Una ricorrenza che capita a noi tutti gli anni: il compleanno. Il ricordo della propria data di nascita dovrebbe avere lo stesso significato ogni anno, ma chissà perché quando il compleanno è un “numero tondo” sembra che questo abbia più valore. Se cercate un biglietto augurale con indicato il numero degli anni, di sicuro lo trovate per tutti gli anni fino a 10, poi, con eccezione per il 18° compleanno, si trovano solo biglietti con indicati “anni tondi”. 12 marzo! Mio compleanno. Il regalo, per me, non è certo un problema: mi regalo una maratona! “Maratona dei settanta”. Visto che permane il problema legato al “malo male”, i settanta non sono certo i partecipanti, ma si riferisce agli anni: 1951 – 2021. Il percorso non può che essere quello del Parco Callioni, che rientra nelle normative COVID. Per la verità, le restrizioni mi permetterebbero di fare il doppio giro della “Mezza sul Brembo”. Infatti, anche se il percorso attraversa più comuni, partendo da casa è possibile correre senza interruzioni, anche transitando in più comuni. Decido comunque di correre sull'anello della ciclabile, dove è senz'altro più facile gestire la logistica della mia maratona.
Correre la maratona non mi dovrebbe comportare alcun problema, ma, come spesso accade, sono io che mi complico la vita. Quest'anno mi sono imposto di terminare le maratone con un tempo palindromo e fino ad ora non ho avuto nessun problema. Nella maratona del 70° non solo il tempo dovrebbe rispettare la prima regola, ma dovrebbe anche rispettare la regola che sommando ore, minuti e secondi il risultato finale corrisponda al numero degli anni (mah, sicuramente l'attività sportiva farà certo bene al fisico, ma qualche volta può dare problemi alla … testa! Evabbè, concedetemi qualche piccola mania come un regalo per il compleanno). Tempo prefissato: 5h 30' 35”, un tempo di certo alla portata della stragrande maggioranza dei maratoneti e che per molti farà ridere. Tempo non certo scontato, soprattutto di questi tempi, per il “vecchio” Sir Marathon. Partenza in solitaria, nessuno è ancora in pista, questo mi consente di seguire il tracciato ideale di corsa; sicuramente non risparmio molti metri, ma mi consente di correre concentrato come non mi accadeva da tempo. Controllo il cronometro al termine del decimo giro (poco meno di mezza gara), con un tempo di 2h 41'.
Continuo a correre, anche se oggi, a metà mattinata, la pista è più affollata del solito, sarà per la bella giornata, sarà perché la gente vuole sentirsi libera, almeno nelle giornate festive. Questo affollamento non mi consente più di tenere una linea ideale, ma non importa, anzi mentalmente cerco dei tempi finali che possano rispettare la “seconda” regola (somma 70) rispetto alla prima. Impegnare la mente, non pensando alla corsa, è il metodo che uso correndo su un percorso ripetitivo. Altro trucco che uso è quello di non guardare mai il cronometro. Questo mi consente di correre senza stress; infatti alla fine “comunque sarà andata, sarà un successo”. Il campanile suona 12 rintocchi .Eccomi di nuovo solo e, mentre chi prima frequentava la pista ciclabile ora sta tranquillamente pranzando, io mi ritrovo a correre gli ultimi giri seguendo di nuova la linea ideale di corsa.
20° giro: tempo 5h 19' e qualche secondo! Sono sorpreso dal tempo: ho più di 10 minuti per completare la maratona con i 335 metri che mi rimangono da percorrere. Non mi passa neppure per la testa di correre fino al traguardo, impiegando un tempo che ultimamente è un sogno. Con tutta calma, anzi con molta calma, raggiungo il traguardo. Tempo 5h 30' 35”.
5 ore + 30 minuti + 35 secondi = 70 anni!
Per una volta l'argomento principale del post sono stato io, Sir Marathon, e, se avete avuto la pazienza di leggere il post fino alla fine, vi ringrazio e lo considero come un vostro regalo di compleanno!
Una spiegazione sui numeri del pettorale: 677 è il numero delle maratone “ufficiali”, mentre 14 (beh, ora 15) è il numero delle maratone disputate, in regime “malo male”, su percorsi omologati FIDAL nel 2020 e 2021. Giusto? Sbagliato? Non lo so, quello che di certo so è che tutte le maratone sono state corse seguendo tutte le regole e su percorsi certificati e posso affermare con assoluta certezza e che sono le “MIE” maratone!
Dimenticavo: David, Oliver & Tommaso hanno detto che il Nonno ha ragione!
P.S. La “pazzia del vecchio maratoneta” non è certo dovuto al “malo male”, ma ha radici profonde, qui potete trovare le prove:60° compleanno - 60 e non li sento perché ho i 42.195 nel cuore
66° compleanno - BresciaArt Marathon tra luci ed ombre
(maratone corse il 12 marzo)
caro Fausto leggo solo ora ( ma ti leggo sempre ) il tuo post e anche se in ritardo ti faccio i miei auguri di compleanno continuando a macinare chilometri con la passione di sempre. Vanni
RispondiEliminaWow!!! Sinceramente potevi scriverne dieci in meno e ci avremmo creduto tutti!!! Complimenti e tanti km di felicità
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