sabato 16 dicembre 2023

Da giovane “maratoneta” a vecchio “Lupo Solitario”

Eccomi di nuovo sulla linea di partenza della Maratona di Reggio Emilia, giunta alla sua ventisettesima edizione (in realtà sarebbe la 28a, se teniamo in considerazione l'edizione disputata nel 2020, a cui potevano partecipare solo atleti top) e per la 27a volta sono sempre arrivato … all'arrivo. Aver disputato tutte le edizione ha certo dei vantaggi: la qualifica di senatore fa si che anche io posso beneficiare del vitalizio che consiste nell'iscrizione gratuita alla gara, ma anche degli svantaggi, che riguardano principalmente la difficoltà di scrivere un post che non ripeta le stesse cose già dette nelle edizioni precedenti e che possa essere di un certo interesse per chi lo legge. In ogni caso ci provo. In corsa è mia abitudine non girarmi mai indietro per controllare gli “avversari”, come diceva Fausto Coppi: “... è inutile controllare chi sta dietro, se sono più veloce io non mi prendono, se è più veloci loro mi superano e mi lasciano indietro”.
Questa volta però anche io mi sono “girato indietro”, ma anziché vedere la strada alle mie spalle e quindi avere una visione lineare e reale, ho visto il tempo “passato” su queste strade, in questi luoghi che mi sono familiari, almeno per un giorno all'anno. Pensandoci bene, 28 anni sono più di un terzo della mia esistenza, sembra banale ma non è così. Mi rivedo con i capelli neri, con un passo veloce alle prime edizioni del secolo scorso: ero un giovane (?) maratoneta. Se alla partenza ho rivisto con piacere amici con cui ho condiviso maratone in anni passati, in corsa “voltandomi indietro” rivedo amici con cui ho percorso tratti di strada qui a Reggio Emilia e che ora sono a riposo e per qualcuno è quello eterno. Oggi il tempo è clemente con noi; una bella giornata soleggiata fa sì che la corsa sia piacevole, ma come non ricordare le maratone corse su strade ghiacciate o sotto una fredda pioggia e all'arrivo, come spogliatoi, non il palazzetto dello sport riscaldato, ma le fredde gradinate dello stadio. In quelle fredde giornate ho il vivido ricordo di Paolo (Manelli), che al termine della gara spostava transenne! Paolo è uno degli organizzatori che chiama la gara la “sua maratona” e questo fatto lo accomuna ad altri che guardando indietro scorgo nitidamente. Ecco Gianfranco (Gozzi), grande, in tutti i sensi, organizzatore di maratone, come non ricordare la sua “messa in opera” della maratona di San Silvestro, in pochi mesi, quando seppe dell'annullamento della maratona di Assisi. Corregionale dei due amici, Nicola (Stella) indimenticato organizzatore della Vigarano Maratona, sempre presente alle varie maratone, non in veste di atleta ma per osservare novità che sarebbero servite per migliorare la “sua” maratona. 
Ecco spuntare Simone (Lamacchi), che con la sua Maratona del Custoza allietava gli occhi degli astemi come me con panorami del basso Garda e gli amanti del buon bere con l'ottimo vino Custoza offerto nel pacco gara. Beh, ora basta con la nostalgia. È ora di guardare avanti! Oggi ci sono alcune novità alla Maratona di Reggio Emilia. La prima è la variazione del tracciato di gara. Non so quale siano i motivi della variazione, ma il fatto rende meno monotona la mia corsa in solitaria; infatti cerco di capire dove verranno tolti i chilometri aggiunti nella prima parte del percorso. La risposta dopo la mezza maratona. Si rientra sul percorso vecchio, tagliando la parte per me meno bella del vecchio percorso. Altra novità, quest'anno, è la mancanza degli spugnaggi; non che in questo periodo siano necessari, ma per gli “affezionati” a questo servizio ricordo che in questa gara le spugne offerte erano, parafrasando la pubblicità di una nota marca di acqua minerale: “fredde, tiepide o asciutte”! Perfetto e puntuale, come sempre, il servizio sia di controllo sul percorso che ai punti di ristoro che offrivano anche uno spazio per i celiaci. Fuori norma, ma sempre gradito, il ristoro extra “No arsura” con vino, birra, liquori, ciccioli e quant'altro di meno indicato per un'alimentazione sportiva, ma comunque gradito a molti atleti. 
La mia corsa di Lupo solitario è ormai quasi alla fine; transito sotto il vecchio traguardo accanto al Palbigi, a poche centinaia di metri vi è il traguardo di questa edizione. Anche quest'anno ho portato a termine la mia maratona di Reggio Emilia e, come sempre, da qualche anno a questa parte, mi attendono 2 medaglie. Eh, sì, anche Paolo non si dimentica degli amici. Una è per me, l'altra e per il comune amico Beppe “Inox” Togni. Sarà mia cura deporla sulla sua ultima dimora. Epilogo. Sul traguardo (re)incontro Fabio (Marri) mentre sta discutendo con l'organizzazione sulla effettiva lunghezza della gara, secondo lui più lunga (qui il suo articolo su Podisti.net). Ma, modificando una frase celebre di Boskov riguardo ai rigori concessi, qui si potrebbe dire “Maratona è come giudice FIDAL misura!”.


P.S. 2023 – 
Mauro Bedini, 
Filippo Bertelli, 
Fabio Busetti, 
Fausto “Sir Marathon” Dellapiana, 
Roberto Marmiroli, 
Angelo “Indiano” Mastrolia, 
Andrea Paderni, 
Marco Simonazzi, 
Libero Zerbinati.

Ancora senatori: 
27 edizioni, 
27 presenze, 
27 arrivi!


 All'anno prossimo! 









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