È giunto il giorno, eccoci oggi di nuovo in cammino verso Roma, meta già raggiunta altre volte, ma come sempre accade lungo la via ci saranno nuovi incontri, nuove esperienze, insomma tutto uguale ma anche tutto diverso.
Nella prima parte del cammino abbiamo variato alcune tappe e di conseguenza anche i punti di arrivo: questo consente non solo di visitare nuove località che durante il primo pellegrinaggio avevamo solo sfiorato e che ci eravamo proposti di rivisitare in un secondo momento, ma di ripetere le esperienze più significative e gli incontri più interessanti.
Di seguito una breve “road map” del tratto che da Pontremoli ci porterà fino a Siena.
1. Pontremoli - Aulla. La tappa è stata divisa in due giorni. Non ci fermeremo presso il convento dei Cappuccini, ma nel pomeriggio dopo il viaggio in treno da Bergamo a Pontremoli proseguiremo fino a Villafranca in modo tale da rendere più graduale la ripresa del cammino senza perdere un giorno.
2. Villafranca - Aulla. La tappa è decisamente più corta avendo già percorso un tratto il giorno precedente. Qui avremo modo di verificare i danni provocati dall’alluvione due anni fa, alluvione cha ha mandato in fumo... meglio sotto il fango il lavoro fatto da don Giovanni per recuperare antiche vestigia trovate nella chiesa di San Caprasio.
... non sempre c'è il sole! |
3. Aulla - Massa. In questa giornata percorreremo un tratto della tappa successiva, non ci fermeremo presso l’ottimo ostello di Avenza, ma proseguiremo fino a Massa.
4. Massa - Valpromaro. A Valpronaro, un piccolissimo paese, avevamo trovato una simpatica ospitalera bresciana che, in attesa sull’uscio di pellegrini, ci aveva offerto ospitalità, in quel caso solo un bicchiere d’acqua fresca (la giornata era molto calda) ed un caffè caldo (per rinfrancaci visto che la tappa era ancora lunga). In quell’occasione ci eravamo proposti di ritornare. Eccoci!
5. Valpromaro - Altopascio. Oggi la tappa più lunga circa 34 km , per cui abbiamo deciso di non approfittare dell’ospitalità offerta dal Comune, ma di concederci il lusso di un letto in hotel, per altro segnalato su alcune guide di ospitalità. Dovrebbe avere un prezzo convenzionato per i pellegrini con credenziale. Vi faremo sapere. Qui è d’obbligo (!) una sosta in biblioteca per far apporre il timbro sulla credenziale: uno dei migliori!
6. Altopascio - San Miniato. Stasera si dormirà presso il convento San Francesco, che durante la seconda guerra mondiale diede ospitalità a moltissimi sfollati. Cena comunitaria, nell’immenso refettorio, con i frati. Ricordo che la volta scorsa la cena fu ottima come la compagnia.
7. San Miniato - Gambassi. In questa tappa speriamo solo di non trovare lo stesso caldo della volta scorsa. Tappa quasi interamente tra i vigneti. Ospitalità presso l’ostello di Sigerico che offre sia la possibilità di dormire con il sacco a pelo che quella di un più comodo letto. Credo che sia uno degli esempi migliori di accoglienza: accontenta tutti!
8. Gambassi - Colle Val d’Elsa. Altra tappa anomala, almeno secondo la guida di Monica d’Atti (nostra inseparabile compagna assieme alle cartine). Di tre tappe, per motivi di tempo ne facciamo due. Certo non visiteremo San Giminiano in modo approfondito, ma d’altronde siamo pellegrini e non turisti!
9. Colle Val d’Elsa - Siena. Ultima tappa che sarà un po’ lunga. All’arrivo non saremo ospiti della mitica Suor Ginetta, ma un treno ci riporterà a Bergamo. Avremo occasione dopo qualche giorno di incontrare Suor Ginetta quando riprenderemo il cammino con Manuela... ma quella sarà tutta un’altra storia. Pardon, un altro pellegrinaggio!
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