… e subito perso per
la foto! Faticoso rientro delle Pecore Nere alla corse, anche se solo
non competitive; infatti, pur avendo percorso centinaia di chilometri
per raggiungere Santiago di Compostela, le gambe sono ancora legnose
e correre diventa impresa ardua. Domenica scorsa si dava colpa di
questa situazione al tracciato collinare della non competitiva di
Paladina. Oggi la corsa, la 20a edizione della “Camminata
AVIS” che si disputava a Filago, non presentava particolari
difficoltà altimetriche per cui la “colpa” del nostro precario
stato di forma veniva attribuita al fondo ed in particolare ai tratti
lungo il fiume Brembo che risultavano particolarmente sconnessi …
almeno per noi. In realtà il fondo non era poi così male, avevo già
fatto parte del tracciato, con Rossana, in una delle nostre camminate
del giovedì, quando abbiamo raggiunto il Castello di Marne, ma come
italiano medio devo pur trovare qualche scusante. La camminata mi ha
permesso di scoprire, nella prima parte del percorso, un bel sentiero
in mezzo ad un fresco boschetto, sentiero che sicuramente sarà
nostra meta in un prossimo futuro. Stranamente oggi le lunghezze del
percorso erano ridotte: solo 7 e 13 chilometri. Alle ore 7 abbiamo
incrociato, mentre raggiungevamo in macchina il luogo di ritrovo, già
al secondo chilometro atleti che correvano allegramente; non riesco a
capire i comportamenti di chi fa le iscrizioni, essendo questa una
gara omologata IVV. In molte gare con distanze ben più lunghe non si
permette la partenza prima delle 7.30, questo in molti casi fa sì
che alcuni partecipanti, ed in particolare quelli che camminano,
optino per la distanza più corta. Ad essere sincero non ho letto il
volantino della manifestazione, anche se sull' “Annuario
Manifestazioni Ludico motorie del Comitato territoriale di Bergamo e
Brescia” l'ora di partenza era fissata tra le 7.30 e le 9.00.
Evabbè... sorvoliamo! Nonostante le nostre “precarie condizioni”,
abbiamo optato, vista la finestra degli orari di partenza, di fare
sia il percorso lungo sia il percorso corto. Ottima la gestione della
gara; infatti, pur partendo tardi, abbiamo trovato il personale nelle
postazioni in cui lo avevamo visto nel primo giro. Abbiamo pure
superato qualche signora che si attardava (… a chiacchierare) al
ristoro, anche questo ancora perfettamente funzionante. La bella
notizia di oggi è stato rivedere, dopo molto tempo e dopo
un'operazione perfettamente riuscita, Dario, il “Mao”,
pecora nera aggiunta. Lo abbiamo visto al lavoro (come sempre) al
tavolo dei Commissari IVV che collaborava alle iscrizioni, ma era
pure pronto ad un collaudo sul campo. Voleva cimentarsi sulla
distanza dei 7 chilometri, seppur camminando. Se la distanza poteva
essere nelle sue corde (ha sempre partecipato alle gare del “Fosso
Bergamasco”), non era certo nelle sue abitudini il passo che è
molto veloce nelle gare competitive, ma bisogna pur cominciare! Beh,
alla fine il collaudo sembra essere stato più che positivo, infatti
al nostro arrivo il buon Mao era già sulla via del ritorno. Da
notizie pervenute da Zanica sembra che si siano uditi gli scoppi dei
tappi di diverse bottiglie di vino ed udite frasi del tipo: “Stai
attento, Fausto... sto tornando in forma... nella prossima maratona
inizia a guardarti le spalle...”.
Ci fa piacere aver
ritrovato un amico!
P.S. Per la foto
abbiamo trovato un ottimo sostituto!
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