giovedì 22 settembre 2022

La mezza del Lupo

Un antico proverbio recita: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”. L'origine è antica (il detto è citato nel testo "Adagia" (Erasmo): “Lupus pilum mutat, non mentem” (Il lupo cambia il pelo, non l'indole). È utilizzato anche da Svetonio, che attribuisce all'imperatore Vespasiano la frase "Vulpis pilum mutat, non mores" (La volpe cambia il pelo, ma non il comportamento)). La frase sta ad indicare che le abitudini negative sono insediate nel profondo dell’animo umano, non si possono estirpare neanche facendo passare molto tempo, oppure il comportamento di chi nel tempo persevera negli stessi errori e atteggiamenti.

Nel mio caso sarebbe corretto scrivere “La pecora si fece lupo e mantenne tutti i suoi vizi”.

Ora la Pecora Nera è morta (in senso figurato) ed è nato un LUPO SOLITARIO, ma lo strano parto ha portato con sé lo stesso vizio: la “maratonite”. Il “salto interspecifico” (spillover) di questo strano virus (vizio) ha interessato solo il passaggio dal genere “ovis” al genere “canis”.

Qui mi fermo con le spiegazioni, altrimenti sono sicuro che perderò anche quel paio di lettori dei ventiquattro iniziali che sono giunti fin qui. La faccio breve, anche se ho mutato il mio essere (beh, inteso come nikname), nulla è cambiato nell'essenza di Sir Marathon (che rimane per sempre il mio nikname principale). Correre, in particolare la maratona, non dico che è la mia ragione di vita, ma è pur sempre una buona motivazione. Ora qualcuno potrà osservare che correre non è un termine appropriato alla mia corsa, ma … Dal dizionario Treccani la prima definizione è “1. a. Avanzare rapidamente in modo che in nessun momento i piedi tocchino terra contemporaneamente; con sign. più generico, andare, spostarsi velocemente sul suolo, sia di persona sia di animali.”. Ecco quindi che a correre non si deve abbinare necessariamente l'aggettivo “veloce”. Chiudo qui questo inciso.


Domenica scorsa ho corso la “Mezza del LUPO”, esattamente la metà dell'ultima maratona della Pecora. Un giro del percorso omologato FIDAL della MsB, delle edizioni pre-pandemia. Avrei dovuto correre la gara in compagnia di Stefano, ma, visto che è persona sensibile, ha pensato bene di lasciarmi tutto solo sul tracciato.


Sono sicuro che nella sua mente è passato questo pensiero: “Se vado pure io, come potrà essere la prima corsa di un lupo solitario?”. Apprezzo la sua sensibilità, ma avrei apprezzato anche la sua compagnia. Sarà per la prossima volta. Non vi annoio con la descrizione del percorso, sempre lo stesso, e delle mie sensazioni, credo non interessino più di tanto. Segnalo solo che la prima corsa del lupo è stata una corsa con il botto! Infatti, quando mancavano circa sette chilometri al termine della corsa, “BOOOOOMMM”: sono scoppiato. In ogni caso sono giunto al termine con un tempo ottimo, beh, se fosse stato fatto in una maratona, decisamente scadente per una mezza: 2h 42' 42”. Ma Lupo Solitario ha ereditato la filosofia della Pecora Nera: non importa il tempo, importante è raggiungere la meta prefissata.

Mi rendo perfettamente conto che questo è un post un po' (?) strampalato, ma non mi veniva in mente nessuna argomento interessante, anche se mi sembrava doveroso scrivere qualcosa sulla prima corsa da LUPO SOLITARIO. A futura memoria … la mia!

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