Ecco cosa ho pensato stamattina quando ho acquistato il cartellino di partecipazione alla camminata non competitiva FIASP denominata “Caminada de San Roch”, che si è disputata a Spirano. Perché questa affermazione, che può sembrare un po’ strana? Forse chi è in possesso della tessera di affiliazione alla FIASP ed acquista il cartellino di partecipazione non è assicurato? Certo, se è regolarmente iscritto, e quindi in possesso del cartellino di partecipazione, uhmm... forse. Spiego il mio dubbio, con la speranza che qualcuno addetto alle iscrizioni della gara cui ho accennato sopra, o meglio qualche dirigente della FIASP, faccia chiarezza ed elimini i miei dubbi. Oggi ai tavoli delle iscrizioni ho visto per la prima volta che la fila non era presso il tavolo a cui si dovevano iscrivere i non tesserati, ma a quella dei tesserati. Strano, mi sono detto, ma in realtà è la conferma che in presenza di più gare in provincia, molti preferiscono partecipare a quella in cui non si deve pagare il sovrapprezzo dei “50 centesimi”, non so se per la crisi oppure per scelta.
Cartellino di partecipazione regolarmente compilato |
Ma torniamo alle modalità di iscrizione: per i non tesserati venivano chiesti i dati anagrafici completi, che venivano poi stampati su un’etichetta che veniva applicata al cartellino partecipazione. Di conseguenza l’atleta era identificato in modo univoco ed inequivocabile. I dati quindi erano a disposizione sia della società organizzatrice che della società assicuratrice. Ma era possibile identificare con le stesse modalità anche i tesserati? Per loro la procedura di iscrizione avrebbe dovuto essere ancora più veloce: bastava inserire solo in numero di tessera. Invece bastava esibire la tessera per ricevere il cartellino di partecipazione... anonimo! Questa situazione può dar luogo a diversi eventi. Primo: come sapere, in caso di infortunio, se l’atleta era veramente iscritto alla gara? Cinque amici possono decidere di acquistare un solo cartellino e correre in cinque! Secondo: un atleta può riciclare il cartellino di una gara precedente. I cartellini sono sempre uguali e quindi “riutilizzabili”; fatto oggi ancor più realizzabile per la mancanza di controlli sui vari percorsi. Certo mi rendo conto che sono dubbi forse per alcuni risibili, ma, visto che si è introdotta questa modalità, credo sia serio da parte di tutti applicarla. Forse qualcuno potrà obiettare che nessuno ricorre a “mezzucci” per risparmiare un paio di euro, ma non era forse la FIASP stessa che aveva introdotto l’uso del “braccialetto” per scoraggiare atleti “portoghesi” che, sempre secondo fonti federali, in alcune gare sono circa il 15/20% dei partecipanti? Credo che l’introduzione del cartellino nominativo (e del suo controllo) sia l’iniziativa più adeguata per eliminare questo comportamento. Come annotazione finale, segnalo che oggi non vi era nessun braccialetto.
Un "vecchio Leone" e... due giovani promesse! |
Un breve accenno alla gara. La prima riguarda la distanza. Stesso percorso degli altri anni, stesso chilometraggio dichiarato (24 chilometri ), stesso chilometraggio effettivo (22), anzi oggi sembra che ci fosse un ulteriore sconto: 21,5! Mah, forse, visto che ci si lamenta quando tutto aumenta, hanno pensato bene di farci tornare a casa contenti!
Oggi è stata anche l’occasione del rientro in campo di Fausto, dopo l’infortunio di qualche settimana fa. Rientro tutto sommato positivo: abbiamo corso assieme per circa due terzi della gara poi, approfittando del fatto che non voleva strafare in vista della mezza di domenica a Cremona, l’ho lasciato indietro. Forse è per questo motivo che la giornata si è rabbuiata!
A fine gara la presenza è stata rallegrata della presenza del “Leù” di Treviglio... che, se non ho capito male, il prossimo anno sarà alla partenza della “Nove Colli” (almeno questo è quello che dice Radiocorsa). Il mio augurio è che il traguardo di Cesenatico possa vedere il suo sorriso... naturalmente all’arrivo!
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