Il motto che accompagna questa gara, la "DarfoBrenoPisogne", che si è svolta oggi in provincia di Brescia, è “30 km di passione”. Ecco, in questo motto ho voluto vedere lo spirito degli organizzatori: organizzare una gara che andasse ben al di là della semplice competizione agonistica (di queste gare se ne organizzano e decine), ma che valorizzasse il territorio in cui la gara stessa si svolge. Questo comporta, a mio giudizio, e credo anche per quello degli organizzatori, tracciare un percorso forse meno veloce, ma fatto in modo da far “scoprire” le bellezze del territorio in cui la gara transitava. Certo, in alcuni tratti il fondo non era dei migliori per una corsa su strada, le curve erano numerose ed in alcuni casi strette, la corsa era molte volte rallentata da improvvise salite, ma il panorama che è stato offerto ai partecipanti era molto suggestivo e reso ancor più gradevole dall’inizio della stagione autunnale che rende il panorama colorato come una tavolozza.
La scelta di privilegiare un percorso “panoramico” ad un percorso “veloce” è la stessa che è stata fatta domenica scorsa nella Mezza di Bergamo, scelta che è stata molto apprezzata dai partecipanti ed i propositi di ritornare nella Città dei Mille non più da atleti, ma da turisti è stata espressa da molti. La stessa scelta che molti faranno di tornare in queste zone, magari nella prossima primavera. Tra chi tornerà sicuramente ci sarò io. Ricordo che molti anni fa venimmo in questa zona con le figlie per visitare le incisioni rupestri; la prossima volta sarà l’occasione per tornare con i nipotini inglesi.
Avete capito dall’introduzione (beh, più che un’introduzione è quasi l’intero post) che la gara di oggi mi è molto piaciuta; ora qualche mia considerazione sulla gara più in generale.
Ottima l’organizzazione, che definirei efficiente, anche se spartana. Veloce la consegna del pettorale di gara, anche se gli addetti hanno dovuto subire un accesso massiccio pochi minuti prima della partenza (che è stata opportunamente rinviata di 15 minuti), in quanto la maggioranza degli atleti è giunta a Darfo con il treno. Era possibile iscriversi il giorno stesso della gara e forse sarebbe stato opportuno per noi, visto che le iscrizioni on-line hanno una maggiorazione del 10% dovuta alle spese. Il percorso era ottimamente segnato, anche sulla strada, dove erano posti birilli, per delimitare il tracciato di gara, ben visibili sia dagli automobilisti che dagli atleti. Automobilisti, pochi, ma che hanno rispettato con “pazienza” gli atleti in gara; a loro un bel 10! Zero invece ai cacciatori che, poco prima della metà gara, hanno esploso alcuni colpi di fucile ed i pallini della rosa sono caduti su di noi, per fortuna senza conseguenze... almeno questa volta!.
Ferdinando, Rossella, Fausto & Domenico |
Buona, sempre secondo me, anche l’idea di “riciclare” materiale di altre manifestazioni, anche se con qualche piccola diversità. Mi hanno riferito che la maglietta data come premio era la stessa della Maratone delle Acque, solo con la nuova scritta della gara odierna. Fa molta differenza? È già capitato che magliette con le stesse caratteristiche fossero date in diverse maratone. Il telo termico dato all’arrivo è stato veramente provvidenziale, in quanto quando sono arrivato io... verso la fine iniziava a piovere. Era targato “BAM” (BresciaArtMarathon), ma, nonostante questo, ha svolto egregiamente la propria funzione.
Mi permetto di dare qualche piccolo suggerimento all’organizzazione. Forse sarebbe opportuno mettere qualche genere alimentare in più sui primi due ristori, visto che in parecchi si sono lamentati; potrei suggerire the caldo ed almeno sul secondo anche qualche reintegratore.
Numerosi i Runners Bergamo presenti; assente Fausto, ancora fermo per un infortunio (gli auguro una pronta guarigione); il suo posto è stato preso da Domenico (ottima la sua gara), per cui è stato possibile riformare un bel “trio”.
Il mio piazzamento? Naturalmente, terzo!
© Foto Fausto Dellapiana 2013
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