lunedì 2 maggio 2016

Cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia

Quasi tutte le gare podistiche, ma in particolare le maratone, vengono ricordate dagli atleti per qualche aspetto particolare che può essere positivo oppure negativo. Ci sono aspetti personali, quali ad esempio la miglior o … peggior prestazione ottenuta ed aspetti generali che sono comuni a molti dei partecipanti. In genere gli aspetti negativi, inevitabili nelle prime edizioni di una gara, vengono via via eliminati con il passare degli anni. Però ci sono le dovute eccezioni. La “Maratona del Riso”, la cui prima edizione risale al 2004, in occasione dell'anno dedicato al riso, ha mantenuto uno standard piuttosto basso. Non mi riferisco tanto ai vari pacchi gara, che in fondo sono un di più, ma all'organizzazione. Ho partecipato a diverse edizioni di questa gara. Nella prima, dove la gara transitava nella cascina dove fu girato gran parte del film “Riso amaro”, corsa sotto un sole cocente, si dimenticarono un paio di ristori. Inesperienza, si disse. Negli anni successivi i ristori erano regolari … solo che erano sprovvisti di acqua. Sempre un po' di confusione al ritiro dei pettorali e/o del pacco gara.

Ricordo un anno che al ritiro del pettorale di gara dovevo pagare la relativa quota. Beh, questo era un fatto positivo: l'organizzazione aveva dato questa opportunità. Con grande disappunto dell'addetta, nessuno l'aveva avvisata ed ero il primo che “voleva” pagare. Quella volta sarà andata bene a certi “furbi”, non certo all'organizzazione. Poi per diversi anni non ho corso questa maratona, anche, ma non solo, per i motivi che ho sopra descritto. Quest'anno eccomi di nuovo alla partenza di questa gara. Cambiato non solo percorso, ma anche luogo di partenza, che per il terzo anno è Santhià, è cambiato pure il nome: è diventata “Del riso, la maratona”. Il cambio del nome è dovuto in gran parte alle difficoltà dei vecchi organizzatori che hanno dato forfait ed i nuovi, Atletica Santhià in collaborazione con l'Amministrazione comunale, hanno voluto prendere le distanze … mantenendo il contatto con la vecchia maratona. Nuova organizzazione, vecchi problemi. Coda al ritiro dei pettorali di gara, pacco gara un po' miserino, considerando pure che alcuni atleti hanno pagato due volte... in quando una certa “sovrapposizione” dei siti web ha creato confusione sulle coordinate bancarie, con il risultato che risultano fondi “bloccati” in banca: vuoi vedere che è stata una manovra del governo per risolvere il problema banche? . Vabbè, in effetti erano alla loro prima esperienza ed hanno fatto del loro meglio. Di sicuro l'anno prossimo miglioreranno. Certo, ho trovato anche molti lati positivi. Ordinato ed efficiente il deposito borse, gestito da signore di una certa età, che il ruolo loro assegnato ha fatto ringiovanire di parecchi anni. Stessa disponibilità e gentilezza sia alla consegna che al ritiro delle borse. Impeccabile la chiusura del traffico a cura della Protezione Civile. Ristori regolari e riforniti (uhmm, un tè caldo sarebbe stato gradito). Certo, vista l'esperienza degli anni precedenti, si sarebbe pensato più utile rifornire i ristori con ghiaccioli... All'arrivo la sorpresa maggiore. Inaspettata e quindi ancor più gradita. Il sindaco in persona, con tanto di fascia tricolore, accoglieva tutti, ma proprio tutti, gli atleti. Solo in un'altra maratona ho trovato una cosa simile: alla maratona di Reggio Emilio, Paolo, accoglie tutti gli atleti. Un segno tangibile che l'organizzazione ha rispetto per gli atleti, dal primo all'ultimo. Non è cosa da sottovalutare, anche considerando che ieri il primo cittadino di Santhià è rimasto per molto tempo sotto l'acqua caduta copiosa nella parte finale della gara. Alla trasferta in terra piemontese ha partecipato quasi tutto il Gregge delle Pecore nere (la coda al ritiro dei pettorali ha fatto mancare la classica foto), a cui si è aggiunto Giuliano che sta finalizzando la sua preparazione alla sua 15a “100 chilometri del Passatore”. Ottima la sua gara; pur giungendo ultimo, ha fatto registrare un buonissimo risultato cronometrico (5h 49'), che risulta il suo miglior tempo dalla ripresa di attività.


Tutto sommato, nonostante le premesse iniziali, la nuova organizzazione ha superato ampiamente la sufficienza e, viste le buone premesse, di sicuro l'anno prossimo saranno eliminati gli inconvenienti che si sono verificati quest'anno.

Come ultima annotazione, mi piace ricordare che in alcuni tratti del percorso ho riconosciuto, o mi è parso di riconoscere, il tragitto che avevo percorso anni addietro lungo la via Francigena, iniziata per noi da Canterbury, per raggiungere e pernottare a Santhià, prima di proseguire per Roma.

Canzone ... profetica.
Del riso la maratona, anni prima!



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- Del riso la maratona 2016 - 
4h 27' 45" 
 
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4h 27' 19"  



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