Il titolo ricorda la frase che una coppia
di simpatici (e per le verità un po' invadenti) vecchietti pronuncia
in una pubblicità relativa ad un formaggio. Lo spot gioca
sull'ambiguità del termine “spesso”. Spesso come
contrario di sottile, e spesso come contrario di raro. Beh,
qui non si vuole fare pubblicità e quindi la frase “facciamolo più
spesso” si riferisce a quanto si è verificato ieri sull'anello
della Roncola. Ieri, nonostante siamo già in marzo, la giornata si
presentava come una tipica giornata autunnale: nuvole nere che
minacciavano pioggia, una leggera nebbia che rendeva i contorni di alberi
e case indefiniti ed un freddo pungente che entrava nelle ossa. Ma ieri
era domenica e come ogni domenica si “deve” uscire a correre! Due
alternative possibili: “Strapaesana”, targata CSI, a
Prezzate; “Marcia per la vita”, targata FIASP, a Medolago.
La prima offriva “salita e fango”, mentre la seconda “fango e
salita”. Motivi più che validi, per le Pecore Nere, per scartarle
entrambe. “Famolo strano” è la proposta di Fausto: andiamo a
correre sulla ciclabile della Roncola!
Uhmm.. si beve o...
Vabbè, è vero che ci andiamo
tutti i mercoledì, ma la “stranezza” sta nel fatto di andarci di
domenica. Detto fatto!. Arrivati sul percorso gradita sorpresa:
notiamo subito che ci sono parecchi atleti che stanno girando
sull'anello. Da soli, a coppie o in gruppo. Nulla di strano trovare
persone che si allenano; quello che è strano è il numero molto più
elevato del solito. Questa stranezza è presto spiegata. Sono stati
convocati qui da Alfio, nostro compagno di avventura a Siviglia e
membro dei MediRun. In programma un allenamento collettivo... da fare
da soli. Ognuno è libero di correre con il suo passo, di scegliere
la distanza da percorre ed il senso di marcia. Unico punto comune è
il tavolo del ristoro. Eh, sì, perché questo è stato il punto
qualificante dell'iniziativa. Punto di sosta per bere qualcosa,
punto di sosta per “raccattare” amici con cui condividere un
tratto del percorso, punto di arrivo per atleti partiti da lontano
che oggi vogliono fare un bel lungo, rinunciando ad un trasferimento
in auto e da ultimo punto di partenza, dopo un ultimo ristoro per il
ritorno a casa. Per la verità è stato anche punto di aggregazione
per il “terzo tempo”, che ieri è stato un po' disertato,
soprattutto per mancanza di informazione e per il tempo
inclemente che ha consigliato un rapido ritorno per una doccia calda.
Chi si è fermato si è certamente riscaldato con una birra fresca!
Una brutta giornata, in
senso meteorologico, si è presto trasformata in una bella giornata,
in senso di aggregazione. È stato bello correre e chiacchierare con
amici nuovi e vecchi. È stato bello trovare l'argomento per scrivere
questo post!
I miei post spesso
iniziano con mie opinioni che esprimo nella premessa,
in questo caso voglio inserirle nella conclusione.
... si corre
Come è noto a Bergamo
vi è la divisione delle non competitive tra il circuito CSI e quello
FIASP. Spesso nelle stessa giornata si accavallano più gare; altre
volte la domenica è senza gare; ecco quindi una soluzione. Perché
non rendere questa iniziativa, se non permanente, almeno più
frequente? Ieri si sono visti vari atleti: MediRun, Runners Bergamo,
Pecore Nere, Podisti della Bassa, etc. etc., uniti dalla passione
per la corsa, ma soprattutto da un'idea che va oltre la corsa e le
maglie che ognuno indossa in gara.
Indubbi sono i
vantaggi: ognuno corre come e quanto vuole; si possono ricevere e
dare consigli, scambiarsi esperienze; la misurazione dell'anello
consente di sapere la distanza esatta percorsa (ok, questo solo per i
pochi che non hanno orologi super tecnologici; ok, solo per me!), di
sicuro saprete trovare voi altri vantaggi dell'iniziativa. Quello che
ritengo comunque qualificante è il poter correre sempre in compagnia di
qualcuno, un'opportunità offerta dal circuito, che non si trova in un allenamento in linea.
In definitiva
l'occasione della corsa si trasforma in un'occasione per ritrovarsi,
in modo diverso, tra amici.
Certo non si può
pretendere che l'organizzazione, anche se minima, ma soprattutto le
spese (queste forse un po' più sostenute, vista la varietà di
“articoli” presenti sul tavolo del ristoro) siano a carico di pochi. Sono comunque
sicuro che si possa trovare una sintesi per dare un senso al titolo:
“Facciamolo più spesso”!
P.S. Ho citato solo Alfio
come organizzatore dell'iniziativa, in quanto unico “visivamente”
presente. Probabilmente ci saranno altri amici che hanno operato
“nell'ombra”; anche a loro va il mio ringraziamento.
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