Sono i medici Italiani
deceduti a causa del coronavirus (dato preso dal portale della
“Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli
Odontoiatri). Non sono riuscito a reperire i dati relativi ad altro
personale sanitario (infermieri e altro personale sanitario), in
quanto i loro ordini per motivi di privacy non solo non forniscono i
nominativi, ma anche i dati numerici sono incompleti. Sono in ogni
caso diverse decine. Questo post è dedicato a tutto il personale
medico che con impegno e alto senso del dovere si è impegnato per
arginare la pandemia, ma soprattutto a coloro che non potranno vedere
il frutto del loro impegno per debellarla, in quanto vittime loro
stessi.
Inizio con la
presentazione del piccolo gesto fatto da me e da Velo (Roberto) oggi.
Abbiamo ritenuto opportuno ri...iniziare la nostra vita
podistica-sociale con un pensiero rivolto a chi nei mesi scorsi si è
impegnato al di là del proprio dovere per debellare il coronavirus
e, quando non era possibile sconfiggerlo, hanno cercato di alleviare
l'estremo momento dei malati, magari con una semplice stretta di mano
o segnando loro la fronte con una pietosa croce. Piccoli gesti, ma di
grande umanità che, forse, hanno reso meno doloroso ai pazienti
l'estremo momento.
Con semplicità e con
umiltà abbiamo iniziato la nostra corsa, dopo un paio di minuti
trascorsi davanti alla Cappella dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII;
nessuna parola ma semplice raccoglimento, in cui ognuno dei due ha
inviato “in alto” un proprio pensiero. Il silenzio tra di noi è
continuato per un paio di chilometri; nessuno aveva voglia di
parlare; ognuno è rimasto assorto nei propri tristi pensieri. Un
breve accenno alla nostra “prima volta” in fase due. Abbiamo
corso per una ventina di chilometri, in pratica ho ripetuto il giro
della non competitiva organizzata dall'AVIS Curnasco. Velo aveva
espresso l'intenzione di correre assieme (assieme si, ma nel pieno
rispetto delle norme ancora in vigore, cioè correre affiancati, ma
distanziati di un paio di metri) una prima parte, per poi
“scatenarsi” e fare un allenamento di qualità, abbandonandomi al
mio destino, in qualche luogo sperduto. Ma si sa che in molte persone
la corsa fa risaltare i lati migliori e quindi si è sentito in
obbligo di non abbandonare il vecchietto per strada. Alla fine corsa,
se devo essere sincero, facevo pure fatica a mantenere il passo che
per lui era un passo di tutto riposo, per me ...no!
Concludo il post con
qualche riflessione che riguarda l'argomento della corsa odierna o
meglio le intenzioni. Ai più attenti non sarà certo sfuggito che
nel parlare della pandemia non ho mai accennato al concetto di
“guerra” e sull'operato del personale sanitario non ho mai
usato l'espressione “combattere”. Il motivo è molto
semplice: in una guerra vi sono due parti che si affrontano in varie
battaglie. Ogni fazione in lotta può vincerne alcune e perderne
altre. Ad un certo momento entra in azione la diplomazia e con
accordi e con concessioni viene stipulata una pace. Certo, magari la
parte che ha ottenuto più vittorie nel complesso esce vincitrice e
impone o pretende maggiori vantaggi. Qui non ci sono controparti con
cui trattare, non si possono pretendere condizioni vantaggiose, non
si può pretendere una fine concordata. È una sola parte che ha
tutto l'onere di porre fine a questa disputa. Sarà un vaccino, sarà
l'immunità di massa, sarà … io sono il meno indicato a fornire
ipotesi. Spero solo che presto si possa tornare alla normalità.
Abbiamo spesso sentito
apostrofare, nella fase più grave della pandemia, il personale
sanitario con il termine di “eroi”. Ho ascoltato in queste
settimane il loro pensiero: non si considerano certo eroi, loro non
vanno in guerra. Si sa, chi va in guerra corre il serio rischio di
non tornare, potremmo dire che è un rischio calcolato. Loro si
recano al “lavoro” e, come tutti i lavoratori, non mettono certo
in conto di non poter ritornare, alla fine della loro giornata
lavorativa, alle rispettive case. “Lavorano”, non
“combattono”!
Siamo sicuri che chi li apostrofa come
“eroi”, lo possa fare? I comportamenti tenuti nelle loro
argomentazioni sono coerenti? Chi aveva il “comando” e li mandava
in “guerra”, ha dato loro tutte le “armi” per “combattere”
ad “armi pari”? Ora che la “guerra”, se non ancora vinta, è
in fase di stallo, fornisce agli “eroi” (… quelli che hanno
“portato a casa la pelle”) qualche medaglia, magari sotto forma
di un piccolo bonus di poche centinaia di euro? Ricordo solo che,
oltre a turni massacranti (e spesso non ancora retribuiti), hanno
dovuto, in molti, rinunciare all'abbraccio dei figli, alle piccole
attenzioni in famiglia; spesso sono stati “segregati” per tempi più lunghi dei malati stessi. Qualcuno potrebbe obiettare che tutto
questo disinteresse riguarda solo “i comandanti”, quelli che
avevano la responsabilità di fare e non hanno fatto. Siamo sicuri di
questo? Non sono certo “comandanti” i vicini di casa, quelli
della porta accanto (nel vero senso della parola), che mettono nella
cassetta della posta, o appiccicano sulla porta di casa, lettere
nelle quali si invita il personale medico a cambiare casa, a non
tornare e, se per caso qualcuno si infetta, minacciano di
denunciarli. Certo, comportamenti isolati e che dobbiamo denunciare
ed isolare, ma pur sempre fatti avvenuti.
Scorrendo l'elenco dei
deceduti, si nota che molti sono i medici che erano in pensione.
Questo fatto ci deve far riflettere: una volta conseguita la laurea
in medicina, si è medici per sempre.
Chiudo il post con la
frase con la quale Gianni Mura chiudeva i suoi articoli in occasione
delle commemorazioni di persone scomparse:
“Che
la terra vi sia leggera!”
P.S. Il mio pettorale,
oggi, non porta il numero con il quale siete abituati a vedermi, il
42; ma il numero 163, che corrisponde al numero dei medici
deceduti e non porta neppure il nikname, ma, se lo osservate con
attenzione, noterete che è riportato il nome di tutti i medici deceduti.
P.S. 2 . oggi non indosso la maglia dei Runners Berrgamo, ma in segno di lutto una maglietta nera, spero capirete il gesto. fd
Ciao sei sempre in forma. Complimenti x la cronaca molto precisa comunque 6 sempre in formaaa
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