mercoledì 12 ottobre 2016

Quella maglia Runners Bergamo sudata e … dimenticata

Per la prima trasferta in Olanda per una maratona la scelta cade sulla “DLL Eindhoven Marathon” giunta alla 33a edizione. Scelta dettata per la massima parte dalla facilità con cui si può raggiungere la cittadina olandese da Bergamo tramite la più nota compagnia aerea low cost. Il primo adempimento giunti a destinazione è, come ovvio, il ritiro del pettorale di gara. Centro maratona quasi deserto ed in versione “small” solo qualche piccolo stand che vende integratori, un paio vendono scarpe ed abbigliamento sportivo, e vi sono anche alcuni promoter di maratone se non erro due anche questi. Insomma un centro maratona “spartano” come lo saranno pure i ristori in gara.

La prima impressione che ne ricaviamo è quasi di delusione. Veloce e precisa la consegna del pettorale di gara, anche dovuta al fatto, che l'organizzazione ha provveduto con diverse mail ad informarci sulle modalità. Nessun pacco gara come siamo abituati qui da noi, con grande gioia di Rossana, pensandoci bene molte volte il pacco gara è solo un peso, nel vero senso della parola. Maglietta della gara solo a pagamento. È venerdì sera, ma girovagando per la tranquilla cittadina si vedono già i preparativi per la maratona di domenica: molti “pacchi” di transenne sono dislocate in varie parti della città e, con mio grande stupore, vedo pure un reparto di genieri dell'esercito che sta costruendo un ponte. Eh, sì, proprio un ponte, che sarà utilizzato da cittadini e da turisti per scavalcare la fiumana di podisti che domenica per tutta la giornata saranno i padroni assoluti delle vie del centro. Oltre alla maratona vi erano in programma pure la kid Run di 1,5
chilometri, la Family Run di 4,5 chilometri, la 10 chilometri e la mezza maratona. Gare che tra tutte assommano a circa 24.000 partecipanti (fonte organizzazione). Che confusione domenica mattina si potrebbe pensare... ma qui sono più furbi che da noi, almeno così la penso io. Spiego. Ore 10.00 partenza maratona sia individuale che a staffetta, ore 11.00 partenza family e kid run, ore 13.15 partenza mezza maratona ed ora 16.00 partenza della 10 chilometri. La mezza maratone e la 10 chilometri hanno pure “major sponsor” diversi il che consente di dividersi pure le spese organizzative. Partenze da punti diversi della città con unico punto di arrivo. Subito evidenti i vantaggi: aver diluito nel tempo le partenze fa sì che vi sia un numero limitato di addetti e limita, anzi elimina del tutto i disagi per gli atleti che non devono fare nessuna fila estenuante. Domenica: giorno della gara... si parte! Il percorso della gara è un percorso a “fiore” cittadino che fa sì che vengano toccati tutti gli angoli della città. La prima cosa che noto è la presenza ogni 2/300 metri di un bagno chimico! È la prima volta che vedo una cosa simile ed è una cosa oltremodo intelligente, soprattutto credo gradita dalle molte atlete presenti in gara. La seconda cosa degna di nota è la presenza di un folto pubblico ai lati della strada. Qui non si tratta di turisti o di parenti degli atleti ma degli abitanti dei quartieri attraversati che sono comodamente seduti sugli usci di casa e fanno un gran tifo. Più di una volta mi sento incitare anche per nome! Ehhh... sono famoso anche qui, mi verrebbe da pensare, uhhm non è così! È solo che leggono il nome sul pettorale di gara, che per una volta è scritto con un carattere più grosso che quello del numero. Questo da anche l'idea che gli organizzatori vogliono valorizzare più la “persona” che il “numero”! Transito alla mezza maratona sotto lo striscione di partenza della gara che partirà più tardi, sento da lontano gli incitamenti al primo della maratona che ha già tagliato il traguardo. Sentirò pure quelli del primo della mezza maratona che mi supererà un paio di chilometri prime dell'arrivo! Evabbè... “So ragazzi veloci!”. Ultimi chilometri in mezza a due ali di folla festanti (alcuni per la verità un po' troppo, sarà forse per la birra bevuta), ma nessun intralcio sia per chi corre, transenne che delimitano per chilometri il percorso, sia per chi deve recarsi in varie parti della città, per cui sono previsti dei ponti che scavalcano gli atleti.
Ultimi metri e pure la prima maratona in terra olandese è terminata. Come dicevo all'inizio spartana la maratona (il che non vuol dire disorganizzata), solo una bottiglietta di integratore, bevuta tutta di un fiato, ed acqua del “sindaco” a volontà. Un paio di spicchi d'arancio concludono il ristoro finale. Ok, nessun problema siamo arrivati, con gran gioia dei pub e delle tavole calde nei pressi dell'arrivo. Insomma ristoro finale in linea con quelli lungo il percorso.
Alla prossima!


Ooooppss, volete sapere il perché del titolo. I tifosi più scatenati molte volte riprendano i giocatori della propria squadra, non tanto per il risultato negativo ottenuto in una partita: il perdere fa parte del gioco, ma per la mancanza di impegno dimostrata, non aver dato tutto per la squadra, non aver la maglia sudata appunto. Bene! Come “pecora nera” avevo fatto il callo alla mancanza di attenzione nei nostri confronti, non avere sul sito della società classifiche di alcune gare a cui avevamo partecipato non è affatto cosa strana. Di più, è capitato pure notare in una classifica pubblicata l'assenza della mia prestazione! “Se vuoi essere inserito devi correre la maratona più velocemente....!. Domenica è capitato pure un fatto nuovo, essere la “pecora nera” delle “pecore nere”: dimenticato, o per meglio dire, ignorato ancora una volta! Metto in lavatrice la mia maglia sudata dei Runners Bergamo: la osservo è sudata, e... puzza pure un po', ma quello che mi sembra di notare sono i colori della mia società molto più sbiaditi.
- Eindhowen Marathon - 
4h 31' 50" 
 
 14
 625
4h 29' 11"  



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