Quello che non capisco è la disaffezione a questa gara, che offre indubbiamente molti aspetti positivi. Ne enuncio alcuni, ma sono certo che se ne potrebbero trovare molti altri. Il percorso è, come ho già detto, un anello, che presenta ben 1200 metri di dislivello positivo, ma le salite, tranne qualche chilometro nel bosco tra Dosso ed Azzone, sono su strada asfaltata, con traffico quasi assente e con pendenze accettabili. Io stesso, che come sapete non amo certo le salite, ieri ho corso tutti e tre i chilometri che da Dezzo portano a Dosso! Ho partecipato a questa gara una dozzina di volte e credo sia la prima volta che ho corso l'intero tratto. Altro punto a favore della gara è che si corre sempre con temperature accettabili, vuoi per la conformazione della valle che offre una ventilazione naturale, vuoi perché ci sono molti tratti in mezzo ai boschi, vuoi per l'altezza, che va dai 700 ai 1000 metri. Ai ristori ci sono persone del luogo che non perdono occasione per incitare i concorrenti e per fornire indicazioni sulle bellezze della valle. Ieri, se avessimo avuto tempo e voglia, avremmo potuto trascorrere l'intera mattinata ad Azzone, dove una signorina di 79 anni chiacchierava allegramente con i partecipanti, raccontando aneddoti sulle passate edizioni, cui ha sempre collaborato. Altra considerazione è che una gara di questo genere, salite sì ma corribili e ad appena un paio di settimane dal GTO, avrebbe potuto essere un valido test per tutti quei concorrenti che intendono parteciparvi.
Ma
ormai il dado sembra tratto e quella di quest'anno dovrebbe essere
l'ultima edizione.
Correndo
la gara, passando in alcune località mi sono passati per la mente
alcuni ricordi.
La
gara mancata:
non ricordo l'anno, ma era il … secolo scorso! Arrivati alla
partenza, quell'anno a Schilpario, veniamo a sapere che la gara è
stata annullata, in quanto, per la presenza del Papa in una valle
contigua, alcune strade erano chiuse al traffico. La notizia l'aveva
fornita Lucio Bazzana, che stava partendo per la maratona in
solitaria. Beh, io ero in compagnia di Alfonso e, considerato che
conoscevamo il percorso, abbiamo deciso pure noi di partire per la
nostra gara. In tasca un po' di soldi e via! In quella gara arrivammo
primi e secondi!
La
formaggella perduta:
(qui riporto un sentito dire...). Sempre nel secolo scorso, quando la
gara richiamava moltissimi atleti da fuori provincia, furono chiamati
i Carabinieri per calmare gli animi di moltissimi podisti cremaschi,
giunti con un pullman, che pretendevano di avere il premio: una forma
di formaggio locale che era il premio di partecipazione alla
maratona, senza averla corsa. Gli organizzatori hanno fatto presente
che il premio era riservato a chi aveva corso la gara, non certo a
chi aveva solo comperato il biglietto della gara. Pensandoci bene,
però, non so se poi il premio fu loro consegnato. Qualche lettore di
buona memoria mi può aiutare?
I
Fausto hanno la testa dura!
… non mi ripeto... qui
trovate il perché!
Gara
di ieri in compagnia di Ferdinando, anche se per le modalità in cui
si è svolta ha ricordato molto quella che corsi in “compagnia
solitaria” con Alfonso; infatti, neanche alla partenza abbiamo
incrociato altri atleti. Sono partiti mentre noi eravamo ancora in
fase di preparazione!
Termino
qui questo post, ma termina qui anche la storia di quella che è rimasta
l'ultima maratona che si organizza in provincia di Bergamo?
Per
saperlo ritornate su questo blog tra un anno...
- Maratona Val di Scalve-
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5h 06'
27"
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5h 06' 27"
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