lunedì 16 maggio 2016

Ecomaratona del Sale salvata dal... temporale!

Domenica 15 maggio si è disputata la prima edizione dell' “Ecomaratona del Sale”, con partenza ed arrivo a Cerva. Il percorso, nel primo tratto, attraversava le saline di Cervia, proseguendo per vari chilometri lungo l'alzaia del fiume Savio. Nella parte finale il percorso si snodava nella pineta di Milano Marittima, dopo aver sfiorato la spiaggia del Lido di Classe e del Lido di Savio. Ho iniziato con la descrizione del percorso per sottolineare che, pur essendo il fondo prevalentemente sterrato od erboso, le zone in cui transitava la gara non erano sperdute ed inaccessibili, ma comodamente raggiungibili da mezzi anche non fuoristrada.

Ho corso diverse maratone classificate “Eco”: ad esempio, quella del “Chianti”, quella del “Barbaresco e del tartufo d'Alba”, quella della “Val d'Arda” e pochi mesi fa quella del “Monte Sole”. Maratone molto diverse tra di loro, ma che hanno in comune, oltre alla definizione “eco”, anche un'asprezza del percorso ed il fatto di transitare in alcune zone difficilmente raggiungibili con mezzi, anche fuoristrada.
Tutte queste ecomaratone offrivano ai partecipanti i canonici 8 ristori, magari dislocati non alle distanze a cui si è abituati, cioè ogni 5 chilometri, partendo dal quinto. Ristori regolari con bevande, cibi solidi e... bicchierini ed in alcuni casi pure bottigliette di plastica. Alla partenza della gara ha destato preoccupazione trai i partenti venire a sapere che i ristori non sarebbero stati otto, ma sei e anche che non vi sarebbero state bottigliette né… bicchierini! La quasi totalità dei partecipanti, non avvezza a gare di trail o “eco”, non era a conoscenza di
questo fatto. Se almeno fosse stato comunicato con un foglio consegnato assieme al pettorale di gara, uno avrebbe potuto provvedere. “Ecco, se avessi letto con attenzione il regolamento...” Come me, credo che molti abbiano fatto questa considerazione. Beh, se uno l'avesse letto, nulla sarebbe cambiato; infatti nel regolamento (vedi regolamento) non vi era alcun riferimento né sul numero né sulle modalità dei ristori. Per fortuna chi ha gestito i ristori ha provveduto pure a fornire i bicchierini. Ma si sa la fortuna aiuta gli audaci e … gli organizzatori alle prime armi. La fortuna in questo caso è stato un provvidenziale temporale della sera prima della gara, che ha contribuito ad abbassare la temperatura. Una leggera brezza marina e l'ombra offerta dalla pineta hanno reso meno afosa l'aria ed hanno contenuto… il malumore di molti concorrenti. A parte questo inconveniente, la gara ha superato con sufficienza la prova dei fatti. Percorso, come già accennato, per la quasi totalità su strade sterrate che, nonostante il temporale della sera prima, non erano infangate; solo in alcuni tratti si dovevano aggirare alcune pozzanghere. Poche persone sul percorso, presenti però negli attraversamenti di strade con traffico. Tracciato di gara ben segnalato, sia con frecce sia con strisce arancioni visibili da molto lontano. Oltre alla maratona, vi erano altre gare di contorno, o meglio, meno lunghe. Non mi piace definire, come molti fanno, le gare diverse dalla maratona “gare di contorno”. Tutte hanno la stessa dignità, unica differenza la distanza più corta. “Mezza maratona del sale”, “1/4 ecomaratona” di 11 chilometri, la “Corsa del
Sale” e un'inedita “Run & bike” di 25 chilometri hanno reso possibile una nutrita partecipazione di atleti o di semplici camminatori. La possibilità di poter correre in coppia ciclisti e podisti ha dato la possibilità a figli di accompagnare papà e a mogli di accompagnare mariti. Credo che questa sia una formula di gara da sviluppare, avendo notato che ha riscosso un buon successo.
Nelle ultime maratone un drappo giallo mi ha accompagnato: “Verità per Giulio”. Dopo diversi mesi la situazione non sembra per nulla migliorata. Sempre ambigua l'azione del governo Egiziano, non molto pressante ed incisiva, ed oserei dire a tratti sfuggente, l'azione del governo Italiano. Ieri con un drappo azzurro ho voluto salutare l'arrivo di un nuovo nipotino: “Benvenuto, Tommaso!”. Una ventata di ottimismo. Se posso esprimere un desiderio... a lungo termine, mi piacerebbe correre tra 18 anni questa maratona con Tommaso! Per quell'occasione ho già pronto il titolo del post “Il vecchio e il bambino”. Certo, allora Tommaso non sarà più un bambino, ma una bel giovanotto. Ricorderò questo post e Tommaso potrà vedersi … neonato!
Spero che anche a voi lettori sia data la possibilità di leggerlo!
 
  
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- Ecomaratona del Sale 2016 - 
4h 37' 25" 
 
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4h 37' 25"  



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