All'inizio
di ogni anno un dubbio ed una domanda corre per le valli bergamasche
ed affligge i maratoneti: “La maratona della Val di Scalve si
disputerà?”. La domanda non è banale, infatti al termine di
ogni edizione disputata, almeno negli ultimi anni, gli organizzatori
ti accolgono all'arrivo con il solito ritornello: “Vi
ringraziamo per la vostra partecipazione a questa che è l'ultima
edizione di questa maratona”. Però ad ogni inizio anno, quando
viene pubblicato il libretto con le marce non competitive IVV della
provincia, la maratona compare. Buon segno, la maratona verrà
disputata, ma strane voci di “radio corsa” mettono ancora in
dubbio quanto scritto: “... sì, è in calendario, ma la
maratona forse NON si farà”. In effetti passano i primi mesi
dell'anno e non si vede nessun volantino della gara nelle varie
manifestazioni. Il dubbio permane. Per una coincidenza, passando per
Schilpario, ho reperito in un bar il volantino della maratona. Beh,
definirlo volantino è un po' riduttivo: 16 pagine stampate su carta
ad alto spessore. A mia memoria solo le maratone nazionali (es:
Milano, Roma) predispongono un volantino di tali dimensioni.
Fine ottobre 2018. Una
forte perturbazione, con vento a quasi 200 chilometri orari si
abbatte sulle montagne, dove migliaia di alberi stanno preparandosi
alla solitudine invernale. Pesantemente colpite le regioni Veneto,
Friuli, Lombardia e Trentino Alto Adige. Vengono abbattuti migliaia
di pregiati alberi, alcuni dei quali secolari. Si contano 8 milioni
di metri cubi di legno stesi a terra. In questo scenario, a distanza
di 8 mesi, si disputa la quarta edizione della “Primiero
Dolomiti Marathon”, organizzata dalla polisportiva di Primiero,
quest'anno per la prima volta unica società a gestire l'evento.
L'organizzazione in “prima persona” dell'evento è risultata
perfetta. L'ampia struttura a disposizione ha consentito di gestire
le operazioni in modo ordinato e senza nessun intoppo, e come
dubitarne?
Domenica 30 giugno,
caldo torrido fin dal mattino. Quale migliore occasione per recarsi a
Fara Gera d'Adda, dove era in programma la non competitiva
“Strafara”, gara organizzata dai Podisti Faresi e giunta
alla 6a edizione? Come si può notare dall'edizione, è
una manifestazione “giovane”, ma, nonostante la giovinezza, la
gara non ha nulla da invidiare alle gare più mature, anzi è meglio
organizzata di molte altre. L'organizzazione si può giudicare fin
dall'inizio. All'arrivo il personale addetto indirizza subito le auto
presso le aree di parcheggio, evitando così il girovagare un po'
caotico (non conoscendo a fondo le strade del paese) dei partecipanti
alla ricerca di un parcheggio. Strana però la scelta del personale:
hanno deviato le prime auto verso i parcheggi più lontani dalla zona
di partenza, mentre gli ultimi arrivati hanno trovato liberi i
parcheggi più vicini. Qui il detto “Chi prima arriva, meglio
alloggia” non vale! Ma ad un'analisi più attenta forse si
capisce la motivazione: essendo le Pecore Nere persone scrupolose, e
risultando da una misurazione precisa e puntuale di Mario del
percorso la lunghezza di 16,900