Eh, sì, avete letto bene: 2 maratone al giorno! Quando ho iniziato a correre, (correva l'anno 1976) il podista “della domenica”, quello che si avvicinava alla corsa per passione, quando riusciva a portare a termine una maratona era considerato quasi un un eroe, se poi le maratone corse in un anno erano tre o quattro veniva considerato da alcuni matto, una persona a cui mancava qualche rotella, da altri un superuomo (o superdonna), in quanto si pensava che stesse facendo cose impensabili. Sono trascorsi diversi lustri da allora, siamo passati in un altro secolo e la concezione della corsa è profondamente cambiata. Ora chi corre una maratona corre “solo una maratona”; gli atleti “della domenica” che corrono più maratone in un anno non fanno più notizia, sono la normalità. Ore ci sono gare di “24 ore” in tutti i mesi dell'anno ed in tutte le regioni, una gara di trail lunga 70 chilometri e con 5.000 metri di
dislivello viene considerata gara corta, certo più breve della sorella maggiore di 140 km con 10.000 metri di dislivello, ma sempre di 70 chilometri! Si continua sempre ad alzare l'asticella della competizione. Un bene, un male? Ciascuno di voi avrà certamente le proprie convinzioni ed avrà di certo le motivazioni da portare a supporto. Soprattutto chi le gare le corre. Affiancare alle 10 maratone in 10 giorni altre 10 maratone, è stata la sfida che Gino Paolo ha lanciato, sfida che se vinta permetterà di correre gratis, infatti viene rimborsata interamente la quota di iscrizione pagata. All'inizio dell'anno “radio corsa” dava per sicuri sulla linea del via molti atleti. Allo stato attuale dell'opera sono solo due gli atleti che ad oggi hanno corso tutte le maratone in programma. Nel 2014 ho partecipato ad una maratona sul lago d'Orta nel periodo in cui Lucio stava correndo in pista per 100 giorni; distanza media percorsa 84 chilometri e quindi due maratone. Io lo seguivo correndo quasi tutti i giorni in sua compagnia (nei 100 giorni feci pure una decina di maratone al suo fianco). Cosa fattibile, dunque. Non proprio. Infatti non vi era nessun limite temporale per correre se non le 24 ore. Lucio gestiva corsa e riposo secondo le sue esigenze, ma soprattutto secondo il suo stato di forma. Qui la regola impone 6 ore di tempo massimo e partenza gare sempre alle 8.00 ed alle 16.00. Ecco quindi che diventa impossibile per l'atleta gestire tempi corsa/riposo secondo le proprie esigenze e diventa ancor più impegnativo portare a termine le gare.
Thomas Shanahan |
Correre
20 maratone in 10 giorni diventa quasi impresa epica. Si potrebbe
pensare che chi si impegna in questo sforzo sia seguito da medici che
tengono sotto costante controllo l'atleta, massaggiatori che lo
prendono in consegna a fine gara e lo sottopongano a una seduta
intensa di massaggi, dietologi che predispongono una dieta per
integrare le calorie perse, ditte di materiale sportivo che
forniscono attrezzatura sofisticata ed all'avanguardia, sponsor che
lo supportano in questa impresa, che se non memorabile è certo degna
di particolare nota.
Nulla
di tutto questo: scarpe rotte … eppur bisogna andar; tonno a
pranzo... così si risparmia pure sul coltello; sponsor sì ma … è
lui che cerca fondi per animali! Non
mi dilungo oltre; qui troverete tutte le informazioni.
Solo
due atleti stanno continuando in questa impresa; l'altro è Daniele
che tanto sano non deve essere neppure lui. Lo scorso anno, per
festeggiare il suo 50°
compleanno, organizzò e corse... 50 maratone! (vedi).
Insomma,
avete capito il senso del titolo “20
maratone in 10 giorni? Roba da matti!”.
Auguro
a tutti e due i … matti, che possano terminare con esito positivo
la loro impresa!
Un
breve cenno alla nostra trasferta per una “normale” maratona.
Venire sul lago d'Orta è più che altro una scusa per ritrovare gli
amici ed in questo caso gli amici ce li siamo pure portati da casa;
infatti con noi vi erano pure Rosa ed Alfio, che avevano condiviso
con noi la trasferta per la maratona di Siviglia (uhmmmm... diciamo
che sono loro ad aver portato noi, infatti Alfio era l'autista).
Quello che ha sorpreso Rosa ed Alfio è stato notare che tutti
conoscevano tutti. È stato facile per noi spiegare che in un “mondo
di matti” ci si ritrova facilmente, perché diciamolo chiaramente,
anche fare 10 maratone in 10 giorni non è cosa di “persone
normali”.
Il
tempo bello e per la prima volta (almeno per le mie partecipazioni)
non afoso ha permesso di correre abbastanza agevolmente ed al termine
della nostra gara di scambiare qualche battuta con gli amici che pian
piano stavano terminando la gara.
Ho
notato Paolo in un angolo molto pensieroso... chissà a quale
diavoleria starà pensando per la prossima edizione!
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2015 – Due maratone, due bicchieri! | |
2014 – Un lago di silenzio |
- 10 marathons in 10 days - Giorno 5-
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