giovedì 7 marzo 2024

La felicità è una lampadina

Ci sono delle “cose” che anche se non sembra fanno cultura. Cose che sono sottovalutate, misconosciute, ignorate, ma appena esse vengono inghiottite dall'oblio o peggio ancora perdono la loro destinazione diventando “un altra cosa”, ci accorgiamo che abbiamo perso un pezzo importante del nostro passato. Città Alta è conosciuta per importanti e ben strutturati musei, per le sue imponenti mura Veneziane che la cingono come un affettuoso abbraccio, per non parlare delle Chiese, sparse in ogni angolo, che ricordano momenti di Fede o celebrano personaggi guerrieri conosciuti in tutto il mondo. Beh, questo è quello che tutti conoscono e che attira molti turisti. Ma per noi bergamaschi che amiamo girare, dopo aver visto e rivisto quanto descritto sopra, ci sono dei gioielli che si nascondono come pietre preziose in qualche angolo della città Vecchia. Mi riferisco alle botteghe storiche, che rimangono aperte fino a che il vecchio titolare decide di tenerle in vita, più che per riceverne un utile, per un amore quasi filiale.
Da un anno è scomparsa la Panetteria Tresoldi. Entrando in quella bottega non si respirava solo il profumo di pane appena sfornato, ma la storia del pane. Acquistare pane di segale era diventato una costante fissa in tutte le nostre visite a Città Alta. Qui la chiusura è dovuta agli alti costi di gestione. A pochi passi da qui si trova il negozio di Ezio Lorenzi. Come definire il negozio di Ezio? Mah, non saprei dare una spiegazione corretta; credo che definirlo “di tutto un po'” sarebbe la cosa più giusta. Tra i suoi stracolmi scaffali, alti fino al soffitto, si può trovare di tutto: ferramenta, piccoli elettrodomestici, padelle, vernici, etc. etc. Vista la vetustà del negozio, si potrebbe definire il papà dei vari mega negozi che hanno invaso la provincia. Diciamo che è il punto di riferimento per tutti gli abitanti dentro la cerchia della Mura, per reperire tutto il materiale che serve per piccole riparazione, per il fai da te. 
Acquistato il pane, facevo qualche passo per vedere la sua unica vetrina e cercavo tra tutto il materiale visibile qualcosa da poter acquistare. Una volta ero certo di trovare ciò che mi sarebbe servito: cera naturale d'api. 


Purtroppo non ne era provvisto, ma mi diede indicazione dove poterlo trovare: nel negozio di Coloniali (non ricordo di preciso il nome) in piazza Sant'Anna. Vidi la delusione sul suo volto quando gli dissi che ormai il negozio non esisteva più, chiuso da mesi. Ecco però che qualche settimana fa mi si presenta l'occasione per il mio primo acquisto nel suo negozio: una lampadina. Lo so che, come direte voi, la cosa più scontata sarebbe stata recarmi in un centro commerciale ed acquistarla. Non potevo farmi scappare questa occasione, però. Superato il disagio di qualche giorno senza luce sulle scale, eccomi al banco. “Lampadina?” dice Ezio, osservando il campione che mi sono portato. “Nessun problema, la troviamo subito”. Beh, subito, con calma. In negozio erano presenti decine di lampadine tutte disposte in ordine, si fa per dire, sparso, di sicuro! Dopo aver terminato la nostra caccia al tesoro e trovata la lampadina, facciamo quattro chiacchiere. Vengo a sapere che Ezio ha “95 anni, anzi ora solo 94 visto che il mio compleanno sarà a maggio...”; che sta in negozio tutto il giorno, ma con chiusura per la pausa pranzo e che al mattino, prima di aprire il negozio fa una passeggiata lungo le Mura. “Certo che una volte le facevo molto più lunghe e mi alzavo molto più presto” ci tiene a precisare. Pago i 3,50 euro per la lampadina ed esco felice. Sono quasi certo che a fine giornata, se si dovesse calcolare il guadagno di Ezio, avrebbe il segno meno davanti. Continuerò a passare nel suo negozio, magari solo per un saluto. Questo è un piccolo gioiello, che dovrebbe essere inserito tra i vari tour di Città Alta. 
Che Ezio (e la sua bottega) sia un “gioiello” non me ne sono accorto solo io. Ci sono degli atleti a cui piace farlo presto … il correre! Avete capito che parlo dei Podisti Insonni. Correre al mattino presto per le vie deserte di Città Alta è uno dei loro vizi. Un momento! Forse le vie, anche al mattino presto, non sono proprio deserte: un omino cammina solitario e silenzioso. Credo che non sia rimasto silenzioso per molto, infatti Margaret deve aver fatto parlare l'omino solitario che spesso incontrava. Si sa che i Podisti Insonni sono un gruppo solidale, ad esempio ogni anno consegnano un mega assegno all'ospedale Papa Giovanni XXIII (mega sia nel formato che nella cifra donata), ma quello che io ritenga faccia grande una persona e/o un organizzazione è il distinguersi anche nelle piccole cose. Una della quali è sicuramente la consegna di una coppa in occasione del compleanno dello scorso anno ad Ezio. Ora ho capito perché Ezio continua con la sua abitudine delle passeggiate mattutine in Città Alta. No, no, non è per la coppa, ma per ricevere il bacio da tutte le sue miss, in occasione del suo compleanno!

Credit foto: Rossana Azzola – Margaret Longo Podisti Insonni

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