lunedì 7 marzo 2016

Facciamolo più spesso

Il titolo ricorda la frase che una coppia di simpatici (e per le verità un po' invadenti) vecchietti pronuncia in una pubblicità relativa ad un formaggio. Lo spot gioca sull'ambiguità del termine “spesso”. Spesso come contrario di sottile, e spesso come contrario di raro. Beh, qui non si vuole fare pubblicità e quindi la frase “facciamolo più spesso” si riferisce a quanto si è verificato ieri sull'anello della Roncola. Ieri, nonostante siamo già in marzo, la giornata si presentava come una tipica giornata autunnale: nuvole nere che minacciavano pioggia, una leggera nebbia che rendeva i contorni di alberi e case indefiniti ed un freddo pungente che entrava nelle ossa. Ma ieri era domenica e come ogni domenica si “deve” uscire a correre! Due alternative possibili: “Strapaesana”, targata CSI, a Prezzate; “Marcia per la vita”, targata FIASP, a Medolago. La prima offriva “salita e fango”, mentre la seconda “fango e salita”. Motivi più che validi, per le Pecore Nere, per scartarle entrambe. “Famolo strano” è la proposta di Fausto: andiamo a correre sulla ciclabile della Roncola!


Uhmm.. si beve o...
Vabbè, è vero che ci andiamo tutti i mercoledì, ma la “stranezza” sta nel fatto di andarci di domenica. Detto fatto!. Arrivati sul percorso gradita sorpresa: notiamo subito che ci sono parecchi atleti che stanno girando sull'anello. Da soli, a coppie o in gruppo. Nulla di strano trovare persone che si allenano; quello che è strano è il numero molto più elevato del solito. Questa stranezza è presto spiegata. Sono stati convocati qui da Alfio, nostro compagno di avventura a Siviglia e membro dei MediRun. In programma un allenamento collettivo... da fare da soli. Ognuno è libero di correre con il suo passo, di scegliere la distanza da percorre ed il senso di marcia. Unico punto comune è il tavolo del ristoro. Eh, sì, perché questo è stato il punto qualificante dell'iniziativa. Punto di sosta per bere qualcosa, punto di sosta per “raccattare” amici con cui condividere un tratto del percorso, punto di arrivo per atleti partiti da lontano che oggi vogliono fare un bel lungo, rinunciando ad un trasferimento in auto e da ultimo punto di partenza, dopo un ultimo ristoro per il ritorno a casa. Per la verità è stato anche punto di aggregazione per il “terzo tempo”, che ieri è stato un po' disertato, soprattutto per mancanza di informazione e per il tempo inclemente che ha consigliato un rapido ritorno per una doccia calda. Chi si è fermato si è certamente riscaldato con una birra fresca!
Una brutta giornata, in senso meteorologico, si è presto trasformata in una bella giornata, in senso di aggregazione. È stato bello correre e chiacchierare con amici nuovi e vecchi. È stato bello trovare l'argomento per scrivere questo post!
I miei post spesso iniziano con mie opinioni che esprimo nella premessa, in questo caso voglio inserirle nella conclusione.
... si corre
Come è noto a Bergamo vi è la divisione delle non competitive tra il circuito CSI e quello FIASP. Spesso nelle stessa giornata si accavallano più gare; altre volte la domenica è senza gare; ecco quindi una soluzione. Perché non rendere questa iniziativa, se non permanente, almeno più frequente? Ieri si sono visti vari atleti: MediRun, Runners Bergamo, Pecore Nere, Podisti della Bassa, etc. etc., uniti dalla passione per la corsa, ma soprattutto da un'idea che va oltre la corsa e le maglie che ognuno indossa in gara.
Indubbi sono i vantaggi: ognuno corre come e quanto vuole; si possono ricevere e dare consigli, scambiarsi esperienze; la misurazione dell'anello consente di sapere la distanza esatta percorsa (ok, questo solo per i pochi che non hanno orologi super tecnologici; ok, solo per me!), di sicuro saprete trovare voi altri vantaggi dell'iniziativa. Quello che ritengo comunque qualificante è il  poter correre sempre in compagnia di qualcuno, un'opportunità offerta dal circuito, che non si trova in un allenamento in linea.
In definitiva l'occasione della corsa si trasforma in un'occasione per ritrovarsi, in modo diverso, tra amici.
Certo non si può pretendere che l'organizzazione, anche se minima, ma soprattutto le spese (queste forse un po' più sostenute, vista la varietà di “articoli” presenti sul tavolo del ristoro) siano a carico di pochi. Sono comunque sicuro che si possa trovare una sintesi per dare un senso al titolo: “Facciamolo più spesso”!




P.S. Ho citato solo Alfio come organizzatore dell'iniziativa, in quanto unico “visivamente” presente. Probabilmente ci saranno altri amici che hanno operato “nell'ombra”; anche a loro va il mio ringraziamento.

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