sabato 14 giugno 2014

Cavalier Millemosche: 3299, Sir Marathon: 106

Risultato di un torneo medioevale? Esito di una battaglia? Punti ottenuti per aspirare alla mano di una principessa? Certo, i nomi dei personaggi potrebbero far pensare ad una di queste ipotesi. Nulla di tutto questo, molto più semplicemente sono i giri di pista che i nostri due personaggi hanno completato alle ore 15.48.24 del 13 giugno sulla pista di Curno, dove il Cavalier Millemosche sta correndo verso il suo sogno e Sir Marathon, quando può, lo accompagna in questa sua avventura. 106 giri, o meglio 105,5 giri di pista meno 5 metri, rappresentano la lunghezza della maratona. Ecco spiegato l'arcano. Un'altra maratona corsa. Maratona un po' fuori dalla norma; possiamo definirla una “maratona diffusa”, sull'esempio degli alberghi “diffusi” dove non vi è una struttura centrale, ma l'albergo viene dislocato in più strutture, spesso singole stanze in diverse abitazioni. Maratona un po' strana e che non rientrerà nelle mie statistiche; maratona che non offre nessun premio. Uhmm... forse questo non è poi del tutto vero.
Certo, non ho ottenuto nessun pacco gara, per la gioia di Rossana, certo non ho corso con un pettorale ed all'arrivo non mi è stata messa nessuna medaglia al collo, quindi nessuna foto per il blog. Ma sono questi i premi che un maratoneta cerca? Forse.


Qui ho riscosso dei premi che non occuperanno nessun posto nei cassetti, nessun posto in bacheca (che per altro non ho mai avuto), ma rimarranno impressi nella mente e nel cuore. Non è da tutti correre (beh, qui più che altro abbiamo camminato) con personaggi come Lucio. Certo, molte volte ci siamo incontrati alla partenza di qualche gara, ma appena partiti lui era davanti ed io dietro... molto dietro! Qui invece abbiamo diviso sempre il tempo e lo spazio lungo la pista, abbiamo parlato, anzi io qui ho più ascoltato. Storie di corsa: Lucio, come ho più volte ricordato nei miei scritti sul WEB, è stato con Antonio Mazzeo, uno dei precursori dell'ultramaratona Bergamasca ed uno dei pilastri di quella nazionale negli anni
Cavalier Millemosche
&
Sir Marathon
scorsi. Storie di vita: aneddoti sulla sua vita da ragazzo, fatti e situazioni molto simili alla mia giovinezza (sono solo tre gli anni che ci dividono), racconti dove la TV non era contemplata, ma la vita di un bambino era una vita di “cortile”, fatta di sfide. Contatti reali, non virtuali come succede purtroppo ai nostri giorni. Dove per crescere si doveva “...mangiare molto pane e... poco companatico”, non per mantenere la linea, ma perché questo offriva la casa. Spesso, dopo aver parlato e ricordato, si facevano uno o due giri in silenzio; in questo lasso di tempo la mia mente tornava indietro nel tempo e...

 
Ecco, questo è stato il “premio” della mia maratona con Lucio. Lascio a voi il giudizio sul valore di questo premio; per me vale mille volte di più di una maglietta made in China.



Ma perché “Cavalier Millemosche”? Il nome deriva dalla passione di Lucio per il libro “Storie dell'anno mille” in cui ci sono tre personaggi: Cavalier Millemoschecavaliere senza cavalcatura; è un mercenario disertore che gira alla ventura con due compagni dal nome quanto mai eloquente, Pannocchia e Carestia”. Ecco quindi che quando fondarono il gruppo “Fò di Pe”, i soci fondatori si presero i nomi dei tre personaggi del libro. (Il quarto fondatore mantenne il soprannome che già aveva: Picchio. Questo per la precisione). Da allora il soprannome è una delle prime cose che vengono affibbiate ai nuovi entrati. Dal soprannome si capisce molto del personaggio. Per esempio, non invitate mai a pranzo “Quattro primi”: rischiate di stare a digiuno. Avete fretta? Non prendete mai un appuntamento con “Vengo con il tempo”. Soffrite di vertigini? Non posate troppo lo sguardo su “Pendolino”. Potrei continuare, ma se volete maggiori dettagli navigate nel sito dei Fò di Pe. A proposito, per loro il mio soprannome è “Senatore”, per via delle mie presenze alla Maratona di Reggio Emilia dove mi hanno dato il “grado”.

Fondatori Fò di Pe:
Picchio, Cavalier Millemosche, Carestia e Pannocchia
(foto (d'epoca...) da Archivio Fò di Pe)


 
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