Le premesse c'erano tutte: ultimamente le sue prestazioni sono molto migliorate (… come il vino buono, che più invecchia più migliora), mentre le mie sono un po' peggiorate (… come l'aceto, che più invecchia più diventa acido). Ma tutti e due abbiamo in comune lo stesso spirito: partecipare per divertirci e “... comunque vada, sarà un successo!”.
Eccoci
quindi affiancati sulla linea di partenza. La nostra impostazione
della gara è perfetta: correre lentamente la prima parte e …
rallentare la seconda: detto fatto. Infatti non sono ancora passati
tre chilometri che i “palloncini” della 4 ore e mezza ci
sorpassano. Sembrerebbe che tutto proceda per il meglio, ma
stranamente la corsa di Dario si fa pesante e piano piano rallenta.
Io penso che gli torni in mente lo scorso anno, quando un problema
muscolare lo costrinse a fermarsi dopo pochi chilometri e che
questo
sia il motivo, certo più avanti si riprenderà. Purtroppo non sarà
così: il problema è un dente che negli ultimi giorni non gli ha
consentito di mangiare e di dormire regolarmente. Verso il 15o
chilometro lo... stacco. No, non sono io che accelero, ma lui che
definitivamente “tira i remi in barca”! Mentre procedo penso che
lui, seppur lentamente, giunga al traguardo. Non sarà così. Al 25o
chilometro … finisce la sua maratona. Questo mi spiace, come, e
soprattutto, mi spiace non aver potuto correre con lui tutta la
maratona, ma, visto
come sono andate le cose lo scorso anno: ritirato a Brescia e
Campione Regionale ad Iseo, non vorrei che fosse tutta
una tattica!
"Sir Marathon" & "Mao" |
La
mia gara prosegue e quest'anno riesco pure a rivalutare il percorso,
anche se personalmente preferisco quello degli anni scorsi. In molti
tratti, soprattutto da quando i percorsi si sono divisi, si corre
praticamente da soli, sperduti in mezzo a zone industriali e
campagna. Al traguardo ho sentito le valutazione di alcuni
partecipanti alla dieci chilometri, che hanno riferito di un netto
miglioramento del percorso. In questo sono totalmente d'accordo: si è
corso tutti assieme e la partenza non era in una sperduta periferia.
Come lo scorso anno l'ultimo ristoro è “presidiato” dagli amici
della BresciaMarathon, che
dopo
la corsa si riposano collaborando;
un bell'esempio di servizio alla città! In vista del traguardo ecco
i “palloncini” della 4 ore e trenta... vorrei giungere con loro,
ma sono ligi alle direttive e non rallentano, acc... Ma va bene così.
BlackSheepRunnigTeam alla Brescia Art Marathon |
Alcune
mie considerazioni sull'organizzazione della gara. Alla partenza
sarebbe opportuno migliorare l'amplificazione: in pratica la maggior
parte dei partecipanti non ha udito nulla di quanto veniva detto ed
il pacco gara consegnato alla fine era abbastanza scarso... in
pratica è servito come
spuntino, per completare il buon piatto di pasta offerto a fine gara.
Non ho capito il motivo per cui, quest'anno, non è stato possibile
offrire il biglietto della metropolitana. I
pochi spiccioli spesi non hanno influito più di tanto sul budget
della trasferta in terra bresciana, ma molti sono stati i commenti
sfavorevoli sentiti sulla via del ritorno. Quello che però trovo
inammissibile
in una gara ufficiale è la mancanza di acqua che si è verificata al
ristoro del 10o
chilometro, mancanza che ha certamente sfavorito gli atleti lenti e
per questo più bisognosi di ristoro!
Come
ultima annotazione voglio segnalare la presenza in mezzo a noi di
Beppe “inox” Togni. No, non una presenza virtuale, ma una
presenza reale, seppure solo in fotografia. Il
merito di questo va a Mario, che ha distribuito decine di foto.
Questo
fatto ha reso un
po'meno
triste
la mancanza
del nostro amico.
Meritato riposo |
grazie Fausto sei sempre un grande Mao
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