Oggi si è corso sul
circuito di Monza. Ecco, mi sembra già di sentire i commenti di
molti: “Oggi, volevi dire settimana scorsa... informati
meglio...”. È
vero, settimana scorso si è corso sul circuito di Monza, ma i
protagonisti erano 26, oggi i protagonisti sono stati 4.800! Ecco la
sostanziale differenza. Certo, anche la velocità è stata
leggermente differente, ma vi assicuro che il divertimento e
l'impegno profuso, nonostante la pioggia a tratti battente, è stato
uguale per i protagonisti delle due gare. Altra sostanziale
differenza è che oggi i protagonisti della gara hanno potuto parlare
durante la competizione, cosa che non era possibile l'altra domenica.
Chi ha corso oggi non ha inquinato, la sua tattica di gara non è
stata elaborata da sofisticati computer che analizzano centinaia,
migliaia di dati..., ma dal cuore e dal cervello che elaborando
sensazioni, stimoli e volontà gli hanno consentito di tagliare il
traguardo da vincitore.
Qualcuno, sempre i soliti, obietteranno che il
vincitore è solo uno e forse è vero. Chi taglia per primo il
traguardo è solo uno e comunemente lo definiamo il vincitore, ma non
“vince” anche chi taglia il traguardo in altre posizioni, ma
raggiunge un suo obiettivo (come si dice nel gergo: “Ha fatto il
suo personale”)? Ci sono anche atleti che sono vincitori per il
semplice fatto di aver tagliato il traguardo. magari nelle ultime
posizioni. Per loro non conta il “tempo ottenuto”, ma è un
successo per il “tempo dedicato” alla preparazione della gara,
tempo molte volte tolto al sonno o ad affetti familiari. Discorsi
senso senso? Neppure per idea! Nelle ultime righe ho sintetizzato al
massimo “frammenti di discorsi” raccolti al volo durante la gara
di oggi.
Veniamo dunque alla
gara odierna. Grosse novità introdotte quest'anno. La gara
denominata “Mezza di Monza”, giunta alla 12a
edizione, inseriva anche la possibilità di correre 30 chilometri,
oltre alle classiche distanze di 21,097 e 10 chilometri. Nuovo pure
lo staff organizzativo della gara: ASD Laguna Running. Buone
le premesse ante gara: informazioni inviate agli atleti con dovizia
di particolari riguardanti la gara (da come raggiungere il luogo di
partenza, al contenuto del pacco gara, etc.). Le comunicazioni sotto
forma di mail erano quasi quotidiane; naturalmente in tutte le mail
erano inseriti i loghi degli sponsor... Tutto questo faceva prevedere
un'altrettanto attenta e puntuale organizzazione della gara.
Efficiente e veloce la consegna dei pettorali di gara:
personale
addetto efficiente e gentile; in questo hanno aiutato, e molto, le
file ordinate degli atleti. Eccezionale il servizio consegna/custodia
borse: fatte personalmente ed in spazi ampi ed adeguati, spazi che
servivano anche come spogliatoi (credo fossero i box utilizzati dalle
vetture di formula uno). Meno bene quando alla richiesta di una
bottiglietta d'acqua prima della partenza hanno detto che non era
possibile; problema risolto con pochi euro al bar lì vicino (più
tardi mi hanno riferito che, viste le numerose richieste, veniva
distribuita acqua in bicchieri). A fine gara vi erano centinaia di
bottiglie d'acqua ancora da consumare... Questo è, a mio giudizio,
un peccato veniale. Ben più grave, sempre a mio giudizio... ma
condiviso dalla totalità degli atleti al mio fianco prima
dell'inizio gara, è stata la partenza o meglio le operazioni prima
della partenza. Lo start era previsto in pista, in pratica dove parte
la gara di formula uno alle ore 9.30. A quell'ora non solo tutti gli
atleti erano ancora ammassati nel piazzale antistante, ma anche le
vie d'accesso erano chiuse. Motivo? Radio corsa diceva che il motivo
era l'attesa per il gonfiaggio di palloncini (con il nome dello
sponsor naturalmente) da lanciare alla partenza della gara. Non sono
in grado di confermare quanto detto da Radio corsa, faccio solo
notare che appena le centinaia di palloncini hanno raggiunto, non
senza difficoltà, la pista, è iniziato l'ingresso degli atleti. In
questo caso non più in fila ordinata e composta come per il ritiro
dei pettorali … nessuno voleva perdere minuti all'inizio gara,
visto che era già passata da molto l'ora di partenza. Le immagini mi
hanno riportato alla mente certe scene viste in televisione in questi
giorni: migranti accalcati che vogliono passare qualche frontiera.
Meno male che qui l'obiettivo era solo quello di raggiungere
rapidamente la griglia di partenza assegnata. Dopo circa una
mezz'oretta, ecco il via. E dopo poco è pure iniziato a piovere:
prima una pioggerellina gradita a molti, ma via via questa è
aumentata ed ha reso meno gioiosa e … più bagnata la festa,
soprattutto per il pubblico e per alcuni addetti lungo il percorso,
che in maglietta cercavano esili ripari offerti dagli alberi; per gli
atleti era solo un anticipo della doccia finale.
In complesso buona
gara: percorso suggestivo, segnalato e sorvegliato, ristori nella
norma, anche se sarebbe stato preferibile avere bevande calde, visto
anche le condizioni atmosferiche.
Da ultimo vorrei
ringraziare Giulio, oggi in veste di spettatore, che mi ha
gentilmente offerto il suo cappellino (beh, glielo chiesto... quasi
supplicando e non poteva dire di no...); è stato provvidenziale,
infatti la pioggia mi bagnava gli occhiali e non vedevo quasi
nulla... Pensandoci bene, non avrei neppure “visto” la ...fatica.
Ringraziato Giulio, vorrei scusarmi con Lino “il pellegrino”,
infatti avevamo deciso di correre la gara assieme, ma l'ho perso dopo
pochi chilometri e non ci siamo più rivisti. In realtà in alcuni
tratti avevo pure rallentato... eh sì, amici, anche chi corre piano
può rallentare, ma il freddo e la pioggia mi hanno consigliato di
tenere un passo più sollecito.
Sarà per la prossima!
Medi Run...ahi. ahi. ahi solo mezza? |
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