domenica 24 febbraio 2019

Dolorosa rinuncia

Notte prima della maratona. Come al solito, nonostante ne abbia corse già parecchie, è una notte quasi insonne. Dormo per bervi periodi, che sembrano interminabili, anche se durano pochi minuti e rimango sveglio per il resto della notte. Ormai ci sono abituato: sarà per lo stress da maratona, sarà per la paura di non svegliarmi in tempo. Non ci posso fare nulla. La prima battuta che Ferdinando mi rivolge prima della della partenze è ormai scontata, quasi un mantra: “Hai dormito bene stanotte?”, seguita da una risatina. Beh, questa notte avrei potuto dormire tranquillamente. Infatti, pur essendo iscritto alla “Maratona dei Luoghi Verdiani”, non prenderò il via.
A tenermi sveglio però è il motivo della mia non partecipazione alla gara: un dolore nella parte sinistra della schiena. Appena mi giro nel letto il dolore mi fa svegliare ed allora … corro!
Beh, corro con la mente! Ho partecipato a quasi tutte le edizione della maratona che parte da Salsomaggiore ed arriva a Busseto (20 partecipazioni su 21 edizioni fino ad ora disputate) ed, avendo la corsa mantenuto il percorso quasi sempre uguale, lo conosco perfettamente. Eccomi quindi schierato alla partenza che avviene in leggera discesa, arrivare a Fidenza, dove è posto il traguardo della 10 chilometri. Si prosegue poi per raggiungere il secondo traguardo: la mezza. Qui incontriamo le due salite della gara, beh due cavalcavia, ma pur sempre con salita!. Nella seconda parte della gara gli atleti in gara sono di molto diminuiti. Prossimo traguardo posto a Soragna, dove si passa all'interno dello splendido castello, 30° chilometro. Ultimi chilometri, corsi in gran parte sulle note di Verdi, e finalmente ecco l'acciottolato che contraddistingue gli ultimi metri… Arrivato? No, quest'anno tutto rimane un “sogno”, un sogno ad occhi aperti, fatto nella notte insonne prima della maratona! Se fossi stato in corsa, ora, avrei dovuto essere più o meno a metà gara. Eh sì, non riesco stare lontano della maratona; anche se in modo virtuale, “sono” al fianco di Fausto che oggi sarà premiato, avendo partecipato a tutte le edizioni. È uno dei tre ultimi rimasti, in buona compagnia di Giuseppe e Fabio.Mentre scrivo le ultime righe di questo post, mi tornano alla mente amici che a questa gara non parteciperanno più. Rivedo William, che sotto la pioggia dirigeva, con tanto di bacchetta, l'orchestra … nascosta in un altoparlante; Antonio, che in una della sue ultime apparizioni, sembrava un guerriero ninja, tutto vestito di nero, con fazzoletto calato sul viso per ripararsi dal freddo pungente. Ricordo il tempo passato, al traguardo, per attendere l'arrivo di Giuseppe che, pur essendo “stravolto”, aveva sempre un sorriso che gli illuminava il volto. Qui il solito copione: intervista di Roberto e foto con le “ragazze”. Da parte mia spero, l'anno prossimo, di poter scrivere un post con il resoconto “reale” della mia gara.

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