domenica 4 giugno 2023

Sedotto e … abbandonato

Contrariamente al solito, questa volta inizio il post partendo dalla descrizione della mia gara. 
Ci sono delle gare a cui non posso mancare, e questa volta non mi riferisco alle maratone di cui sono senatore, anche se senza il meritato vitalizio (come dicono alcuni veri ex-senatori della Repubblica, che magari hanno visto gli scranni di palazzo Madama a Roma meno volte di quante io ho partecipato alle maratone di Reggio Emilia e Padova …). Questa è una manifestazione sportiva non competitiva di “casa”. Eh, sì, proprio di casa nel vero senso della parola, beh questa volta in un senso più ampio. Infatti non l'ho corsa, come molte gare, nel giardino di casa mia, ma fuori casa di un centinaio di metri, dove era posto il ritrovo di partenza. La stessa distanza che mi separa da una bella realtà sorta nel 2018 a Treviolo: la “Casa di Leo”. Partecipazione, come dicevo, quasi d'obbligo. Infatti qui il “mezzo” (la corsa) è legato al “fine”: una raccolta di fondi per ampliare la Casa di Leo, non solo aggiungendo spazi, ma soprattutto aggiungendo servizi.
Dopo il “malo male” le mie corse sono, quasi sempre, in solitaria, per cui, quando mi si offre la possibilità di correrle in compagnia, sono contento. Ecco che domenica si prospetta una corsa in compagnia: Rosa “Tartallegra” mi propone di correre assieme, anche se premette: “... piano, in quanto non sono allenata ...”. Mi faccio sedurre dalla proposta che abbina due vantaggi: la compagnia ed il correre “piano”. Pronti, partenza … via, direbbe mio nipotino Tommaso. Così è, corro su strade che conosco, per cui non mi faccio distrarre dal paesaggio e vorrei amabilmente chiacchierare. Ma solo Esopo riusciva a far parlare animali di diversa specie. Qui la Tartallegra ed il Lupo Solitario hanno difficoltà, in quanto, più che una Tartallegra, Rosa è una TartaVeloce ed io, più che un Lupo Solitario, sembro essere un Lupo azzoppato, che fa fatica a tenere il passo di una tartaruga, o meglio, riesce a tenerlo, ma con il … fiatone, che alla fine impedisce di parlare. 
Evabbè, almeno oggi non corro da solo. La nostra andatura si stabilizza e per alcuni momenti si chiacchiera pure, ma … tutte le più belle storie sono brevi. Infatti alla deviazione Rosa saluta e prende la via più breve per casa! “Abbandonato!”. La mia fortuna è stata quella di correre su strade di casa, per cui non mi sono perso e ho raggiunto la fine, supportato negli ultimi chilometri da Santo (di nome e di fatto), che ha reso meno triste la parte finale della gara. In ogni caso ringrazio Tartallegra Rosa, che mi ha dato lo spunto per scrivere questo post, come sempre un po' “strampalato” ed in linea con ... la linea editoriale del blog.

Termino il post con un argomento più serio. Come dicevo all'inizio, la manifestazione aveva uno scopo benefico, beh, io direi due. Il primo raccogliere fondi per l'ampliamento della Casa di Leo, ma il secondo, non certo per importanza, è dare informazioni sulle attività.

Ma chi più della mamma di Leo può spiegare che cosa rappresenta una realtà come la casa di Leo? Lascio la parola a Susanna, la mamma …


Sono sicuro che molti di voi avranno, dopo aver sentito le parole della mamma di Leo, ma soprattutto le parole di Leo, gli occhi “sudati”. Mie parole a questo punto sarebbero del tutto superflue …

Bene, allora ecco un buon motivo per contribuire affinché la Casa di Leo diventi un po' di più la casa di … tanti Leo!

Non smettete di combattere, resistete!”

(Leonardo Morghen)


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