giovedì 23 novembre 2017

Maratona di Verona. Trasporti: sì, ristori: no, FIDAL: boh!

Domenica si è disputata la AGSM Verona Marathon, gara valida come campionato italiano assoluto e master di maratona. Naturalmente Sir Marathon non poteva mancare a questo appuntamento, anche se con poche probabilità di vittoria. Ok, ok, ho capito... con NESSUNA probabilità non solo di vincere ma neppure di salire sul podio! Ma per la mia filosofia e visione della maratona, il solo fatto di partecipare e di portare a termine la maratona è già una vittoria!
Trovare gli argomenti per il post è stato facile; già la sera della domenica ne avevo individuati un paio riguardanti la manifestazione, leggendo le cronache, ma soprattutto verificando il lavoro dei Giudici FIDAL. Nei giorni successivi ne ho trovato un altro: il comportamento dei giudici e la coerenza rispetto all'applicazione delle regole in situazioni simili, se non addirittura uguali.
Trasporti. In molte gara il centro organizzativo della maratona, o più semplicemente la zona parcheggio auto, non è in prossimità della partenza, per cui l'organizzazione si deve far carico anche del servizio di bus navetta da e per la zona partenza- arrivo. È, come potete ben capire, un servizio gravoso, sia in termini di organizzazione sia in termini economici. Ebbene, quello offerto domenica è stato un servizio di altissimo livello. Prima del via gli autobus partivano appena i posti a sedere, nonostante il tragitto fosse solo di una decina di minuti, si erano esauriti, per cui si raggiungeva la zona partenza rilassati. A fine gara il servizio è... migliorato: raggiunta la zona di partenza autobus, segnalata da un mega striscione, verso lo stadio erano schierati un paio di mezzi vuoti. Pensavo di dover aspettare che almeno i posti a sedere si fossero riempiti, ma dopo un paio di minuti il responsabile a terra ha dato ordine all'autista di partire: eravamo in sette! Forse, vedendo le nostre facce un po' sconvolte, avrà avuto pietà.
Ristori. Nulla da dire sui ristori in generale, tra l'altro erano state indicate le distanze esatte dove erano posti, regolare il numero (otto), buona la presenza dei generi alimentari (frutta, tè, reintegratori e anche alcune sostanze solide): tutto regolare allora? NO, per il fatto che i bicchieri con acqua venivano riempiti prendendo acqua direttamente da bacinelle e gli addetti immergevano non solo il bicchiere ma pure le mani! Anzi, ho pure sentito un addetto lamentarsi per il fatto che questa operazione “... gli aveva gelato la mano!”. Chiedo se questa è un'operazione normale, ma soprattutto se è un'operazione che rispetta le più elementari norme igieniche!

Giudici FIDAL. Una premessa. Recentemente la mia società ha organizzato il Campionato Italiano dei 10.000 ed i giudici FIDAL, essendo una gara di valida per l'assegnazione del titolo italiano, hanno verificato che alcuni atleti NON INDOSSAVANO la divisa della loro società sportiva, hanno notificato alla società stessa l'ammenda di 100,00 (oggetto: Mancanza della maglia sociale al Camp. Italiano..... A norma del Regolamento. Art. 2 – diritti di segreteria Punto 2.2. - si notifica …..l'inosservanza nell' indossare la maglia sociale.. omissis...).
Dopo questa premessa, vorrei conoscere se gli stessi criteri sono stati applicati anche in occasione dei Campionati Italiani Assoluti e Master di maratona che si sono disputati a Verona.
Che qualcuno abbia corso non rispettando questa regola sono sicuro, che la regola sia stata fatta rispettare e se non rispettata sia stata sanzionata ho molte perplessità. Cito solo la principale. L'ingresso alle gabbie di partenza è stata una cosa “bestiale” nel vero senso della parola. Lo spazio era del tutto insufficiente, atleti non a stretto contatto di gomito … con il gomito quasi in … bocca, tanto è vero che allo sparo di inizio della gara molti atleti erano ancora al di fuori delle gabbie (mai termine fu più appropriato). Certo, nessuno ha perso la gara per questo motivo, ma ricordo che il rispetto all'atleta deve essere sempre garantito, indipendentemente dal tempo impiegato.
Tra i vincitori del titolo italiano - ormai non fa più notizia - vi è il nostro atleta Giulio Natale Ambruschi, che colleziona il settimo titolo nazionale di quest'anno. Quello che per me è una graditissima scoperta è vedere premiato Roberto Piazzi (conosciuto come Velo Devo Dire), tesserato per i Fò di Pe, (beh, non è della mia società il che vuol dire la stima per la persona non guarda la maglia che indossa!). VDD, “... si è tolto i sassolini dalle scarpette e ha messo la ciliegina sulla torta …” (vedi). I suoi sassolini li ho trovati sul percorso; vuoi vedere che è per questo che non ho vinto pure io? Beh, la ciliegina spero di mangiarla sulla fetta di torta che spero offrirà alla prima occasione. Ancora complimenti, Roberto!
Scopro inoltre che in alcune categorie il vincitore non è il primo arrivato, ma il secondo, in quanto chi ha tagliato per primo il traguardo non era tesserato per una società sportiva. Sportivo è Virginio Trentin (categoria SM60), che dichiara di essere il secondo in quanto battuto da Chierchia Luigi. Virginio dichiara che non sapeva dell'esclusione dei non tesserati. Ho riletto il regolamento della maratona (vedi) ed ho scoperto che... forse non ha tutti i torti.
Si legge infatti che “possono partecipare (vedi): atleti tesserati Fidal... atleti in possesso Runcard...”,però più avanti si legge: “Atleti in possesso Runcard (valevole come assicurazione sportiva e permesso a competere.. ( vedi1 - vedi2).”
Lascio al lettore scoprire le differenze tra “partecipare” e “competere” e naturalmente il giudizio finale, sempre che le parole abbiano un senso.


  
Il Vecchio
"Sir Marathon"
 

e ... il Campione
"Velo Devo Dire"
 
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4h 46' 41" 
 
4h 44' 05" 
 
 
 
Dettaglio mia gara


641/12 
 
    2524/2708
-

25/30

1 commento:

  1. Ciao Sir sono il Velo grazie per le belle parole , scritte da te valgono di più. Ho letto il report devo dire che sei decisamente pungente oltre che condivisibile . Complimenti

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