Credo che la maggior
parte dei lettori di questo blog, che penso siano podisti, abbia
pronunciato questa frase almeno una volta nella sua carriera di
atleta. Probabilmente avrà detto, proseguendo nella frase: “...
rallenta, così arriviamo assieme”. Tutto nella normalità. Certo, il comportamento del compagno di gara non era scontato. Nel
migliore dei casi questi rallentava per proseguire affiancati fino
all'arrivo, ma per alcuni era l'occasione sperata per poter battere
l'amico, che in fase agonistica diventa avversario.
Terminata la gara, tutti al bar per una fresca birra e la rivincita rimandata alla
prossima gara.
Purtroppo non sempre la frase produce lo stesso
risultato finale, che in ogni caso ha un lieto fine: nel primo caso, sono in due felici all'arrivo, nel secondo caso, anche se tutti e due
hanno un sorriso sulle labbra, osservandoli meglio, si può notare che
un sorriso è a denti stetti.
“I can't breathe!”
è l'ultima frase che George Floyd ha pronunciato. 8' 49” è durata
la sua agonia. Qui non ci sono state mani pietose o invenzioni
geniali che hanno alleviato il suo problema, anzi un “ginocchio”
vigliacco ha preso il suo ultimo respiro.
Questo fatto ha
scatenato la reazione di migliaia di americani, non solo di colore.
Reazioni spesso violente (che personalmente condanno), ma anche
reazioni di “umana pietà”.
È diventato un simbolo
l'inginocchiarsi. In un primo momento erano solo i manifestanti a
compierlo; in seguito anche agenti di polizia lo hanno compiuto (mio
papà era un poliziotto e non ho il minino dubbio che anche lui si
sarebbe inginocchiato).
Evabbè, ma che c'entra
tutto questo con un blog che parla di corsa? Avete ragione, il tutto
merita una minima spiegazione. Gare annullate, ma non la corsa. Sono
un PP (podista pigro): devo trovare un motivo per
correre. Nei mesi scorsi lo stimolo era quello di poter essere di
aiuto a chi si interessava della nostra salute. Ricorrenze a me care
(25 aprile, primo maggio) offrivano spunti per poter organizzare gare
a soggetto. Ora, come molti sportivi hanno fatto, anche io ho voluto
essere presente per ricordare questo tragico evento.
Domenica la pioggia non
ha fermato la mia personale corsa, disputata sul tracciato della
“Mezza sul Brembo”. Nulla di eccezionale, intendiamoci bene, ma
inginocchiarsi alla fine della mia corsa, è stato gratificante e per
un attimo mi sono sentito vicino non solo a George, ma anche a Lino,
mio papà, che sicuramente avrà fatto gli onori di casa al nuovo
arrivato.
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