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Lucio in versione... "carcerato" |
Questi malanni hanno causato in Lucio una certa insicurezza nell'affrontare la sua fatica giornaliera, in quanto le “rotture del motore”, già messe in conto da Lucio, si sono presentate all'inizio della sua impresa e non verso la fine, come ipotizzato. Molti si sarebbero arresi, invece nell'atleta bergamasco questi contrattempi hanno suscitato un moto d'orgoglio; lo dimostrano i dati dei giorni 17 e 18, in cui il
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Compagna di viaggio non gradita |
Quello
che ho scritto nel post, come avete capito, sono considerazioni
personali, ma credo che possano essere in perfetta sintonia con quello che pensa Lucio, questo per il fatto che condivido con lui lunghi
tratti del percorso e molte ore di tempo... Fino ad ora ho corso una
distanza che corrisponde a tre maratone (una tutta di seguito –
vedi -). Utilizzando il servizio offerto dalla SDAM, sono anche in
grado di indicare il tempo impiegato per la seconda maratona
“diffusa” (6h 36' 44”, per la precisione).
Nel
grafico 1 la ripartizione della giornata tra “corsa” e “riposo”.
Alcune precisazione sui dati esposti. Nel calcolare il tempo del giro
pista, in caso di ripartenza, viene assegnato lo stesso tempo del
giro successivo, in quanto non è possibile conoscere il tempo
effettivo del giro. Nel giro "a cavallo” del cambio giorno (ore
12.00/24.00) vengono sommati al tempo del primo giro i secondi tra la
fine dell'ultimo giro e le 12.00 (o 24.00).
Nel
grafico 2 viene indicata visivamente
la progressione chilometrica giornaliera, mentre la linea rossa
indica la tendenza generale della corsa.
Infine
nella tabella sono indicati i principali dati: chilometri
giornalieri, totale chilometri, media giornaliera, media generale.
Dati che non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni. Nella colonna
“Proiezione finale” viene indicata la distanza che “teoricamente”
si potrebbe raggiungere se si tenesse la media generale fino ad ora
raggiunta... ma questo dato è solo un gioco e, come detto, del tutto
teorico.
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Fonte dati "MySDAM" elaborazione dati Fausto Dellapiana |
26
giugno – Chiarimenti -
In
effetti la linea rossa del grafico 2 rappresenta la linea di
tendenza. Per una maggiore chiarezza ho predisposto un nuovo grafico
(nr.3) con una nuova grafica per avere con più chiarezza visiva la
linea di tendenza non più lineare, ma logaritmica (con relativa
formula).
Spero di aver chiarito i dubbi espressi nel commento di
Roberto (Trabuk).
SirMarathon
Le
linee di tendenza vengono utilizzate per la visualizzazione grafica
delle tendenze dei dati e per l'analisi di problemi di previsione.
Questo tipo di analisi è anche noto come analisi
di regressione (*)
Utilizzando l'analisi di regressione, per prevedere valori futuri è
possibile estendere una linea di tendenza in un grafico oltre i dati
effettivi.
________
(*)
Tipo
di analisi statistica utilizzata per le previsioni. L'analisi
della regressione stima
i rapporti tra le variabili in modo che sia possibile valutare
l'andamento di una determinata variabile in funzione delle altre.
interessante, molto interessante...
RispondiEliminanon mi nascondo nell'anonimato... cogito ergo sum
Eliminascusa sir ma la tabella 2 non mi torna: è corretta la linea rossa? o rappresenta una tendenza? grazie per la spiegazione
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