martedì 8 dicembre 2015

Runners Bergamo: una “sgambada” da sogno

Dicembre: come tradizione, si svolge la “Sgambada” dei Runners Bergamo. Non una corsa, non un allenamento, ma un'occasione per trovarsi; un'occasione per conoscere nuovi atleti entrati in squadra da poco e per stare al fianco di atleti di alto livello, quelli dei quali, anche se tuoi compagni da molto tempo, conosci solo il nome per averlo letto nelle cronache; un'occasione per stare a fianco per un po' al tuo compagno che in gara cerchi sempre di sorpassare. Insomma, avete capito: un motivo per rivedere i vecchi amici e un'opportunità di farne di nuovi.
Una bella giornata di sole accoglie nelle prime ore di questa fredda mattinata di dicembre i Runners Bergamo al Lazzaretto, sede del gruppo. Tutti indossano con orgoglio un capo “firmato”: chi la divisa invernale, chi la giacca a vento, chi prende occasione per sfoggiare in anteprima la nuova maglietta, c'è perfino chi, temerario, oggi ha deciso di correre in calzoncini e canottiera! Tutti però sono accomunati dal logo “Runners Bergamo”!
Ecco, sono le 9.00: è ora di partire verso la sede del Comune di Bergamo, Palazzo Frizzoni, che oggi avrà l'onore di fare da sfondo alla foto di gruppo dei Runners Bergamo. Un'“unica” e ordinata lunga fila inizia a “corricchiare” verso il traguardo ideale, tutti uniti, tutti in gruppo. Mentre si passa nel Parco Suardi, vedo un nonno che passeggia con il suo nipotino e sento che gli dice: “Vedi che bel gruppo, un gruppo unito. Mi piace questo modo di interpretare la corsa!”. Il gruppo procede in interrotta fila, gli ultimi hanno il passo dei primi, i primi il passo degli ultimi. In via Pignolo una signora di mezza età osserva un delizioso capo di moda in vetrina: “Bello, peccato che sia di una taglia in meno!”. Nel vedere riflesso nella vetrina lo strano gruppo di atleti nota che in mezzo a loro vi è una sua vicina di casa che recentemente ha preso qualche chilo di troppo. Un pensiero corre veloce nella sua mente: “Se ci è riuscita lei, perché non posso provarci pure io? Sono sicura che anche le prime volte non mi lasceranno sola ...”. “Gruppo compatto!” avrebbe detto De Zan vedendolo passare in via Tasso. Dello stesso parere due ragazzi sui 25 anni che sorseggiano un cappuccino addentando due enormi cornetti alla crema. Osservano le persone del gruppo che parlano, ridono felici e pensano che sarebbe meglio partecipare a questi eventi piuttosto che rinchiudersi in un bar. Sentierone: la via dello “struscio” per eccellenza dei bergamaschi! Oggi a questi si uniscono per qualche minuto anche i Runners Bergamo: sempre uniti, sempre in gruppo, sempre solidali! Un signore con i capelli bianchi esce da una pasticceria con un cabaret di paste appena sfornate. È molto goloso, per cui non rinuncerà certo a questo suo piccolo peccato, però... un'idea frulla nella sua testa: “Certo che se anche io potessi unirmi a questo gruppo, potrei contenere i chili di troppo”. Palazzo Frizzoni: arrivo. Come una sola persona, i Runners Bergamo tagliano il traguardo! Il nostro fotografo ufficiale, Fabio, ha tutto il tempo di posizionare le persone per la foto di gruppo. 
Clic... Clic... Clic... si riparte. 
Ora si sale verso Città Alta: non è possibile fare una sgambata senza salire nel salotto di Bergamo. Osservando le mura dal basso il gruppo dei Runners Bergamo sembra un bruco colorato che scivola sui bordi di una foglia. Arrivo al Lazzaretto. Un bicchiere di tè caldo ristora il gruppo appena arrivato. Oggi è l'occasione di parlare; nessuno guarda i propri cronometri, nessuno obietta sulla distanza percorsa, insomma oggi è la giornata della “Sgambada”! Da un campanile si sentono battere 12 rintocchi... è ora di salutarci, alla prossima!
Prima di lasciarci, Marco ci rincorre felice. Ha in mano i fogli di cinque nuove adesioni: un ragazzino, un nonno, una signora su di peso, un signore su di età e due ragazzi!
A chi ha deciso di partecipare alla non competitiva piuttosto che a questa gioiosa riunione vorrei dire: “Avete avuto torto a non essere qui!

Drinn... Drinn... Drinn... Apro gli occhi, osservo la sveglia: sono le 6.00! Acc... è stato solo un sogno! Colazione e poi via verso il Lazzaretto … correndo! Vebbè, sarò una “pecora nera”, ma sono pur sempre un Runners Bergamo! Arrivo verso le otto ed il buon Carlo ha già pronto il tè e me lo offre. Accetto di buon grado, in fondo ho già corso un'oretta! Runners presenti in buon numero, ma divisi in piccoli gruppetti; solo qualcuno “saltella” da un gruppetto all'altro per salutare chi conosce. Il menù della “Sgambada” prevede tre portate: la prima per chi cammina, le altre per chi corre e con distanze diverse. Vorrei partecipare ad una di queste due ultime, ma il “buon pastore” Virgilio (vedi) mi richiama nel gruppo dei camminatori. Può una pecora, seppur di colore nero, non obbedire ai richiami del pastore? Quello dei camminatori è un piccolo gruppetto: “Quattro gatti”, direbbe qualcuno. Beh, quattro gatti di sicuro no, ma quattro cani sì, infatti nel gruppetto quattro erano gli amici a quattro zampe. Il gruppetto si incammina con passo deciso verso la meta. Obiettivo dichiarato era quello di far giungere tutti i gruppi contemporaneamente davanti alla sede del Comune. Il nostro gruppo ha percorso la strada più panoramica e la meno trafficata (quella descritta nelle prime righe di questo post) ed è giunto... ultimo! Vabbè, siamo camminatori, vabbè siamo anzianotti, meno male che con noi “ci sta o' presidente!”, tutte considerazioni che ci fanno pensare che ci sia tutto il tempo per concedere a noi di posizionarci e a Fabio di studiare le angolazioni migliori. Ma sì sa che una volta partiti è difficile fermare i Runners, quindi tutto si deve fare in fretta. A fatica riesco a togliere la bandiera dei Runners Bergamo dallo zainetto e mentre studiamo dove posizionarla... 
CLIC... via, via, si deve partire! Nemmeno il tempo di riporre la bandiera e ci ritroviamo soli davanti al comune. Non che ci preoccupiamo, conosciamo tutti la strada del ritorno verso il Lazzaretto. Anche qui non siamo i primi... altri ci hanno preceduti, altri ci seguiranno. Non “...corridori in lunga fila indiana”, come avrebbe detto sempre il nostro buon De Zan, non due gruppi compatti, ma tanti gruppetti più o meno numerosi. Un rapido spuntino, rapidi saluti e poi ognuno si dirige solitario verso la propria dimora. Saluto anch'io e mi dirigo verso casa accompagnato per un tratto da Cristina; con lei pur correndo si chiacchiera. È dunque possibile correre e chiacchierare!! Passando nel parco Suardi, vedo un nonno con le bocce che accompagna un ragazzino con la divisa da calciatore; in via Pignolo la signora “cicciottella” ammira con rassegnazione un vestito esposto in vetrina; in via Tasso due ragazzi giocano a carte in un bar e sul Sentirone un signore con i capelli bianchi pensa che domani ha appuntamento in clinica per esami urgenti...
Penso a chi ha deciso di non partecipare alla “sgambada” per correre alla non competitiva”: “Vuoi vedere che forse avevano ragione loro?
Alla fine di questo post penso che forse sarebbe più giusto il titolo “Runners Bergamo: una “sgambada” in sogno”.

Ma in fondo sono un sognatore... e molte volte i sogni si avverano. Vuoi vedere che ho sognato l'epilogo della “Sgambada” del 2016?


Runners Bergamo 2015 - Foto Fabio Ghisalberti
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