Ricevere un regalo è sempre una cosa gradita, ma ci sono sempre delle eccezioni. Io sono una di queste. Lo so che in base al detto “A caval donato non si guarda in bocca”, quando si riceve un regalo, non si devono criticarne la qualità o il valore, ma essere grati per il gesto e l'intenzione. Io sono abbastanza d’accordo con metà di questa affermazione: apprezzo il gesto e di questo sono sempre grato perché vuol dire che si è in sintonia con chi fa il dono, ma se il regalo non rientra nelle mie corde, verrà messo in fondo ad un cassetto, dimenticato, non utilizzato, di certo non sarà mai riciclato verso un’altra persona, ma tenuto come ricordo.
Ci sono però dei regali che devono essere apprezzati e … utilizzati, anche se in un primo momento il fatto mi può pesare. Nella fattispecie è il regalo che Stefano, Piro per gli amici, mi ha fatto esattamente un anno fa: uno smartwatch, e più precisamente il suo, sì, quello che si vede nella foto.