lunedì 1 aprile 2024

La resurrezione di Tia

Il ritornare alla vita dopo la morte è una credenza molto comune in molte religioni (per chi volesse approfondire – Resurrezione da Enciclopedia Treccani). La dottrina della risurrezione degli uomini trova nel cristianesimo il suo fondamento e la sua garanzia nella Resurrezione di Cristo, il Salvatore che riscatta dal peccato (morte) con la sua incarnazione, passione, morte e risurrezione. Il giorno di Pasqua è il giorno della Resurrezione. Visto il periodo dell'anno in cui cade, inizio di primavera, il giorno di Pasqua gli italiani sono abituati alla classica gita fuori porta per una bella passeggiata ed un allegro pic-nic su campi fioriti. Qualche settimana fa tutto faceva presagire che anche quest'anno la tradizionale gita sarebbe stata più che rispettata: le montagne erano prive di neve, i campi erano pieni di fiori primaverili che li coloravano di un giallo intenso. Le giacche invernali erano state riposte negli armadi ed i corridori, abbandonati i funerei completi invernali, si abbigliavano già con colorati completi estivi. Quale migliore occasione per chi, non avendo la possibilità di qualche giorno di vacanza, decideva di correre sotto un bel sole primaverile? Detto, fatto: per una volta correrò in compagnia sul circuito della Roncola. Per la verità avevo intenzione di saltare una domenica la corsa, ma potevo forse ignorare la cortese richiesta di Stefano di correre una mezza in compagnia? Certo che no! Per due motivi: il primo è che l'avremmo corsa tutta assieme ed il secondo con il mio passo. Conoscendo Stefano, ero certo che avrebbe rispettato le regole che di comune accordo avevamo preso. Quello che nessuno dei due aveva messo in programma era la … pioggia! Forse era da prevedere una Pasqua con la pioggia. Infatti detti popolari recitano “Palma molle, Pasqua asciutta; Palma asciutta, Pasqua molle” oppure “Se non piove il dì delle Palme, pioverà il dì di Pasqua”. Essendo stata la domenica delle Palme una giornata senza pioggia … ma, anche i detti hanno i loro limiti e le loro contraddizioni: “Quando si bagnano le palme, si bagnano anche l'ova”. Ora capisco i ragionamenti di certi politici: dire il tutto ed il contrario di tutto, così si indovina sempre. Evabbè, per la verità anche la pioggia (quella che abbiamo preso durante la nostra mezza) è stata coerente: prima metà gara asciutta e seconda metà sotto un acquazzone che ha trasformato certi tratti del circuito in ruscelletti! Nonostante la giornata fosse fredda e con una pioggia battente, qualche temerario era presente sul circuito e, come stabilito, Stefano è stato al mio fianco per tutta la gara. 

Quello che ci ha abbandonati, quando mancavano circa 300 metri alla fine, è stato lo smartwatch di Stefano, per cui si era sicuri dei giri fatti, certificati dalle foglie che prendevo diligentemente ogni giro, quello che è mancato è stato il tempo finale: beh, diciamo che sarebbe stato 2h 50' 08” (rispettata anche in questo la regola del 60, diciamo sulla fiducia). Giorno di Pasquetta riposo? La mia schiena lo avrebbe apprezzato, ma potevamo forse non accogliere, io e Stefano, l'invito di Tia, che avrebbe voluto correre con noi circa dieci chilometri … piano … piano ed al MIO ritmo? Certo che no! A dire il vero, consultando le quotazione dei vari siti scommesse (SNAI, Eurobet, Bwin), la presenza di Tia alla corsa era data 1 a 25! Beh, se qualcuno ha puntato su Tia, stasera può tranquillamente cenare in un buon ristorante; infatti Tia si è regolarmente presentato al via! Già dal primi metri si vedeva che qualcosa non andava per il verso giusto. Per abitudine, cammino i primi 500 metri delle mie gare sul circuito; beh, stamattina ero già staccato di metri … ancor prima di iniziare a correre! Quello che non mi aspettavo è la contagiosità della “staccatite”, una rara malattia che non permette di andare a fianco di chi corre piano. Per questa malattia non è stato trovato ancora nessun antidoto, e pensare che solo pochi mesi sono stati sufficienti a trovare i vaccini per il “malo male”! Il contagiato, Stefano, non voleva perdere posizioni e quindi, se ieri avevo corso in tutta tranquillità, oggi ho dovuto “impegnarmi”, se non altro per non essere … doppiato! Correndo (quasi) in solitaria, mi è tornata alla mente la favola di Esopo sullo scorpione e la rana: è difficile perdere la propria indole, vero, Tia?
Correre piano ed in compagnia non è nelle sue corde! Non si esce a correre, ma se si corre... NON si corre piano! Ecco quindi che il titolo del post ha ora un senso, avendo attribuito a “resurrezione” il significato, come indicato dal dizionario Treccani, di “ripresa di attività”; dopo mesi di dubbi e di apprensione, finalmente l'amico ha potuto correre sereno e di questo sono molto felice.

Come avete potuto capire, il post racconta, nel mio solito modo un po' scherzoso, le due giornate di corse fatte in compagnia di due amici, con la speranza che anche gli assenti (loro sapranno riconoscersi) possano in un futuro partecipare a queste, che più che corse sono occasioni per condividere momenti di socialità!

Eravamo tre amici in pistaUno si è impiegato in una bancaSi può fare molto pure in tre

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