BlackSheepRunningTeam & Friends |
Oggi
il “gregge” è composto solo da due pecorelle: io e Fausto; un
doloroso problema al tallone tiene Ferdinando lontano da questa corsa
(uhmmm... non sarà una scusa per stare nel caldo tepore sotto le
coperte ed evitare la pioggia battente ed uscire a correre più tardi
in una splendida giornata primaverile?).
Le
corse in “casa” consentono di incontrare amici che frequentano
queste gare. Alla partenza incontro Renzo,
ora più pellegrino che marciatore. Una buona occasione per chiedere
informazioni sul “Cammino del Nord”, cammino che ha percorso lo
scorso anno. La sua definizione “Bello, ma duro” sintetizza, in
sole tre parole, le caratteristiche di questo cammino. Bello
per i panorami che ogni giorni si aprono davanti agli occhi del pellegrino:
si passa da paesaggi marini a paesaggi montani ad ogni curva,
intendendo per “montani” riferimenti non tanto altimetrici (sono
poche centinaia di metri), ma sul tipo di sentiero, pendenza e fondo.
Duro,
sia per il profilo altimetrico, sia per il fatto di aver trovato
venti giorni di pioggia nel mese trascorso sul cammino.
Edmea la "nonna" (giovane) & Giuliano il "Centista" |
Ecco
che appena partiti ci raggiunge Giulio,
compagno di molte maratone. Il suo passo è leggero, la sua velocità
è molto maggiore della mia. Ci vede e rallenta; è l'occasione per
scambiare un paio di parole. Da un paio d'anni ha lasciato il suo
lavoro ed in quella occasione aveva espresso il desiderio non solo di
correre ancora una maratona (questo è un fatto possibile), ma di
battere il suo amico/rivale, lo “zio” Fausto, forse un'impresa più ardua.
Per fare questo aveva preparato con certosina metodicità e
professionalità una serie di allenamenti specifici, una dieta ferrea
e impostato una vita da atleta... questo sulla carta. Nella realtà
le cose non sono andate secondo le sue più rosee aspettative. La
colpa? Beh, forse non tutta sua. Nuove leggi, mancati riconoscimenti
lavorativi hanno spostato la sua data di pensionamento in … avanti.
A vederlo correre si capisce anche il perché. Perché togliere dal
mondo lavorativo una persona ancora nel pieno delle sue forze? Se può
correre così veloce in una gara, potrà certo correre veloce al
lavoro. Fiato non gli manca di certo, questo è quello che deve aver
pensato chi ha valutato la sua pratica. Ora, per questi motivi, la
sua sfida con lo Zio è spostata avanti di qualche anno...
È
passato poco più di un chilometro da quando Giulio ci ha raggiunti;
ci lascia, si allontana, ora è solo un puntino all'orizzonte. Il
traguardo per Giulio è sempre più vicino... la sua pensione no!
Anche
il mio gruppetto piano piano si sfalda; i miei compagni non aumentano
il passo, sono io che rallento.
Ora
mi ritrovo da solo... in mezzo a molti podisti. Sul percorso incontro
Edmea e Giuliano. Un'ottima occasione per scambiare due parole e
riprendere fiato. Con Edmea naturalmente si parla di nipotini, mentre
con Giuliano l'argomento riguarda il nostro comune “allenatore”.
I
chilometri passano, la pioggia prima diventa meno fitta poi cessa del
tutto. Un timido sole rende piacevole la corsa. Sullo sfondo le
montagne ricoperte di neve incorniciano uno splendido panorama che
per un momento fa dimenticare il fango che per quasi tutto il
percorso è stato nostro non gradito compagno. In ogni caso è inutile
lamentarsi: correre è una nostra libera scelta.
Le prime 100 di Giulio!
Fausto di a Giulio di presentarsi alla partenza con pettorale sul petto, il passato non conta piu'.Viviamo di presente ci rimane poco tempo affrettamoci ciao a tutti.
RispondiEliminaLa vita è così.... c' è chi non riesce ad andare in pensione e chi non riesce a trovare il lavoro...
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