Ieri trasferta in Val D’Aosta, per una maratona che di piatto ha solo... il parcheggio e per uno come me, che non ama le salite, contrariamente al solito è stata una trasferta più che positiva. Vari sono i motivi: la compagnia (ok, sempre la solita, ma è una buona compagnia!), il percorso, sì impegnativo, ma con il bellissimo panorama delle Alpi, che fa dimenticare la fatica; il fatto di ripercorrere tratti di sentiero della Via Francigena, percorsi lo scorso anno con zaino decisamente più pesante, ma con Rossana accanto. Insomma, avrete capito che per una volta la salita non mi pesa. La gara è stata inoltre l’occasione per “vedere” alcuni dettagli che secondo me vale la pena di approfondire. Ma andiamo con ordine.
La 4a edizione della AlpeMarathon è stata un successo dal punto di vista organizzativo perché tutto è “filato” per il meglio: consegna dei pettorali e del pacco gara veloce e con il personale gentile e disponibile, ristoro finale ben fornito con prodotti locali, docce calde anche per gli ultimi. Successo anche come numero di partecipanti che potevano scegliere tra molti percorsi, i partecipanti alla maratona sono stati circa 250; vista la difficoltà un ottimo risultato.
Come dicevo nelle righe precedenti, ecco i dettagli.
Quota iscrizione. Se è possibile far pagare una quota di iscrizione popolare (quota massima 25€) garantendo tutti i servizi (ristori, sito internet, servizio chip, etc.), perché allora organizzatori di altre maratone non lo fanno?
Iscrizione “last minut”. Se è possibile accettare iscrizioni anche per la gara competitiva omologata FIDAL fino a mezz’ora prima della partenza, perché allora organizzatori di altre maratone non lo fanno? La scusa che non è ammesso dalla FIDAL forse è solo ... una scusa.
... eravamo quattro amici a Chatillon |
Premi per tutti. Se è possibile, come da regolamento visto che: la fatica è uguale per tutti, il percorso è uguale per tutti, lo sport è uguale per tutti, tutti ci hanno onorato della loro presenza, assegnare i premi secondo l’ordine di arrivo (atleti iscritti alla competitiva e atleti iscritti alla non competitiva), perché allora questo esempio non viene seguito da altre maratone? Come primo vantaggio si avrebbe una riduzione della quota di iscrizione.
Pacco gara. Se è possibile scegliere, pagando una quota inferiore, di partecipare solo alla gara senza “comperare” il pacco gara, il più delle volte con articolo tecnico che se va bene diventa uno dei tanti capi che intasano i cassetti e, se va male, è pure di taglia o del colore non graditi dall’atleta, perché allora la FIDAL non impone questa regola in tutte le gare? Non è forse dovere della Federazione promuovere lo sport invece che il mercato?
Applicazione dei regolamenti. Se è possibile, in una gara che si svolge praticamente su sentieri deserti, squalificare da parte di un giudice FIDAL un atleta (vero, Ferdinando?) che, vista la giornata quasi torrida si toglie per un tratto di gara la maglietta, giusta decisione, ma perché allora non applicare sempre i regolamenti? Regolamenti, che ad esempio impongono che i ristori personali di una gara siano sempre sotto il controllo di un addetto. Mi rivolgo a chi partecipa alle maratone: vi sembra che questa regola sia sempre applicata?
Paesi quasi deserti |
Ristori volanti. Se è possibile per favorire gli atleti (come ho già detto la giornata era particolarmente calda), predisporre dei ristori volanti “self service”, perché allora buttare le bottiglie vuote sul sentiero? Quella di “seminare” il sentiero con le briciole (soprattutto contenitori vuoti di energetici), come Pollicino, è un usanza (imbecille) che ho notato anche nella giornata di ieri. Vi do in consiglio: per trovare la via del ritorno, seguite le frecce dell’organizzazione. È più sicuro; le vostre “briciole” magari sono state raccolte da qualcuno che vi segue ed ha un’anima più ecologista!
... atleti & mucche |
Come avete potuto constatare la gara e l’organizzazione della gara hanno offerto molti spunti di riflessione, che riguardano un po’ tutti gli attori di una manifestazione: organizzatori, atleti e giudici FIDAL. Giudici FIDAL ai quali vorrei chiedere dove è possibile consultare la classifica “completa”, nel senso che oltre agli atleti arrivati dovrebbe contenere l’elenco degli atleti che non hanno terminato la gara (DNF), ma soprattutto quelli squalificati (DNQ). Mi farebbe inoltre piacere sapere dove reperire la regola che vieta l’uso in gara delle cuffiette, ma soprattutto sapere le motivazioni di questo divieto.
Coma ultima annotazione segnalo che la gara è stata una festa per tutti gli atleti del Club Supermarathon (circa 70 gli atleti presenti), dove la colonna sonora è stato Gianfranco che oggi avrebbe voluto partecipare con tutte le sue forze alla maratona, ma è stato “costretto” a fare lo speaker!
Non mi risulta sia stato squalificato. 2012 - Arrivo Maratonina Castel Rozzone (foto R. Mandelli) |
© Foto Fausto Dellapiana 2013
se ne deduce che l'attaccamento alla maglia alla fine paga...
RispondiEliminaComplimenti comunque per l'articolo ed anche per l'ottima divisa RB (ultimo tipo) che ora indossi, guai a toglierla...
Ciao a presto.
Ol Jhoanèla