domenica 13 settembre 2015

Meno mail, più puntualità

Oggi si è corso sul circuito di Monza. Ecco, mi sembra già di sentire i commenti di molti: “Oggi, volevi dire settimana scorsa... informati meglio...”. È vero, settimana scorso si è corso sul circuito di Monza, ma i protagonisti erano 26, oggi i protagonisti sono stati 4.800! Ecco la sostanziale differenza. Certo, anche la velocità è stata leggermente differente, ma vi assicuro che il divertimento e l'impegno profuso, nonostante la pioggia a tratti battente, è stato uguale per i protagonisti delle due gare. Altra sostanziale differenza è che oggi i protagonisti della gara hanno potuto parlare durante la competizione, cosa che non era possibile l'altra domenica. Chi ha corso oggi non ha inquinato, la sua tattica di gara non è stata elaborata da sofisticati computer che analizzano centinaia, migliaia di dati..., ma dal cuore e dal cervello che elaborando sensazioni, stimoli e volontà gli hanno consentito di tagliare il traguardo da vincitore. 

Qualcuno, sempre i soliti, obietteranno che il vincitore è solo uno e forse è vero. Chi taglia per primo il traguardo è solo uno e comunemente lo definiamo il vincitore, ma non “vince” anche chi taglia il traguardo in altre posizioni, ma raggiunge un suo obiettivo (come si dice nel gergo: “Ha fatto il suo personale”)? Ci sono anche atleti che sono vincitori per il semplice fatto di aver tagliato il traguardo. magari nelle ultime posizioni. Per loro non conta il “tempo ottenuto”, ma è un successo per il “tempo dedicato” alla preparazione della gara, tempo molte volte tolto al sonno o ad affetti familiari. Discorsi senso senso? Neppure per idea! Nelle ultime righe ho sintetizzato al massimo “frammenti di discorsi” raccolti al volo durante la gara di oggi.
Veniamo dunque alla gara odierna. Grosse novità introdotte quest'anno. La gara denominata “Mezza di Monza”, giunta alla 12a edizione, inseriva anche la possibilità di correre 30 chilometri, oltre alle classiche distanze di 21,097 e 10 chilometri. Nuovo pure lo staff organizzativo della gara: ASD Laguna Running. Buone le premesse ante gara: informazioni inviate agli atleti con dovizia di particolari riguardanti la gara (da come raggiungere il luogo di partenza, al contenuto del pacco gara, etc.). Le comunicazioni sotto forma di mail erano quasi quotidiane; naturalmente in tutte le mail erano inseriti i loghi degli sponsor... Tutto questo faceva prevedere un'altrettanto attenta e puntuale organizzazione della gara. Efficiente e veloce la consegna dei pettorali di gara:
personale addetto efficiente e gentile; in questo hanno aiutato, e molto, le file ordinate degli atleti. Eccezionale il servizio consegna/custodia borse: fatte personalmente ed in spazi ampi ed adeguati, spazi che servivano anche come spogliatoi (credo fossero i box utilizzati dalle vetture di formula uno). Meno bene quando alla richiesta di una bottiglietta d'acqua prima della partenza hanno detto che non era possibile; problema risolto con pochi euro al bar lì vicino (più tardi mi hanno riferito che, viste le numerose richieste, veniva distribuita acqua in bicchieri). A fine gara vi erano centinaia di bottiglie d'acqua ancora da consumare... Questo è, a mio giudizio, un peccato veniale. Ben più grave, sempre a mio giudizio... ma condiviso dalla totalità degli atleti al mio fianco prima dell'inizio gara, è stata la partenza o meglio le operazioni prima della partenza. Lo start era previsto in pista, in pratica dove parte la gara di formula uno alle ore 9.30. A quell'ora non solo tutti gli atleti erano ancora ammassati nel piazzale antistante, ma anche le vie d'accesso erano chiuse. Motivo? Radio corsa diceva che il motivo era l'attesa per il gonfiaggio di palloncini (con il nome dello sponsor naturalmente) da lanciare alla partenza della gara. Non sono in grado di confermare quanto detto da Radio corsa, faccio solo notare che appena le centinaia di palloncini hanno raggiunto, non senza difficoltà, la pista, è iniziato l'ingresso degli atleti. In questo caso non più in fila ordinata e composta come per il ritiro dei pettorali … nessuno voleva perdere minuti all'inizio gara, visto che era già passata da molto l'ora di partenza. Le immagini mi hanno riportato alla mente certe scene viste in televisione in questi giorni: migranti accalcati che vogliono passare qualche frontiera. Meno male che qui l'obiettivo era solo quello di raggiungere rapidamente la griglia di partenza assegnata. Dopo circa una mezz'oretta, ecco il via. E dopo poco è pure iniziato a piovere: prima una pioggerellina gradita a molti, ma via via questa è aumentata ed ha reso meno gioiosa e … più bagnata la festa, soprattutto per il pubblico e per alcuni addetti lungo il percorso, che in maglietta cercavano esili ripari offerti dagli alberi; per gli atleti era solo un anticipo della doccia finale.
In complesso buona gara: percorso suggestivo, segnalato e sorvegliato, ristori nella norma, anche se sarebbe stato preferibile avere bevande calde, visto anche le condizioni atmosferiche.
Da ultimo vorrei ringraziare Giulio, oggi in veste di spettatore, che mi ha gentilmente offerto il suo cappellino (beh, glielo chiesto... quasi supplicando e non poteva dire di no...); è stato provvidenziale, infatti la pioggia mi bagnava gli occhiali e non vedevo quasi nulla... Pensandoci bene, non avrei neppure “visto” la ...fatica. Ringraziato Giulio, vorrei scusarmi con Lino “il pellegrino”, infatti avevamo deciso di correre la gara assieme, ma l'ho perso dopo pochi chilometri e non ci siamo più rivisti. In realtà in alcuni tratti avevo pure rallentato... eh sì, amici, anche chi corre piano può rallentare, ma il freddo e la pioggia mi hanno consigliato di tenere un passo più sollecito.
Sarà per la prossima!

Medi Run...ahi. ahi. ahi solo mezza?

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