorso casalingo, con un unico concorrente, che forse lo fa per egoismo e soprattutto in questi tempi bui? Vale giusto giusto un cavolo, una cavolata insomma! In effetti non avete tutti i torti.
Ma … eh, sì, esiste sempre un ma che merita una breve spiegazione.

giovedì 2 aprile 2020

No medaglia, no pacco gara …


… almeno la figurina.
La “Quarantine Half Marathon” non ha dato premi, ma ha avuto vincitori. L'unico riconoscimento è la copia del bonifico che ogni atleta ha fatto per l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Evabbè, facciamo un piccolo sforzo e vi doniamo la figurina della gara.
Quello che è mancato a questa gara/non gara è stata la presenza di un fotografo come si ben constatare dagli scatti. Certo un fotografo professionista avrebbe anche lui avuto difficoltà a fare delle foto migliori visto i soggetti da riprendere. A loro discolpa si fa presente che neanche loro hanno potuto andare dal parrucchiere!


Un grazie a tutti. Sir Marathon