Il blog di Sir Marathon: Cioccolato amaro!

La Maratona di Ravenna, quest'anno giunta alla 20^a edizione, ha un grande pregio: non solo si disputa in una delle più belle città d'arte italiane, di cui fa apprezzare le bellezze non solo agli accompagnatori ma pure agli atleti, almeno a quelli che oltre a guardare il cronometro si guardano … pure attorno. Il grande pregio di chi ha pensato al tracciato di questa gara è quello di far toccare tutti i monumenti che sono patrimonio dell'Unesco. Lascio al lettore la soddisfazione di scoprirne il numero e quali sono. (Per facilitarvi la ricerca cliccate qui).

Accanto a questi … beni stabili si svolge, in concomitanza con la maratona, anche la fiera del cioccolato “Art & Ciocc”, una fiera itinerante che ha lo scopo di promuovere e valorizzare in tutta Italia il cioccolato di qualità. Credo che non sia una casualità se i due appuntamenti si incontrano, con reciproci vantaggi. Il giorno prima della maratona si può fare una golosa scorta di energie; dopo la gara si possono reintegrare quelle perse. Durante la gara saranno gli accompagnatori a fare una “buona” scorta di cioccolato nelle più svariate forme e gusti. Quest'anno però la fiera mi ha ricordato con amarezza la “morte” della Pernigotti, storica azienda italiana con più di 150 anni di storia industriale alle spalle. Per me Pernigotti ha sempre richiamato “Gianduiotti”, i tipici cioccolatini piemontesi nati dall'esigenza di sopperire alle imposizioni napoleoniche che limitavano l'importazione di cacao. Nell'impasto fu sostituita una parte del cacao con la nocciola tonda della Langhe. Per la verità, il brevetto del Gianduiotto è della Caffarel, che oggi mantiene il privilegio di poter stampare sull'incarto il personaggio di Gianduia, tipica maschera torinese. La proprietà turca dell'azienda (Toksoz) ora produrrà altrove il cioccolatino. Io NON comprerò più gianduiotti della Pernigotti ed invito tutti ad orientarsi su altre marche ITALIANE. Scusate l'introduzione di una gara di maratona come una pubblicità progresso, ma a leggere certe notizie mi resta l'amaro in bocca!

La gara quest'anno era valida come campionato italiano assoluti di maratona (campioni italiani 2018 di maratona sono Alessio Terrasi -Gp Parco Alpi Apuane- ed Eleonora Gardelli -Corri Forrest- giunti entrambi i 4^a posizione assoluta). Come sempre, il servizio pre-gara si è svolto nel migliore dei modi: nessun problema nel ritiro dei pettorali e della consegna del pacco gara, nonostante quest'anno si fosse raggiunto il limite massimo di atleti iscritti alle varie gare. Infatti, oltre alla Maratona, erano in programma anche la Mezzamaratona ed una 10,5 km. Gli addetti si sono dimostrati all'altezza del compito, non solo il sabato, dove l'affluenza degli atleti era scaglionata nell'arco dell'intera giornata, ma anche la domenica nelle ore precedenti la partenza della gara.

La gestione della zona partenza ed arrivo delle varie gare era stata affidata, come già avviene da qualche anno, allo Sport Club di Martinengo. Il personale guidato da Tiziano ha svolto nel migliore dei modi i compiti loro assegnati. Questa collaborazione ha fatto sì che il pullman con cui si è giunti sul luogo di partenza fosse parcheggiato pochi metri dopo l'arrivo: una buona logistica per noi che abbiamo partecipato!

Un breve accenno alla mia gara. Anche quest'anno mi sono classificato primo delle “Pecore Nere” (non sottilizziamo sul fatto che fossi l'unico partecipante!). La giornata inizialmente un po' freddina, ma senza pioggia, si è via via via riscaldata ed ha reso piacevole la corsa; essere vicino al mare ha i suoi vantaggi. All'inizio ho avuto qualche problema al tallone. Uhmm, sarà che da Atene, dove pure lui correva una maratona, Ferdinando … No, no! Nessun rito woodoo da terra ellenica; è l'età che pretende il suo contributo di “sofferenza”. Ma, nonostante questo piccolo problema (per altro passato verso la metà gara), ho impiegato un tempo che si posiziona tra i migliori dell'anno!

Un sospetto ... vuoi vedere che la gara è più corta?