Credo comunque che valga la pena di leggere questo post. Nei momenti di tempo libero e soprattutto nelle giornate di pioggia, nelle quali non esco a camminare, gioco a “World at Arms”, un gioco di guerra simulata. Fino a qualche tempo fa era un gioco individuale; da qualche mese è possibile giocare raggruppati in fazioni che combattono altre fazioni. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, cioè che il gioco sia riservato solo a studenti perditempo o persone che non hanno nulla da fare, la “varietà” dei giocatori è molto diversificata. Ad esempio si può trovare primari ospedalieri, guardiani notturni, poliziotti, studenti e … pensionati, come nel mio caso. Tutte le età sono rappresentate: ci sono figli giovanissimi, mariti e mogli con o senza figli, in alcuni casi tutta la famiglia è coinvolta, e ci sono pure i nonni che spesso sono “aiutati” dai nipotini... anche di un anno (beh, in questo caso la vittoria in una battaglia è un puro caso, ma la soddisfazione del nipotino che ha pasticciato sorridendo con le “lucine” compensa ampiamente la perdita di qualche punto).
Essendo
un gioco in rete, le fazioni possono avere rappresentanti
appartenenti a varie nazionalità. Nella mia fazione, di origine
francese, vi sono, oltre ai francesi, anche rappresentanti
portoghesi, italiani, inglesi e vi è pure un giocatore indiano.
I
giocatori normalmente si conoscono solo per “nikname”, che alcune
volte può essere il diminutivo di un nome (per esempio “lud”
potrebbe essere il diminutivo di Ludovic), oppure nomi che possono
incutere terrore (come “Le guerrier”); altre volte si può usare
il proprio nome (ad esempio “Capucine”). Beh, il mio l'avrete già
capito: “Sir Marathon”; poteva forse essere diverso?
Tra
una “battaglia” e l'altra spesso si usa la chat per scambiarsi
qualche battuta. Per me è un po' più difficile, visto che la lingua
“ufficiale” della fazione è il francese, ma con un po' di buona
volontà il mio inglese va bene. Qui ho appreso che una ragazza che
giocava con noi aveva smesso di giocare per recarsi a Miami, non per
un viaggio di piacere, ma per subire un delicato intervento. Non è
questo il luogo per entrare nei dettagli. Ma cosa c'entra tutto
questo con il gioco? Mischiare gioco e salute ha un senso?
Queste
sarebbero certamente osservazioni corrette.
Nulla lega le due cose,
ma...
Uno
dei “nostri” che è in contatto con la ragazza ha comunicato che
l'operazione le ha fatto perdere la memoria, ma le farebbe piacere
“ricordare” ed essere “ricordata” e questo potrebbe essere un
fatto positivo. Spero che la perdita di memoria sia solo un fatto
provvisorio e mi sembra giusto ricordarla, non certo per un
sentimento di pietà, ma per solidarietà. Permettetemi una
divagazione giocosa su un argomento così importante: “solidarietà
di commilitoni”!
Ecco
che viene attivata una linea solidale tra la Francia e gli USA.
Notizie, magari frammentarie, piccoli gesti come quello di cambiare
provvisoriamente il proprio nikname aggiungendo il suo, ricordarla
nella chat. Certo piccole cose, ma che rendono il gioco un po' più
umano e legato alla realtà.
Credo
in definitiva che questi piccoli gesti fatti da persone sconosciute o
conosciute solo per nikname possa essere utile per farle superare
questo momento difficile.
Concludendo,
riferendomi al titolo del post, non so dare una risposta, ma spero
che presto sia lei stessa a risolvere questo mio quesito.
Go,
Inner, GO!
Il
maratoneta sentendo questo incitamento riscopre energie nascoste.
Spero che questo valga anche per la nostra amica che sta “correndo”
una corsa più importante di una maratona: la corsa per la vita!
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