venerdì 18 agosto 2017

Scoop: 2018 fusione?

Si è conclusa da un paio di giorni la quarta edizione della “10 marathons in 10 days”, gara organizzata dal club Supermarathon sulle rive del lago d'Orta. Non è facile giungere a spegnere le quattro candeline di una maratona ai giorni nostri, figuriamoci per una manifestazione che di maratone ne contempla addirittura 10. Il costo e gli sforzi infatti devono essere “decuplicati”. Il risultato però è stato più che soddisfacente, sia dal punto di vista numerico sia dal punto di vista qualitativo. Che l'organizzazione avesse previsto un numero inferiore di partecipanti, almeno sulla maratona, lo dimostra il fatto che si sono esauriti i pettorali. Beh, nessun problema, a tutto si rimedia e qui è bastato un colpo di spugna... pardon un colpo di pennarello per trasformare il pettorale della mezza nel pettorale della maratona (tutto sommato un fatto positivo per la foto pettorale/medaglia di questo blog, almeno è un po' diversa!).
Dal punto di vista qualitativo si è vista non solo la partecipazione di atleti che hanno indossato la maglia della nazionale dell'ultramaratona (… ciao, Nerino), ma anche una vera e propria sfida per il primato della gara che ha visto primeggiare Adam Holland, con il tempo totale di 27h 28' 26”; alle sue spalle si è classificato Marco Bonfiglio, con il distacco di poco più di un'ora. La supremazia di Adam non è mai stata messa in discussione, avendo l'atleta sempre tagliato il traguardo per primo. Sarebbe stato pure, secondo l'organizzazione, migliorato il record delle tre migliori maratone corse in giorni consecutivi. Attribuire questo record - meglio sarebbe dire “miglior prestazione”, in quanto si ha un record solo per gare in pista - a mio giudizio è troppo ottimistico e prematuro, perché si è corso su un percorso non omologato e non omologabile, non avendo i criteri richiesti. Non dico che la distanza non sia regolare, ma certamente non misurata secondo regole e parametri FIDAL. (Per alcuni dettagli in più vedi “Mezza sul Brembo: si allunga il precorso”).

Rispetto alla prima edizione sono aumentati i controlli, che ora sono un paio lungo il percorso, controlli che hanno rilevato un'infrazione indovinate a chi? Esatto, a Ferdinando (“l'è semper lu”), al quale hanno fatto presente di aver accorciato il percorso nella rotonda a Pella. Secondo Omodeo Zorini, con il quale ho avuto modo di lavorare affiancandolo nella misurazione del percorso per il mondiali di 24 ore disputatosi a Bergamo nel 2008, “Non è possibile accorciare il percorso di una gara misurata FIDAL, si può solo tagliare (cioè fare una strada al di fuori del percorso ufficiale, n.d.a), questo per i criteri usati per la misurazione”. Ricordo che Omodeo Zorini è un giudice misuratore abilitato a misurare percorsi di gare validi per i Mondiali e per le Olimpiadi!
Un cenno alla gara dei Runners Bergamo presenti alla 10a giornata della 10 marathons in 10 days, presenti sempre in buon numero. Al primo posto della maratona femminile Cristina, mentre nella mezza Elena stabilisce il suo PB... uhmmm, chissà se sarà merito anche della sua ricetta per la polenta. Il predicatore Ro (Rosario), reduce da una sua personale sfida … vinta con Cavallo Pazzo, si scalda in previsione della EcoMaratona della Val d'Arda del giorno dopo. Ottima la prestazione di Ferdinando, che termina sotto le 4h e 30'. Buona la prestazione di Sir Marathon, che... termina la gara!
Archiviata pure la 4a edizione della “10 marathons in 10 days”, un arrivederci all'anno prossimo!
Veniamo ora al titolo del post, che sempre far presagire futuri e sconvolgenti cambiamenti per il 2018. Sarà vero quello che molte “fonti bene informate” vanno dicendo da alcuni mesi? Ci sarà la fusione delle due società più rappresentative del panorama atletico bergamasco? Questo non si può sapere, però alcuni fattori possono far presagire che le voci forse diventeranno realtà. Da sempre, quando si deve trattare in maniera riservata argomenti come la stipula di una pace o la fusione di due grandi gruppi multinazionali, i primi colloqui non sono fatti direttamente, ma ci si affida a “parti terze”, per non compromettere l'esito delle trattative. La storia è piena di questi casi. Qui più semplicemente di tratta della fusione di due gruppi sportivi. Ma quali sono gli indizi? Qui si sono visti alcuni consiglieri del primo gruppo, nei primi giorni solo uno, nell'ultimo giorno di gara un paio. In mezzo si è assistito alla presenza del segretario della seconda società. Quello che accomuna i due fatti è stata l'assenza prolungata di questi soggetti nell'arco della giornata. Dove erano? Ma soprattutto con chi si sono incontrati? In pratica, chi è il “mediatore”? Nulla è dato a sapere. Vedremo il prossimo anno i risultati di questi colloqui segreti. Ma, come tutti i segreti, sono i particolari che li fanno emergere e quello che doveva rimanere segreto è stato in parte rivelato dalla lettura della classifica, di cui pubblico un dettaglio. Sembra che le trattative siano a buon punto, tanto che è già stato scelto il nome della nuova società. A questo punto, come in un buon giallo che si rispetti, oltre ad scoprire il nome del mediatore, sarebbe opportuno scoprire chi è stato il “corvo” che ha svelato il nome della nuova società, ma soprattutto il motivo: sarà per agevolare la fusione o per osteggiarla?

 
... dettaglio classifica
 
 
Tra tutte queste indecisioni una certezza: al ritorno a casa dalla maratona, Tommaso, il mio ultimo nipotino, ha fatto i primi passi autonomi per raggiungere il nonno!
Attenti, un nuovo maratoneta è alle porte!

 
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2016 – Roba da matti

- 10 marathons in 10 days Orta 10° giorno
4h 40' 28" 
 
 
Dettaglio mia gara

637/8
 
 
    53/117
-
-/-
4h 40' 28"  
6'38" min/km 

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