venerdì 17 agosto 2012

Dopo 35 anni svelato il mistero!

Ci sono dei misteri che rimangono tali per sempre, altri che sono subito svelati, altri che vengono svelati dopo anni. Quello del “Ponte del Costone” ha richiesto circa quarant'anni, ma alla fine è stato risolto. 
Di che si tratta? 
Un attimo di pazienza e presto lo svelerò anche a voi.
Il 15 agosto è tradizione, per i podisti bergamaschi, correre al fresco nella pineta di Clusone. Sono diversi anni, diciotto per la precisione, che il gruppo dei Vigili del Fuoco di stanza a Clusone organizza questa gara, ed a suo modo è una gara un po' diversa, sia per il percorso che per la varietà dei partecipanti.





Una corsa per tutti... famiglie & campioni!



Il percorso ha due lunghezze: una di dieci chilometri ed una di sei, su anelli che si possono ripetere, per cui tutti si “ritagliano” la loro distanza. Una particolarità, forse unica in una gara, è che tutto il tracciato si snoda sempre all'ombra per cui correre anche ad agosto non è per nulla spiacevole.
Anche la composizione dei partecipanti ha una varietà che, almeno dalla nostre parti, è inusuale: vi partecipano numerosissime famiglie con figli anche molto piccoli... ed in qualche caso sono i figli ad accompagnare i genitori. Mi ha fatto molto piacere fare un tratto del percorso con i “Gibellini” ma… in questo caso per Gibellini non si intendono i fratelli, come comunemente siamo abituati a identificarli ma i figli con la mamma, credo alla sua prima partecipazione in una gara.
Scorcio panoramico: "Ponte che balla"
Come spesso avviene a qualcuno il percorso è sembrato “strano”: c'erano molte radici che lo rendevano un po' duro. Strano trovare delle radici in un bosco...
Ma veniamo ora alla soluzione del mistero.
Il 3 ottobre 1977 “... in una giornata buia e tempestosa (meglio sarebbe dire “nevosa”), in Val Seriana si stava disputando una maratona...
Per essere precisi  la mia “prima” maratona. Anche allora il percorso attraversava la pineta di Clusone, solo che quel giorno abbiamo trovato la neve!
Giunti in località “Ponte del Costone”, dopo avere percorso un lungo tratto sulla vecchia ferrovia, con tanto di binari e traversine (ora vi è una comoda pista ciclabile) era posto uno degli ultimi ristori della gara. Vi ero giunto in condizioni abbastanza pietose, per cui ho chiesto se era possibile avvisare Rossana, che stava a casa, di venire all'arrivo per accompagnarmi a casa, non sapendo in quale stato sarei arrivato. Cosa che è puntualmente avvenuta. Rossana era all'arrivo ad attendermi. Una cosa del tutto normale oggi: si tira fuori dalla tasca il telefonino ed oplà, il gioco è fatto. 
Allora non era così. 
Tra l'altro in quel punto non era presente nemmeno una postazione radio CB. Come era stato possibile avvisare casa?
Il luogo del mistero... (*)
Alessio, uno degli organizzatori della maratona, presente alla gara di Clusone, mi ha detto che fu suo cognato a percorrere di corsa (e sotto l'acqua) il tratto fino all'arrivo, seppure non seguendo il percorso ufficiale e, novello Filippide, a portare la notizia.
Questo gesto, fatto con estrema semplicità e gentilezza, ha fatto sì che non solo portassi a termine tutte le edizioni della “Maratona della Valle Seriana”, ma ha trasformato gli organizzatori in amici.


(*) con la mia immaginazione non lo vedo come è ora: solitario e soleggiato. Lo "vedo" con alcune persone riparate dalla pioggia da un ombrellone: infreddololite ma con il sorriso sulle labbra pronte ad offrire the caldo e un incitamento per tutti.   

Foto F. Dellapiana 2012

2 commenti:

  1. GRAZIE FAUSTO è STATO UN PIACERE ANCHE PER NOI!!!

    CLAUDIA

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  2. leggo con piacere questo articolo; anche a me fa ricordare tante cose belle che ci rimangono ancora nel cuore.
    GianLuigi Bosio presidente del Gruppo Sportivo Semonte organizzatore della Maratona della Valle Seriana che arriva quest'anno alla sua 40a edizione

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