martedì 15 settembre 2020

Gli “arancioni” invadono Cesenatico

Mio appuntamento fisso di metà settembre: Cesenatico! No di certo per prendere abbronzatura all'ultimo sole estivo, ma per correre la maratona che partendo da Mercato Saraceno ha il traguardo finale al Parco di Levante di Cesenatico. Una maratona che ha un valore che va molto al di là di quello sportivo: serve per ricordare (e sostenere) le persone, ma soprattutto le famiglie, che sono colpite dall'alzheimer, una malattia che in Italia interessa circa un milione di persone. Quest'anno, per i noti fatti legati al covid, non si è potuta organizzare la maratona sul tracciato classico, ma l'organizzazione ha proposto un circuito di otto chilometri con partenza ed arrivo al Parco Levante, nel pieno rispetto delle normative vigenti. Poteva forse Sir Marathon (beh, io!) mancare all'appuntamento di Cesenatico quest'anno? Certo che no! E poi che cos'è una maratona? Una gara lunga 42 chilometri e 195 metri metri! Il mio problema quindi è stabilire il giusto chilometraggio, ma come fare questo? Non ho (e non voglio avere) nessun smartwatch. Nessun problema: armato di calcolatrice calcolo che per fare la maratona devo percorrere cinque giri sul tracciato proposto dall'organizzazione (8 x5 = 40 km). Ne mancano 2,195. La fortuna (che aiuta gli audaci) è dalla mia parte: all'interno del Parco di Levante è segnato un percorso di un chilometro, che, guarda caso, termina proprio dove l'organizzazione ha posto il traguardo. Bene, due giri e sono quindi altri 2 km. Ve l'avevo detto che sono fortunato: il chilometro del giro ha pure segnato le distanze intermedie, per cui basta ritornare indietro di cento metri e … 100 + 100 = 200 metri (come direbbe il mio salumiere di fiducia: “Fanno 5 metri in più, che faccio, lascio?”. Evabbè, lasciamoli pure questi 5 metri in più.

Il percorso (in estrema sintesi: partenza Parco Levante, molo e ritorno durante il giorno lungo la spiaggia, nelle ore notturne lungo la ciclabile/passeggiata già fatta all'andata) si poteva percorrere da venerdì sera fino a domenica sera.

Nei giorni della manifestazione questo tratto si è popolato di numerosi “arancioni”, che non hanno nulla a che vedere con gli hare chrisna, ma erano i partecipanti alla “maratona”, in quanto quasi tutti indossavano la maglietta della manifestazione. Un paio di precisazioni mi sembrano doverose. Non tutti hanno percorso la distanza canonica della maratona fisicamente, ma non per questo sono da considerare atleti minori, in quanto tutti hanno profuso impegno nel portare a termine la “loro” distanza e soprattutto NON è stata una gara virtuale, in quanto ci è mossi con il “proprio passo” in un ambiente reale (chi segue abitualmente il blog, sa che non mi trovo per niente d'accordo con chi, ancora oggi, definisce le competizioni che si stanno disputando in questi mesi con modalità diverse, virtuali).


La mia gara prevedeva la partenza alle 7.00 di sabato mattina. Prevista la partenza di un massimo di 10 atleti ogni 10 minuti. Sbrigate le solite formalità pre-gara, a cui si è aggiunta la richiesta di dati, per potermi, eventualmente, contattare nel caso qualche concorrente avesse manifestato sintomi della malattia. Eccomi in gara. Gara che, come vedrete, avrà uno svolgersi un po' strano. Non mi dilungo nel descrivere il miei primi quattro giri. Al termine del quarto “aggiungo” i due mini giri all'interno del parco e la piccola differenza dei metri. Totale 34 chilometri e 200 metri (si ci sono pure i cinque metri in più aggiunti dal … salumiere!). Prima di spegnere il cronometro, Daniele Menarini, giornalista della rivista Correre, nonché speaker della manifestazione, mi fa una piccola intervista, ricordando sia i Runners Bergamo (da lui paragonati alla Juventus) sia la Maratona sul Brembo corsa sotto la neve al Parco Callioni; “... maratona memorabile” sono le sue parole. Ho pure il tempo di ristorarmi al camion dell'acquedotto che, come tutti gli anni, dispensa acqua fresca. Ecco, ora posso fermare il cronometro: 4h 19' 19” … doppio 19! Buon tempo … per la maratona, ma non vi voglio (e non mi voglio) imbrogliare. Mi manca ancora un giro. Come dicevo prima, maratona un po' strana. Ecco quindi che, dopo una rapida doccia e cambio maglietta (quella dei Runners Bergamo, lascia il posto a quella della manifestazione), sono pronto per terminare la maratona. 

Questo ultimo tratto non lo farò da solo, ma in compagnia di Rossana (al suo debutto in un tratto di maratona). Partenza (sua) alle ore 12.00 e con Daniele che le farà da starter. Partenza in solitaria, in quanto nessuno è così “pazzo” da correre nell'ora più calda della giornata. Correre? Non ci pensiamo nemmeno. Partenza camminando e … pure piano. Mancano i ristori? Nessun problema. Arrivati al molo, circa a metà percorso, lo abbandoniamo e, allungando il percorso di un chilometro, raggiungiamo il centro, dove pranziamo, comodamente seduti al ristorante. Terminato il pranzo, riprendiamo il percorso interrotto e raggiungiamo l'arrivo al parco Levante. Tempo del giro 2h 49' 19”! Tempo ufficioso della maratona ufficiale: 7h 08' 38”, ma applicando lo sconto salumiere il tempo ufficiale della maratona diventa 7h 08' 19” (poteva forse mancare il 19?).

L'organizzazione ha stimato in circa 1500 i partecipanti alla manifestazione, un numero che soddisfa gli organizzatori (e di questo sono contento), anche se inferiore ai numeri degli scorsi anni. Da parte mia un solo piccolo appunto. Ho notato l'assenza di molti che corrono maratone su maratone, che si lamentano sui social della mancanza di gare, che si sentono in crisi di astinenza e poi … non approfittano di questa opportunità. Il “diavoletto che è in me mi indica una possibile causa: “Non sarà perché la maratona corsa con queste modalità, non dà diritto alla “crocetta”, alla “tacca” di cui a fine anno si terrà conto?”.

Lascio a voi risolvere il dilemma; a me basta aver corso la maratona.


P.S. Questa gara sarà conteggiata nel numero delle “mie” maratone … tanto per la precisione!



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