lunedì 13 marzo 2017

BresciaArtMarathon: tra luci ed ombre

Mese di marzo, arrivano le rondini e puntuale arriva pure l'appuntamento con la classica BresciaArtMarathon, a cui si affiancano la Mezza maratona e ben due 10 chilometri: la Brescia Ten (gara competitiva) e la Easy Ten 10 Km (gara ludico motoria) Come potete osservare, un'offerta per tutte le... gambe! Come prima annotazione credo che quella di offrire più gare, ma soprattutto quella di inserire anche una corsa non competitiva, sia una formula vincente: viene data anche a chi non si sente preparato la possibilità di essere a fianco di un parente o di un amico senza la noia di doverlo aspettare per ore al traguardo, impiegando parte del tempo in modo attivo. Era qualche anno che per vari motivi non partecipavo alla gara bresciana, ma quest'anno, visto che si svolgeva il 12 marzo, giorno del mio compleanno, non potevo certo mancare.
6 anni fa, in occasione del mio 60° compleanno, ho ricevuto un regalo da Rossana che mi ha fatto molto piacere, non tanto per il regalo in se stesso ma per il “segno” che esso ha rappresentato.
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La Maratona di Brescia (preferisco chiamarla così) è giunta alla sua 17a edizione e per questo uno non si aspetta di rilevare alcune imperfezioni dovute all'inesperienza e quindi si passa da imperfezioni ad errori veri e propri, che fanno perdere punti alla gara bresciana (beh, questo secondo un mio modesto parere). Negli anni passati lo spogliatoio, riscaldato, era in una palestra a pochi decine di metri, mentre quest'anno gli spogliatoi erano in due misere tende, del tutto inadeguate al numero dei partecipanti e tra l'altro non capisco il motivo per cui non sono state poste vicino alla zona consegna pettorali, visto che vi era molto spazio. Alla partenza, assieme agli atleti che correvano le gare competitive, vi erano pure le persone che disputavano la gara ludico motoria. Certo, l'effetto scenografico di avere molti più atleti alla partenza è più accattivante, ma questo fatto ha disturbato molti atleti “competitivi”. Ho corso i primi chilometri in compagnia dei pacemaker delle 4h 30', certo non tra i primi ma neppure tra gli ultimi, per questo mi sono molto stupito quando ai primi tre ristori ho notato la mancanza non solo di frutta, ma anche dei sali minerali da bere. A chi si lamentava, gli addetti rispondevano: “Ci spiace, sono finiti, ne hanno dati pochi!”. Altro errore, sempre a mio giudizio, è stato offrire l'acqua in bicchierini e non in bottigliette, come ormai avviene in tutte le altre gare competitive. Queste sono le “ombre”, ma ci sono pure le “luci”. Innanzi tutto la zona della partenza, in periferia e non in centro ha offerto la possibilità di avere parcheggi comodi e adeguati. Inoltre, per il ritorno, questa volta l'organizzazione ha pure incluso nel pacco gara il biglietto della metropolitana, cosa che non era successa altre volte. Consegna del pettorale veloce ed efficiente con personale gentile e tutti con un bel sorriso, cosa rara di questi tempi. Percorso cittadino, ma con un ottimo controllo offerto da Vigili urbani, che presidiavano gli incroci più a rischio e le strade più trafficate, e da numerosi addetti dell'organizzazione, che garantivano la sicurezza agli atleti in tutti gli altri casi. Interessante il gadget inserito nel pacco gara: un paio di “mezze maniche” (articolo per ora ancora abbastanza nuovo come regalo), che molti, vista l'aria abbastanza “frizzante” proveniente dalle colline bresciane, hanno subito utilizzato.
La mia gara, corsa quasi sempre in solitaria, ha permesso ai ricordi di prendere il sopravvento sui pensieri, per cui ho potuto non pensare al dolore al ginocchio, al fastidio al polpaccio, ma ricordare...
All'inizio la gara passa poco distante all'abitazione degli ultimi anni di Beppe, vicino al parco in cui ci recavamo a camminare nelle occasioni in cui si andava a trovarlo, ed infine accanto al luogo che ora è la sua dimora! Più avanti c'è il tratto in cui Dario, sentendo i primi dolori, stringeva i denti nella speranza di concludere la maratona. Nel tratto finale il ricordo va ad Antonio, che alla maratona di Brescia fece il suo rientro alle gare competitive, ed in occasione di quella del 2013 abbiamo condiviso chiacchierando un tratto della gara. Dai ricordi alla realtà! Si materializza Ferdinando, che oggi, come nell'ultima maratona, tornerà a casa senza nessun problema fisico, senza nessun mal di gambe, beh, per forza: ora è presente solo in veste di tifoso. Se vedo il “Ferdy” ,allora il traguardo è vicino... vedo il cronometro dell'arrivo: un rapido calcolo e passo la linea di fine corsa in: 4h 40' 22”.
Uhmmm, strano, sommando tutti i numeri del display il totale è 66!
Sarà forse un caso? Certo che no!


- Brescia Art Marathon
4h 40' 22" 
631/2 
 
    743/843
-
9/16
4h 37' 31"  
6'38" min/km 
 


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