sabato 25 aprile 2020

25 aprile: Bergamo Resiste!

Nella giornata del 25 aprile da anni non partecipo a nessuna gara (questo sì che è strano), ma con Rossana ricordiamo la “liberazione” camminando sui luoghi che hanno attinenza con la lotta partigiana. Sono luoghi molte volte quasi sconosciuti, che ricordano uomini sconosciuti, ma che hanno contribuito spesso con la vita alla sconfitta dei nazifascisti. Il nostro “pellegrinaggio” in questi luoghi è un modo per continuare, o meglio mantenere la memoria: una breve sosta, un fiore di campo raccolto lungo il percorso, una breve preghiera. Quest'anno avevamo già, da mesi, deciso la meta. Partenza da Gandino fino al Monte Alto, lungo il sentiero tematico “In cammino per la libertà”, che attraverso undici tappe vuole ricordare attraverso pannelli esplicativi fatti e personaggi della resistenza operanti in zona, in particolare quelli della 53a Brigata Garibaldi “13 martiri di Lovere”. Ma per i fatti che tutti conosciamo, questo non è stato possibile. Beh, questa sarà la nostra meta per l'anno prossimo. Rinunciare oggi a festeggiare il 25 aprile? Certo che no! 

Beh, si sarebbe potuto partecipare “virtualmente” ad una delle numerose manifestazioni proposte da FB. Accc... non ho un'utenza di FB.
La soluzione mi è sembrata semplice: correre una gara in … giardino, o meglio nel CoronArena.
Soliti problemi per organizzare la “gara/manifestazione”: che lunghezza, che nome dare alla gara, etc. etc. Nome della gara: “Bergamo resisti!”; potevo forse dare altro nome? Ma, come ho già ampiamente spiegato nel post “Berghem Mola Mia!”, non assegno al significato di “resisti” un concetto di passività, ma il significato di “combatti” per superare le avversità. Ora come allora, i bergamaschi si sono rimboccati le maniche ed hanno vinto le rispettive battaglie. Per la verità la battaglia contro il coronavirus non è proprio vinta, ma si vedono già le prime avvisaglie di un cedimento. Distanza? 25 aprile, quindi 25 chilometri! A questo punto l'unico numero che non avrebbe avuto un senso sarebbe stato il numero di pettorale: 42. “Ma come, Sir Marathon che rinuncia al numero 42?”. Eh, sì, oggi si corre con il numero 25, e questo ha un senso. 25 aprile, 25 chilometri, 25 numero di gara! In matematica dicono che non si possono sommare le pere con le mele, ma nel mio blog si possono sommare date, chilometri e numero di pettorale, quindi il risultato è … 75! Oggi è il 75° anniversario della liberazione!

Veloce cronaca della gara, ammesso che interessi. Tempo impiegato: 3h 44' 19”. Fine cronaca.

Avendo espletato le operazioni di cronaca, permettetemi un paio di considerazioni riguardo alla festa della Liberazione. Mio papà era un partigiano, che ha militato nelle formazioni partigiane operanti nella zona delle Langhe. In particolare, la sua formazione era la IX Divisione d'Assalto Garibaldi “A. Imerio”, 78a Brigata “Devic”, distaccamento Mocco. Nome di battaglia: Tito. Voglio solo citare un episodio, ricordato da mio zio, anche lui partigiano di area cattolica, o comunque simpatizzante per i partigiani. Conobbe mio padre, ed alcuni suoi compagni, nell'inverno del 44. Erano reduci, non ricordo di preciso se da un'azione o in fuga da un rastrellamento ad opera dei nazifascisti. Mio zio diede loro rifugio per qualche giorno. L'unica cosa che (bonariamente) ha sempre rinfacciato a mio padre è stato il fatto che … gli “abbia portato via la sorella”, che sarà poi mia madre. Mio zio fu poi eletto nel dopoguerra a Sindaco del suo paese in lista con la Democrazia Cristiana, per più di un mandato. Ecco, la resistenza è fatta di molti di questi episodi: non importava l'orientamento politico; il primo dovere era quello dell'aiuto reciproco.
Si riuscirà ai nostri tempi avere ancora quello spirito di unità, dove il bene primario è il bene nazionale e non quello del singolo (partito)?




La resistenza fu fatta da uomini, ma anche da donne; spesso si dimentica questo fatto, fin dall'inizio. Eh, sì. Comunicati emessi da vari comandi partigiani territoriali non impedivano la partecipazione delle donne alle sfilate per la vittoria, ma le sconsigliavano e, se vi partecipavano, non dovevano indossare calzoni o portare armi. Dalle loro fila uscirono figure come Tina Anselmi e Nilde Iotti; entrambe, democristiana l'una e comunista l'altra, iniziarono la loro attività politica alla scuola dell'antifascismo. Una frase di Tina ai funerali di Nilde si adatterebbe anche oggi ai nostri politici, per superare il difficile momento che stiamo attraversando: "Aveva una concezione della democrazia in cui l'avversario politico è un amico. Guardava sempre alle ragioni dell'altro".





Anche questo 25 aprile sta per finire ed i ricordi personali si mescolano a considerazioni forse più politiche, ricordando che chi oggi può esprimere ideali, beh, diciamo solo idee, diverse o addirittura in antitesi, lo può fare solo per il sacrificio di uomini e donne che 75 anni fa diedero la vita.



Potrei terminare con il video della canzone “Bella Ciao”, ma preferisco il componimento in versi liberi noto come “Lapide ad ignominia” di Piero Calamandrei. Forse non la conoscete tutta; di sicuro conoscete la frase conclusiva: “... ORA E SEMPRE RESISTENZA

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
 
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

In ricordo del Caposquadra “Tito”,
IX Divisione d'Assalto Garibaldi “A. Imerio”
78a brigata “Devic”
Distaccamento “Mocco”
mio padre!



Hanno condiviso questa "Manifestazione", sempre nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale:

Dario 
Gigione

Simona

Bazz

Luca

Peta

Petenì

Piangina

Smile

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1 commento:

  1. Ciao sempre in forma complimenti a tè Simona Dario e Gigione. x la bellissima impresa portata a termine. Anche x la bella cronaca del 25 Aprile.ciao

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