mercoledì 3 ottobre 2018

La matematica non è un'opinione!

Mi chiedo come sia oggi, nell'età dove ognuno ha in tasca uno smartphone, che ha, come minimo, una capacità elaborativa di 1.000 volte più potente del mio primo PC, impiegare tre ore per comunicare ai partecipanti alla “6 ore di Azzano” il numero esatto dei giri da effettuare per compiere i mitici 42.195 metri che sono la distanza ufficiale della maratona. Ma andiamo con ordine. In programma per la fine del mese di settembre la maratona di Ferrara, gara a cui sono particolarmente legato, perché è stata una delle prime maratone (allora si chiamava “Vigarano Maratona”) e nelle ultime edizioni l'organizzazione era passata all'amico Giancarlo che ha avuto sempre un occhio
di riguardo sia nei miei confronti, sia nei confronti dei Runners Bergamo. Giancarlo ci ha lasciati in una calda giornata d'agosto di qualche anno fa (vedi). Un valido motivo per esserci. Ma pure valido era il motivo per essere presente alla più vicina 6 ore di Azzano. Non solo Simona aveva espresso il desiderio che partecipassi, ma pure gli scopi che la manifestazione proponeva erano più che validi: sensibilizzare sulla tematica dell’ipovisione e dare visibilità al Centro di ipovisione e riabilitazione visiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII che è sito in Azzano. Naturalmente era assicurata la distanza maratona!
Potevo forse rifiutare? Certo che no!
Raggiunto, non senza qualche difficoltà, il punto di ritrovo (avevo chiesto informazioni ad alcune persone del paese e mi hanno dirottato nel luogo dove parte la non competitiva che si disputa a giugno). Una prima considerazione. Forse non ho chiesto l'informazione alle persone giuste, ma questo significa che l'evento non era poi stato tanto pubblicizzato in paese, e poi, come ha sempre sostenuto Miki, in veste di coordinatore di molti eventi: “Non si deve chiedere, si deve guardare...”. Guardare cosa? I cartelli posti dall'organizzazione! Beh, qui non c'erano. Diciamo che è un peccato di gioventù! Sono sicuro che il prossimo anno ci saranno segnalazioni su tutte le strade di ingresso nel paese.

Ottima la zona di partenza. Tende poste di lato alla strada dove transitava la corsa fungevano sia da spogliatoi che da deposito borse. Questa soluzione consentiva un facile accesso per poter prelevare indumenti o integratori in modo agevole durante la gara. Senza particolari problemi la consegna del pettorale e del pacco gara. Gentili e disponibili le “segretarie”, massiccia la presenza sia dei responsabili che dei giudici FIDAL. Tra i giudici era pure presente Marco, che per suoi problemi di salute ha dovuto abbandonare la carriera come atleta, ma la passione per il mondo dell'atletica l'ha fatto passare dall'altro lato della barricata: da controllato a controllore! Ora è un giudice. Sono stato molto contento di incontrarlo e di sapere che i suoi problemi fisici sono ormai solo un ricordo. Fin qui tutto bene! Vengo a sapere che non è stata indicato il traguardo della maratona; infatti, partendo dall'inizio giro, questo (il traguardo) non è sulla linea finale del giro. Nessun problema. Il giro misura 1.187 (dato comunicato dall'organizzazione), quindi: 42.195 : 1.187 = 35 giri completi a cui si deve aggiungere la distanza di 650 metri. Riepilogando: 1.187 X 35)= 41.545; 41.545 + 650 = 42.195!Semplice, no? Trooooppo semplice! Infatti gli organizzatori comunicano che si devono correre 37 (trentasette) giri completi per … completare la maratona. Prima di partire mi sono pure rivolto al gruppo GGG che salomonicamente ha affermato “L'organizzazione ci ha comunicato che per la maratona i giri da compiere sono 37!”. A nulla sono valse le mie proteste ed il mostrare le “complicate formule” con relativi numeri. Evabbè, partiamo, corriamo poi … protestiamo! Inizio gara alle 13.30. Il caldo la fa da padrone, oggi sarà dura ed il tracciato di certo non aiuta: le curve sono tutte a 90° ed in molti casi si deve pure salire sul marciapiede. La mia partenza quindi al rallentatore (chissà che novità, direbbe qualcuno), beh, diciamo che questa era ancora più rallentata. Subito nelle retrovie in compagnia del “bresciano” Sandro, che sarà mio compagno di corsa per le prime due ore. La nostra andatura e la nostra posizione in corsa fa sì che Roberto, tornato sui campi di gara in veste di fotografo, ci apostrofi ogni volta che lo incrociamo con “Lenti a contatto!”; a me la battuta è risultata simpatica. Giro dopo giro il percorso sembra diventare meno monotono, anche se il tracciato lascia il segno: la schiena inizia a lamentarsi e le gambe diventano sempre più pesanti; il mio obiettivo è poter riuscire a correre per tutta la durata della gara. Come cronometro uso il campanile della chiesa, un po' ingombrante e forse anche impreciso. Oggi, in previsione dei numerosi giri, avevo pure io messo al polso il cronometro, non tanto per vedere il tempo ma per avere sott'occhio il numero dei giri. Operazione fallita, in quanto mi dimenticavo di premere il tasto ad ogni passaggio. Il compito di contare i miei giri a questo punto l'ha preso Marco, e di questo lo ringrazio, solo che avendo chiesto il numero dei giri alla fine della terza ora per tre giri mi ha sempre comunicato: “Mancano sei giri alla fine, dai che vai bene Fausto!”. In una maniera o nell'altra alla fine, la mia maratona è arrivata alla … fine! Fatto il 36° giro chiedo se devo tagliare il traguardo. Risposta unanime, sia dai GGG che da i responsabili del cronometraggio/contagiri della UNDU “: Certo che sì!”. Tutto finito dunque: maratona completata. Meno male che prima di tornare a caso ho voluto controllare il risultato e la maratona era diventata di 42.732 metri! Un rapido consulto con giudici, responsabili dell'organizzazione ed addetti al cronometraggio ed ecco il GIUSTO risultato finale: 42.195!
 
Un grazie particolare a tutti per la pazienza avuta nel sopportare/supportare un “vecchio” maratoneta, amante della precisione! Concludo con un piccolo consiglio all'organizzazione. Il prossimo anno predisponete un contenitore 650 metri dopo la partenza, dove chi ha intenzione di correre solo la maratona possa inserire il proprio segnaposto, indipendentemente dall'ora di termine della propria gara.
Meno problemi per tutti, ma a pensarci bene quest'anno il piccolo problema è servito come argomento per il post!
 
 
 
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- 6 ore di Azzano
6.00' 00"
 
6.00' 00"
 

Dettaglio mia gara


656/14 
 
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