Ieri
si è disputato il Campionato Italiano di Mezza maratona che
quest'anno ha visto come società organizzatrice la società sportiva
ASD Corrintime
di Darfo Boario Terme. Il tracciato della gara si snoda
principalmente sulla ciclabile che affianca il fiume Oglio
su un percorso fisso denominato “io21zero97”,
con partenza da
Breno ed arrivo a Darfo. Personalmente non amo molto le gare che
propongono una località di arrivo diversa da quella di partenza -
troppe le difficoltà logistiche - ma in questo caso mi devo
ricredere. Arrivati nella zona di partenza degli autobus, moltissimi
i parcheggi a
disposizione, già presenti sul posto i mezzi che dovranno
accompagnare gli atleti alla partenza,
per cui non si è visto il solito “assalto alla diligenza” per
conquistare un posto a sedere. Salita ordinata sul primo mezzo che
appena pieno partiva immediatamente, subito
dopo che un responsabile dell'organizzazione aveva
dato le ultime indicazioni per la logistica
della partenza (punto di consegna pettorali, orario di consegna
sacchi, etc.)
e, per i più esigenti, pure indicazioni sulle caratteristiche del percorso. Consegna dei pettorali rapida ed efficiente, ampia palestra per il cambio ed un buon tè caldo, offerto dagli alpini, prima della partenza. Nessun problema quindi prima della partenza e, mentre Mario e Giulio si riscaldavano lungo le vie del paese, io e Rosa aspettavano lo sparo al caldo... nella palestra. Eh sì, oggi i miei compagni di avventura non sono state le Pecore Nere, disperse nella pianura bergamasca, ma autentici “cavalli di razza”: Mario, che oggi preventivava una gara corsa in scioltezza, e Giulio, fresco vincitore del Campionato Italiano sui 10.000, che, riservato come sempre, avrebbe impostato una gara tranquilla, in quanto, secondo lui, non era preparato sulla distanza a suo giudizio troppo lunga per l'allenamento che aveva nelle gambe.
Come
dice un vecchio adagio: “Tra il dire
ed il fare c'è di mezzo il mare”.
Giulio sarà pur andato al risparmio, non avrà avuto l'allenamento,
ma un fatto è certo: all'arrivo è risultato ancora una volta primo
e quindi potrà incorniciare il suo 35° titolo italiano. Ottima pure
la gara di Rosa, che ieri ha corso in scioltezza, abbassando di oltre
10 minuti il tempo fatto registrare la domenica prima nella mezza di
Bergamo.
La mia gara?
Regolare... buona, certo se guardate il tempo
finale qualcuno potrà storcere il naso: “Troppo
lento...”, “Perché
non cambi sport...”, etc. etc. Mi
par si sentire i commenti di qualcuno. Beh, amo troppo questo sport
che ha un grave difetto: fa diventare sordi!
Come
dicevo all'inizio, la gara era valida come campionato italiano di
mezza maratona. Mi sembra giusto sottolineare che la partecipazione
degli atleti Runners Bergamo è stata abbastanza alta (51 atleti
all'arrivo), ma, visto che la gara di disputava praticamente fuori
casa, ci si poteva aspettare una partecipazione maggiore. Da
segnalare i tre podi ottenuti: Acerbis
Monia, terza nella categoria SF45;
Opi Pio, secondo nella categoria SM75;
Ambruschi
Giulio Natale, primo nella categoria
SM80. Alla fine un podio pieno: oro, argento e bronzo per i nostri
atleti. Credo che il settimo posto come
società sia da ritenersi deludente, ricordo i commenti dopo il
quarto posto ottenuto lo scorso anno. Tutti erano concordi nella
certezza del riscatto per l'anno successivo... beh, abbiamo visto
che non è stato così. A questo punto credo che la società debba
fare le sue valutazioni riguardo alla “classificazione” degli
atleti in top o semplici iscritti. Per inciso, ricordo che gran parte
delle vittorie di società come Runners Bergamo sono dovute o al
numero di atleti partecipanti (vedi Maratonina
di Caste Rozzone), o ai punti ottenuti
dagli atleti che tagliano regolarmente il traguardo (vedi Maratona
di Verona), dove, negli ultimi anni,
sono i Runners Bergamo ad aggiudicarsi il primo gradino del podio.
Termino
il post rilanciando il messaggio di Marco, il nostro responsabile
delle iscrizioni alle maratone: “...
quest'anno la Maratona di Verona è valida come campionato FIDAL, per
cui aspetto numerose adesioni!”.
Non
vorrete certo fare uno sgarbo a Marco, vero?
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Foto di Arturo Barbieri www.podisti.net
| Elaborazione Fausto Dellapiana |
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