Il tempo sembra essere
favorevole: prevista pioggia in tarda mattinata, quindi anche per i
lenti si preannuncia una gara asciutta. L'organizzazione della gara
sembra essere buona, infatti troviamo i cartelli che indicano il
luogo di ritrovo già molti chilometri prima di Vigevano.
Giunti in
prossimità della partenza nuovi cartelli indicano le zone di
partenza. Sembrerà una banalità, ma porre cartelli con indicazioni
agevola molto chi giunge da altre località e non conosce la
toponomastica della zona. Il ritrovo è fissato presso lo stadio.
Anche qui numerosi cartelli indicano le varie zone: distribuzione dei
pettorali di gara, deposito borse, servizi, etc.; ad ogni angolo si
trovano addetti dell'organizzazione che gestiscono con
professionalità il traffico, fornendo indicazioni puntuali e precise.
Rapida la consegna dei pettorali di gara: numerosi tavoli fanno sì che
le file siano brevi. Gli addetti veloci e, se per caso qualcuno ha
dei problemi relativi alla propria iscrizione, viene dirottato presso
la zona segreteria che provvederà a sistemare le anomalie.
Naturalmente nessun problema per i Runners Bergamo, dove è la
“nostra” segreteria a far sì che tutte le iscrizione siano
corrette (un bravo, in questo caso, a Mario credo sia doveroso). Le
gradinate sono utilizzate come spogliatoi; non sono certo il massimo,
essendo all'aperto, ma almeno sono coperte e la temperatura
tutt'altro che rigida non crea nessun problema. Parte delle tribune è
pure utilizzata come deposito borse,;anche qui nessun problema per la
consegna, se non per il fatto che alcuni, lasciata la borsa,
“pretendono” di ritornare indietro controcorrente anziché scendere
dalla scaletta più avanti. Qui non c'entra nulla l'organizzazione, ma
dovrebbe intervenire il buon senso. Ad ogni modo nessun problema
grave. Partenza in pista che affianca il campo di calcio e, per
garantire ai più forti di partire nelle prime posizioni, dopo aver
fatto uscire tutti quelli che si stavano riscaldando, l'entrata è per
tempi accreditati... ecco quindi che io entro per “quasi ultimo”!
Meglio: più parto indietro, meno atleti mi superano. Il via puntuale
della partenza viene dato alle 9,30. Primi chilometri nel centro di
Vigevano; suggestivo il passaggio all'interno del castello. La
seconda parte del tracciato si snoda tra risaie ora in riposo ed il
parco del Ticino. Singolare forma di assistenza lungo un canale. Il
tracciato di gara prevedeva, per circa un chilometro, il passaggio
accanto al canale: questo tratto del canale era presidiato da alpini
dotati di … salvagenti! Eh, sì, avete capito bene! Nonostante vi
fosse una barriera lungo la sponda del canale a protezione da cadute
accidentali, ogni 2/300 metri vi erano degli alpini che vigilavano
sulla sicurezza degli atleti. Termino la gara senza particolari
problemi, così come l'avevo iniziata: nelle ultime posizione, con la
soddisfazione però di averla corsa (beh, piano) tutta.
Il tempo, come previsto,
è stato clemente e la pioggia la troveremo solo sulla via del
ritorno, quando l'auto ci farà da ombrello.
Alla prossima!
Ah, già, dimenticavo il
titolo: dove starà il sorriso? Beh, avete ragione, quasi quasi lo
stavo scordando.
Mio compagno di viaggio
è stato “Zio Pier”, il quale, nonostante sia più “grande” di
me (inteso come età), impiega sempre tempi più “piccoli” dei
miei per terminare la gara. Negli ultimi tempi, però, mi raccontava
di terminare le gare un po' deluso, non tanto per il tempo, ma per il
ritmo tenuto negli ultimi chilometri. Sarà solo una questione di
vista, se io tenessi i suoi tempi, negli ultimi chilometri sarei strafelice, ma tant'è. Domenica però il sorriso ha coronato il volto di
Zio Pier: motivo? Aver corso gli ultimi 300 metri in pista come una
gara, sugli 800 metri, da lui vista un po' di tempo fa in tv. Alla
fine basta poco per far contenti questi “vecchietti”. Sono certo
che qualcuno di voi penserà che la storia del sorriso sia solo una
mia invenzione, che non si può tagliare il traguardo con il sorriso
dopo aver sprintato per 300 metri e soprattutto al termine di una
mezza maratona. A smentirvi ,ecco la figurina all'arrivo dello Zio
Pier. Un grazie ad Arturo, fotografo di podisti.net, che ha colto
l'attimo!
(Sono certo che avete notato una particolarità della foto. Per i più distratti la segnalo io: Zio Pier non corre ... vola!)
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