giovedì 3 novembre 2016

Terno d'Isola: l'ultima trincea

Domenica come al solito si corre, il che mi offre la possibilità di scrivere un post, ma la prima regola (almeno quella che io mi sono dato) è di scrivere un post con argomento non banale, magari strano, alcune volte con notizie curiose riguardanti la corsa, insomma non il solito articolo: tempo impiegato, prezzo pagato, pacco gara ricevuto, etc. etc., informazioni semplici da reperire, ma che in realtà non sono di nessun interesse per chi legge. Per la corsa di domenica, la “Teremotata”, giunta alla 39a edizione, organizzata dal gruppo podistico i Teremocc de Teren, non avevo trovato l'argomento. Ebbene, ripensandoci bene, l'argomento per il post l'avevo fin da subito sotto gli occhi, solo che non l'avevo focalizzato: la corsa di per sé era l'argomento! Negli anni passati nella provincia bergamasca erano organizzate molte gare che proponevano percorsi con lunghezza di 42 chilometri ed oltre. Queste gare coprivano tutto il territorio bergamasco e tutte le stagioni. Nella bassa si correva la maratona a Verdello e Cologno al Serio: percorsi tra storia antica e campi coltivati. In città si organizzavano gare che andavano anche oltre la maratona: una bella 50 chilometri, che faceva scoprire le bellezze artistiche di Città Alta e le tranquille ed ombreggiate stradine del parco dei colli. Come non ricordare le maratone organizzate nelle valli, tra industrie operose e pascoli incontaminati?
Tutte queste gare richiamavano atleti da tutta Italia. Erano molti i pullman che oltre a portare corridori portavano pure famigliari che ne approfittano per trascorrere una giornata di scoperta delle bellezze turistiche e per degustare le specialità offerte dal territorio. Ora queste gare non ci sono più. Di alcune si è persa traccia. Chi si ricorda la maratona organizzata a Bottanuco dai Bersaglieri? Altre hanno mantenuto la gara cambiandole il nome ed accorciando il percorso; altre hanno mantenuto il nome originale, “Maratona”, ma con distanze che con la maratona non hanno nulla da spartire. Infine alcune hanno mantenuto nome e distanza, ma il numero dei partecipanti alla gara è decisamente risibile. Questo per quanto riguarda le non competitive.
In un primo momento, anche per seguire le mutate abitudini degli atleti, questo vuoto è stato riempito da gare competitive. Basti ricordare la “24 ore” (e gare collegate di varia distanza... o tempo) che è stata organizzata in vari comuni: Bergamo, Ciserano ed Alzano Lombardo, gara che ha raggiunto il suo apice con la disputa di un campionato mondiale con esiti definiti da tutti “esaltanti”, sia per quanto riguarda i risultati degli atleti, ma soprattutto per la qualità organizzativa. In alcuni anni si sono didputate pure un paio di maratone sotto l'egida della FIDAL: quella di Bergamo e quella del Brembo, sul caratteristico circuito del parco Callioni. Quest'ultima una “piccola” gara (numero chiuso limitato a 350 atleti), ma non certo gara minore in quanto ai servizi offerti; molte “grandi” gare se la sognano un'organizzazione così efficiente! Vari sono i motivi per cui ora tutto questo è solo un ricordo. Ecco perché avere al giorno d'oggi in calendario la gara di Terno d'Isola è la notizia.
Veniamo ora alla gara. Come sempre, distanze per tutti i gusti e … gambe: 5, 8, 15, 24, 32 e 50; personale sul percorso adeguato e gentile, ristori buoni. Questa, in estrema sintesi, la parte logistica relativa alla gara.
Domenica una splendida giornata di sole ha fatto da cornice alla manifestazione ed allietato i partecipanti, che sono giunti da molte parti d'Italia, come testimonia la “babele” di dialetti che si incrociava a fine corsa, mentre si usufruiva del pantagruelico ristoro.
Non mi dilungo oltre sulle considerazioni relative alla gara, in quanto già espresse nei post pubblicati gli anni scorsi... qui sotto, per i più curiosi, i vari link!
Chi segue il blog sa che non faccio mai espressamente il nomi di aziende e prodotti, ma in questo caso faccio un'eccezione. Tutto lo sforzo organizzativo dei Teremocc de Teren è stato supportato dall'azienda WUBER che, tra l'altro, ha offerto a tutti i partecipanti un succulento wurstel a fine gara, almeno ai partecipanti che hanno avuto la pazienza di fare la fila...
Beh, nel mio caso, sarà per il prossimo anno!

P.S. Per il titolo la vicinanza del 4 novembre ha avuto certamente il suo peso.

  
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