metri all'ingresso della pista, i metri percorsi dall'auto alla partenze e viceversa portano il chilometraggio effettivo a … 18 chilometri, giusti giusti! Previsto, quest'anno, dall'organizzazione anche il deposito borse custodito e docce finali. Come spesso accade nelle gare FIASP, consueta coda per iscrizione alla gara di una decina di minuti, tempo messo in conto per le gare di questo circuito. Segnalazioni sul percorso numerose e precise, e con personale presente in tutti i punti più pericolosi per il traffico. Percorso piatto e con molti tratti all'ombra, soprattutto nella parte finale lungo il canale Martesana. Se aggiungete a tutti questi elementi più che positivi, anche in fatto che ho corso quasi tutta la gara in compagnia, no, non delle Pecore Nere subito diventate Pecore Fuggitive, ma prima di Luca, compagno di molte maratone ed ora “ex frutarol”, in quanto non ancora pensionato, ma … in libera uscita in attesa della pensione. Dopo pochi chilometri ci raggiunge Mario e, caso strano, rallenta e decide di terminare la gara in nostra compagnia.
Come potete ben intuire, se le nostre gambe hanno un ritmo lento, veloce invece è la lingua e libera la mente. Si ricordano vecchi amici, situazioni di corse ormai passate; in fondo la corsa per me è anche ricordo. Rivivere co(r)se “passate” fa sentire anche noi più giovani. Tra una chiacchiera e l'altra attraversiamo quell'ultimo vecchio ponte e ci troviamo all'arrivo. È questo l'unico momento in cui Mario guarda il suo super mega orologio. “16 chilometri e 900 metri!” afferma sicuro. Evabbè, visto il caldo, ci può stare. Io e Mario ci avviamo al ristoro finale, mentre Luca opta per un altro giro! Domani non dovrà andare al lavoro!Come avete potuto notare dalla breve cronaca della corsa, tutto bene, tutto regolare. Spesso però le apparenze ingannano.
Andiamo con ordine.Pochi chilometri dopo la partenza, ressa al primo ristoro. Generalmente molti atleti, soprattutto i più veloci, ignorano il primo ristoro, sia per non perdere secondi preziosi (anche in una gara non competitiva) sia perché hanno ancora in corpo il loro ristoro pregara. Non era la solita ressa, era più caotica del normale e per questo è dovuta intervenire la Polizia di Fara ed ha fermato molti atleti per controlli. Al ristoro finale ecco che la disordinata ressa si è trasformata in ordinata coda, per cui non sono dovute intervenire le forze di Polizia. “Un vero peccato!” è stata l'affermazione più gettonata! Ad ogni buon conto, si poteva evitare la fila, infatti prima della fila gentili addetti provvedevano a dissetare esausti atleti con acqua e tè freschissimi.Manifestazione, nonostante l'intervento di Polizia, promossa a pieni voti.Un paio di considerazioni. Anche in questa gara ho usato per tutti i ristori un unico bicchiere.Da ultimo segnalo che molti atleti fermati dalle forze di polizia, al primo ristoro, a sera tarda non erano ancora tornati alle loro abitazioni. Persone del luogo riferiscono di aver notato una lunga coda di donne fuori dalla stazione dei Carabinieri per segnalare la loro scomparsa …
"sir Marathon" … arrestato! |
P.S. Un ringraziamento particolare a tutte le “Strafarine”, per avermi dato la possibilità di scrivere questo post!
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