martedì 13 settembre 2016

Tri Pas e una Curseta tra storia operaia e solidarietà

Domenica di tutto riposo, si fa per dire, di una parte del gregge delle pecore Nere che ha scelto la gara “Tri Pas e una Curseta”, organizzata dal Gruppo Missionario “Si può dare di Più” di Capriate. La bella giornata e l'ottima temperatura hanno fatto sì che folta sia stata la partecipazione di atleti. Pochi i Runners Bergamo presenti, ma erano tutti assenti giustificati; infatti la maggior parte era di scena a Parma, dove era in programma il campionato nazionale di mezza maratona. Podio sfiorato, ma il quarto posto deve essere visto come punto di partenza per il prossimo anno, dove sono sicuro il risultato sarà migliore, beh almeno è quello che spero.
Interessante il percorso proposto dalla gara che si snodava sulle due rive del fiume Adda, toccando località che hanno fatto la storia del movimento industriale, non sono locale ma mondiale. Non era forse presente, nel padiglione Zero dell'Expo, il modellino del villaggio di Crespi, patrimonio UNESCO?


Oggi il villaggio era ancora addormentato, ma l'immaginazione correva indietro di circa un secolo ed eccolo improvvisamente popolato da operai che si recavano solerti al lavoro, dopo aver accompagnato i propri figli a scuola e non con loro al lavoro, come spesso accedeva allora. Bambini a cui in fabbrica venivano affidati piccoli lavori, ma non per questo meno pesanti. Passata la passerella si entra in territorio milanese e si costeggia per un lungo tratto il canale, il Naviglio della Martesana, messo a nuovo in occasione dell'Expo. Sono stati rifatti alcuni tratti delle sponde ed il fondo, e sono state segnate le distanze. Una buona iniziativa, anche se in alcuni tratti si vedono già i primi danni del tempo, specialmente per quanto riguarda il fondo; speriamo che intervengano presto. L'acqua scorre lenta, vuota è la superficie, ma anche qui con uno sforzo della fantasia navigo nel tempo indietro di 300 anni e la vedo popolata da numerosi barconi che viaggiano lenti nei due sensi; noto pure il carico che trasportano. I barconi che viaggiano verso Lecco sono carichi di vestiti, sale, spezie e manufatti, mentre quelli che navigano in senso contrario e con il favore della corrente portano pietre, legname, ma soprattutto stoffe grezze.
Arrivati a Vaprio si lascia la sponda del canale (che riprenderemo sulla via del ritorno) e si converge verso il fiume Adda. Anche qui si incontra una fabbrica tessile delle seconda meta dell'ottocento ed anche qui si ha la possibilità di vedere una piccola Crespi, o meglio l'idea. Infatti accanto alla fabbrica tessile si notano le case per gli operai. Lo stesso concetto lo si ha a Fara Gera d'Adda, paese sfiorato dalla corsa. Il tracciato passa a fianco di centrali idroelettriche che hanno più di 100 anni di storia e sono tutt'ora funzionanti. Ormai siamo alla fine della corsa ed il traffico dell'autostrada con il rumore e l'inquinamento conseguente ci riporta alla realtà dell'oggi. Sarà pure un caso, ma ora sento pure un dolore alla coscia, mah! Concludo facendo presente che il ricavato della manifestazione sarà devoluto alle Missioni del Malawi; insomma si è corso anche per un fine solidale.

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