lunedì 19 ottobre 2020

“Venexia Maratona” sò le rie del Bremb

Mese di ottobre, va di scena quella che una volta si chiamava “Maratona di Venezia”, ma da qualche anno è diventata “Venicemarathon”. Quest'anno la gara, programmata per domenica 25 ottobre, è stata annullata o meglio si potrà correre in modo “decentrato” (e non certo virtuale), con partenze “personalizzate”: ognuno potrà partire da dove vuole, all'orario che vuole. Chi aderirà a questa formula potrà avere (a pagamento) medaglia, maglietta ed altri gadget. Ecco spuntare l'anima commerciale che ha reso ricca e famosa Venezia nel mondo. Tu fai tutto: organizzi il percorso, prepari ristori, corri ed io alla fine ti mando il premio. Pensare che uno dei vantaggi (almeno per me) di correre in solitaria è quello di non avere nulla da portare a casa, con grande gioia di Rossana, ma, visto che non tutti siamo uguali, è un'opportunità offerta a che ci tiene ad avere la medaglia al termine della sua prestazione. Una soluzione simile era stata offerta pure agli iscritti alla “Brescia Art Marathon”, che offriva la scelta tra posticipare la validità dell'iscrizione all'anno prossimo, oppure far devolvere la stessa agli Spedali Civili di Brescia. In questo caso si poteva correre la maratona e ricevere direttamente a casa maglietta e medaglia. Ottima scelta per due motivi: il primo è che l'organizzazione libera il magazzino del materiale non più utilizzabile il prossimo anno, il secondo è che si è data una mano alla struttura sanitaria del territorio.


Venexia Maratona … sogno di mezzo autunno

Bergamo, come sapete, è stata la parte più occidentale della Repubblica Veneta. Ottimi sono sempre stati i rapporti tra la città lagunare e Bergamo, rapporti che hanno dato vantaggi reciproci. Ecco quindi che non è giunta del tutto inaspettata la lettera del Doge Azia, che ha scritto al Podestà di Bergamo Igor, all'inizio del mese corrente. La lettera, consegnata tramite corriere direttamente al Podestà nella sua residenza, il palazzo della Ragione, in Città Alta, dentro le mura fortificate, dava la possibilità al Podestà, visto che “il malanno dello terribile male che tutti ci piglia” non permetteva “alli giovani prestanti che tanto sudore avean speso nello preparar la tenzone nella lunga gara de misura 16.065,105 capitun comuni pergami (n.d.a. trattasi di “cavezzo agrimensorio”, misura di lunghezza pari a metri 2,6265), gara che dalle rie dello fiume Brenta terminava con grande fasto ne la Piazza de San Marco a lo cospetto de lo Doge”, di organizzare una gara di “pari lunghezza ed in tutta securitate lungo lo fiume de pari o de simil nome per no snaturar la tenzone ...”.

Il Podestà di Bergamo scelse “ lo giovan cavalier (beh ..'na volta!) canasciuto come Sir Marathon - omissis - per completar la singolar tenzone - omissis - a gloria di tutto il contado e de la sua gente”. Il Doge Azia decretò che “... anche se completata nello stabilito tempo e senza ausilio di villani locali la gara nulla valea per la conta de fine anno per decretar lo melio homo ...”, Narran le cronache de lo giorno dopo: “Completata con successo la Venexia Maratona dallo giovan cavalier (a ridaiie … 'na volta!!!); lo tempo 6h 09' e diciannove secondi.”

P.S. Assicuro i lettori che non ho preso nulla, anche se dal testo qualche dubbio vi può venire. Ho corso la maratona (eh, sì: 16.065, 105 cavezzi corrispondono a 42.195 metri), maratona NON virtuale, in questo caso la potrei definire “fantasiosa”, per poi poter scrivere questo post.


Alla prossima, sperando che “lo terribil male” non ci imponga ancora corse da criceto! 








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