domenica 7 gennaio 2024

6 gennaio: amletico dubbio!

Da qualche anno per la prima gara dell'anno mi si presenta il solito dubbio: “Partecipare alla “Mezza sul Brembo” organizzata dal mio gruppo sportivo, i Runners Bergamo, oppure correre la mia personale edizione della “Maratona sul Brembo”, mantenendo, non solo simbolicamente, ma realmente, in vita quella che per molti anni è stata la prima maratona che si disputava in Italia sotto l'egida della FIDAL? Ogni mia scelta ha dei vantaggi e degli svantaggi; il prevalere di uno sull'altro farà pendere l'ago della bilancia verso una delle due. Quest'anno ha prevalso... la mia corsa! Indubbiamente partecipare ad una gara organizzata ha il vantaggio di non doversi preoccupare della logistica: ristori, pettorale, medaglia, etc. etc.; tutto è predisposto dagli organizzatori, ma ci sono pure gli svantaggi, soprattutto per me. Il tempo limite fissato per portare a termine la gara, 2h 45', anche se un po' al limite, penso di poter essere in grado di rispettarlo; sono un po' meno fiducioso di passare il cancello posto al decimo chilometro.
Il percorso proposto, tutto all'interno del comune di Dalmine, abbastanza tortuoso, si discosta molto da quello proposto anni fa, che prevedeva lunghi rettilinei. Questo fatto, nel mio giudizio negativo, non è tanto dovuto alla perdita di velocità nell'affrontare le numerose curve, ma aumenta di molto la situazione di incertezza sul percorso da seguire e di isolamento per chi, come me, probabilmente sarà “solitario” nelle ultime posizioni della competizione. Scorrendo la lista degli iscritti, non ho trovato nessuno che potesse condividere con me le posizioni … di coda (1). Correre la maratona sull'anello della pista ciclabile (percorso certificato FIDAL) di certo non presenta nessun problema per seguire il tracciato di gara e di sicuro quella che affronterò sarà una gara in solitaria, ma che offre un indubbio vantaggio: comunque vada, sarò il … vincitore! Vista la stagione nessun problema per i ristori: credo mi basteranno solo un paio di gel, che stanno tranquillamente nel marsupio. Problema risolto, senza molta fatica, per il pettorale di gara. Ho scoperto che le corse che fanno riferimento al “Lupo” sono molto presenti nel “mondo”. Ci sono corse di tutti i tipi, da pochi chilometri a trail ed ultratrail. Prendo in prestito il pettorale di una gara che propone tre distanze: k5, k10, k21, dove i numeri indicano i chilometri. Pochi modifiche ed oplà: ecco la K42! Per inciso, tra gli organizzatori di questa gara, uno era un ente “di salute mentale” che aiuta chi ha manie suicide. Valutati gli svantaggi ed i vantaggi, ho sciolto il mio dubbio.

Ore 8.00: eccomi alla partenza della mia “The Wolf Run K42”! Devo dire che il tempo atmosferico fa di tutto per aiutarmi: giornata abbastanza fredda, pioggia fastidiosa ed una leggera foschia, insomma quello che genericamente definiamo un tempo da lupi! Per la prima volta, da quando corro le mie gare sul circuito, indugio prima di partire, sto qualche minuto ancora coperto ed al caldo dentro l'auto. “Eh, no, mi dico! Si è deciso di correre la maratona e maratona deve essere!”. I primi giri sono un continuo “Metti la giacca anti-pioggia, togli la giacca anti-pioggia”. La pioggia non è battente, ma fastidiosa. Mentre corro mi viene in mente l'ente di salute mentale che “sponsorizza” la gara che si svolge all'estero. Mi rendo conto che proseguire a correre sotto l'acqua, con una temperatura abbastanza fredda, non deve essere una cosa molto razionale, ma una cosa un po da pazzi. Ma in questo caso la pazzia è una pazzia buona. (Lo scorso anno il 6 gennaio ho corso qui la “Pazza idea … maratona pazza”, un classico dunque). Mezza maratona, il mio cronometro segna: 2h 54' e rotti. Confermata sul campo la mia previsione del tempo che avrei impiegata se avessi corso la gara a Dalmine; beh, togliamo pure qualche minuto, visto che correre in compagnia aiuta, che non toglie nulla alla sostanza. Sarei stato nelle ultimissime posizioni. Avendo deciso di correre senza giacca anti-pioggia, sono ormai tutto bagnato, ma, nonostante tutto, riesco ancora a correre: foglia dopo foglia del mio personale chip, evabbè giro dopo giro, sono giunto al 20° giro. Mancano solo poche centinaia di metri al traguardo. Visto che non ho problemi di classifica, avendo il primo posto assicurato, indosso la giacca pesante e mi avvio al traguardo. Tempo finale 5h 47' 08”!

Bei tempi quando l'anello era ... asciugato da solerti addetti "addetti alla pista"!

Nella mia pazzia quest'anno mi sono inventato una nuova regola per il tempo finale: non più tempi palindromi difficili da realizzare, non più secondi finali “23” che riflettevano l'anno, ma applico la regola del “60”. La somma delle ore, dei minuti e dei secondi deve essere sessanta. “5 + 47 + 08 = 60”. e poi dicono che correre una maratona fa bene alla salute! Beh, forse, ma nel mio caso un po' meno bene a quella mentale, naturalmente sempre in senso buono! 


(1) quello che poteva essere un mio dubbio, consultando la classifica della gara, è diventato una certezza!






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2023 – Pazza idea … pazza maratona

2022 – 20 anni nel 22 = 42: la Maratona

2021 – Maratona sul Brembo 2.0

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