Non sono gradite le file per le iscrizioni; in effetti è la prima volta che stiamo in coda circa 20 minuti per avere il cartellino di partecipazione. Colpa della FIASP? Colpa dell'organizzazione? Questo non lo so... ma se fosse possibile prendere iscrizioni in anticipo si eliminerebbero di fatto le code. Fare la coda non piace a nessuno ed ho notato che di fronte a questo fatto due sono le soluzioni alternative. La prima è quella di podisti che rispettando le regole recuperano il tempo perso scegliendo di correre una distanza inferiore. La seconda è quella dei podisti un po' “birichini” che partono senza acquistare nessun biglietto; certo, non sono molti... ma, credetemi, ci sono. Da considerare pure il fatto che molti il prossimo anno potrebbero decidere di scegliere un'altra gara. Un altro piccolo appunto riguarda le segnalazioni chilometriche. Io non utilizzo i nuovi strumenti tecnologici per la misurazione della distanza e da qualche anno
Piccole devozioni lungo le sponde dell'Adda |
Veniamo
ora all'argomento del post. Il titolo contiene un punto esclamativo,
bene; ed un punto interrogativo, meno bene. Veniamo ora alla prima
parte.
Sentieri
puliti! Chi ha organizzato la corsa ha pensato bene di pulire il
sentiero tagliando in molti tratti del percorso i rovi che avrebbero
reso la corsa, se non pericolosa, certamente difficoltosa. Una bella
iniziativa che va a vantaggio non solo dei corridori, ma anche delle
persone, che abitualmente percorrono questi sentieri per diletto. Una
volta erano contadini e … comuni con gli stradini che provvedevano
a mantenere puliti i sentieri, ora questo è affidato a volontari
e... organizzatori di gare! Un bravo a tutti!
Sentieri
puliti? Punto dolente. In realtà più che di sentieri si tratta
di spazi destinati a pic nic, aree attrezzate con tavolini, panche e
cestini raccogli rifiuti. Cestini che allo stato attuale si fa fatica
a distinguere; infatti sono sommersi da rifiuti di ogni tipo,
montagne di rifiuti. Personalmente, quando faccio qualche cammino sia
lungo le ciclabili che nei pellegrinaggi, porto a “casa” i miei
rifiuti. Ma trovo vergognoso che i Comuni che predispongono cestini
raccogli rifiuti poi non provvedano a svuotarli; non voglio credere
che aspettino le piogge per smaltirli. Un bel temporale, acqua
battente, terreno in discesa, il tutto sembra favorire uno
smaltimento “ecologico” … nel fiume Adda. Non vorrei essere
nei panni degli abitanti più a valle.
Vedremo
ancora il prossimo anno montagne di rifiuti lungo le sponde
dell'Adda?
Una "Pecora (nera)" e ... tre pastori! |
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