giovedì 20 settembre 2018

Non è colpa dell'alzheimer, per ora!

Eh sì, questa volta il post sulla mia maratona domenicale è un po' in ritardo, ma almeno anche per quest'anno non è dovuto al fatto che la “malattia” mi abbia raggiunto (vedi), sono ancora in fuga; chi era in “sotto osservazione” era il PC che alla fine è stato dichiarato idoneo.Domenica 16 ho partecipato alla Maratona Alzheimer, che si è disputata sul solito tracciato da Mercato Saraceno a Cesenatico, organizzata dall’Associazione Amici di Casa Insieme OdV, con la gestione tecnica dell'Asd Maratona Alzheimer. Oltre a promuovere l'evento sportivo queste due associazioni cercano di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla malattia. Iniziativa lodevole a cui pure io, nel mio piccolo, mi associo, dando la possibilità con pochi “click” di avere un'idea: la malattia, i sintomi, la prevenzione, la ricerca.



Se dopo esservi informati vi viene voglia di contribuire con una donazione ... ecco come fare!
Quest'anno, dopo due anni di assenza, era presente ai nastri di partenza Dario (“il Mao”), per la verità un po' deluso dall'assenza dello “zio”, considerato che era in grande forma e si prevedeva una epica “battaglia” sul filo dei secondi. Con noi pure Silvano, alle “prime armi” in fatto di maratone, ma che alla fine è stato il più veloce di tutti noi!
La gara, come sempre, ha presentato luci ed ombre. Partiamo dalle “ombre”: gli spugnaggi, quest'anno non mi dilungo visto che la cosa si ripete … da mezza luce” il servizio di trasporto al punto di partenza: buono il viaggio, ma troppo mattiniera la partenza: in pratica eravamo ai nastri di partenza un paio d'ore prima del via, meno male che l'ottimo caffè servito al bar ci ha tenuti svegli. Uhhmmmm, vuoi vedere che è uno stratagemma, concordato con il gestore del bar, per far incrementare la vendita di caffè? “Buona luce” sul centro maratona, un insieme di tende ben disposte nel parco di Levante, dove vi erano tutti i servizi, sia pre-gara (consegna pettorali e pacchi gara), sia post gara (ristoro finale con tanto di automezzo che erogava acqua fresca!). In “piena luce” il pasta party (beh, più che un pasta party un pasto pasto! Pasta, pollo, insalata e pure il gelato!) Giudicando a posteriori posso affermare che si è dato troppo! Infatti i bidoni erano pieni di rimasugli di pasta, pollo ed insalata! Pure sui tavoli vi erano avanzi che maratoneti stanchi non si erano neppure degnati di mettere nei bidoni. Personalmente non ho preso la pasta, mangiato il pollo e pure l'insalata … il giorno dopo! Questa era infatti un'ottima insalata messa in contenitori chiusi e quindi da potersi consumare anche dopo qualche giorno. Spesso i maratoneti si lamentano di alcuna mancanze nel ristoro post gare e forse hanno ragione, ma preferisco sentire i lamenti piuttosto che osservare lo spreco di cibo come domenica. Segnalo per ultimo l'ottima scelta della zona di arrivo: il parco di Levante. Qui le mogli in attesa hanno potuto passeggiare in tutta tranquillità, leggere un buon libro su qualche panchina all'ombra delle piante secolari; i figli hanno potuto scorrazzare in tutta sicurezza nel parco, mentre le mamme potevano tranquillamente chiacchierare nell'attesa dell'arrivo dei mariti o … viceversa; molte infatti erano le mamme in gara!sempre, se volete aggiornarvi sui … commenti “vecchi” attivate i link dei post degli anni scorsi posti in fondo alla pagina.
Un breve cenno sulla mia gara. Alla partenza ho visto Fabio, oggi coordinatore capo dei pacer … quelli veri, con il palloncino delle 4h30'. “Oggi corro piano perché devo smaltire ancora la fatica dell'OUT”. Sorvolo sul “corro piano”, ma segnalo a chi non lo sapesse che l'OUT di cui si parla è: Orobie Ultra Trail, una passeggiata di 140 chilometri sulle prealpi Orobiche e con un dislivello di 9.500 metri. Alla faccia della passeggiata! Considerata la condizione del “Mao” e la freschezza di Silvano, oggi sarei stato il terzo dei Runners Bergamo, tutto sommato un buon risultato: medaglia di bronzo. Il mio obiettivo era quello di stare davanti a Fabio fino a Cesena, circa metà gara, e poi tranquillamente raggiungere Cesenatico. I primi chilometri sono in piena sintonia con i propositi: sono davanti a Fabio quel tanto che mi consente di sentire il suo “Attenti, biciclettaaaaaaa!” che urla non appena i ciclisti (molti anche quest'anno lungo il percorso) incrociano i maratoneti in gara. Al primo ristoro però sono già raggiunto ed al secondo i palloncini sono ormai spariti all'orizzonte! Se devo essere sincero son un po' demoralizzato, non pensavo di andare così piano, ma la gara è ancora lunga. Importante è gestirla bene e vista la mia filosofia di gara non conta tanto il tempo ma la condizione in cui uno arriva e pensando a come arrivai lo scorso anno … meglio stare tranquilli e godere il panorama. Beh, fino a Cesena la vista è appagata, ma dopo … “lunga e diritta correva la strada...” come direbbe Guccini. Evabbè! Corro praticamente da solo. Dopo il trentesimo chilometro vedo i resti di Fabio in mano ad una ragazza. No, no, non pensate male: sono i palloncini che Fabio ha donato alla ragazza; spero che non gli sia capitato come lo scorso anno quando fu costretto al ritiro. Al ristoro del 35° chilometro mi sento chiamare: è Dario che mi precede! Azz...lo raggiungo, nulla di grave: ha solo un po' di crampi! Con qualche rammarico lo abbandono (?). Mancano solo tre chilometri all'arrivo e raggiungo pure Fabio. “Vai, vai, Fausto, non ce la faccio più...”. In effetti lascio pure lui, ma... eccolo subito alle mie spalle all'ultimo ristoro! Bene. Partiamo assieme e vedo che rimane “attaccato” a circa 30 metri. Non aumento e mi faccio raggiungere all'ultimo chilometro che percorriamo assieme. Forse avrei potuto staccarlo, ma come dice una pubblicità “Tagliare il traguardo con un amico non ha prezzo!”.
Stesso tempo esatto al secondo!


Sito WEB manifestazione
Ordine di arrivo
Sito WEB
ordine di arrivo
- Maratona Alzheimer
4h 41' 53"
 
4h 41' 40"
 
 
6'40" min/km 
 

Dettaglio mia gara


655/13 
 
   180/292
-
8/21



 
Post sul blog collegati

Nessun commento:

Posta un commento