È ancora buio, strane
figure si avvicinano al campo sportivo di Curno: chi ancora con gli
occhi semichiusi per l'alzata molto anticipata dal comodo letto, chi
già arzillo e pronto a “dirigere” per 12 ore la squadra per far
sì che raggiunga gli obiettivi fissati, che per qualcuno potrà
essere il primo posto, mentre per altri sarà sopravanzare la squadra
rivale. Oggi infatti è in programma la “12 X 1 ora in pista”,
manifestazione organizzata dagli Stof e giunta ormai alla 25a
edizione. Se una manifestazione raggiunge il quarto di secolo vuol
dire che è una manifestazione che vale.
Oggi le squadre al via
sono 37. Tra i partenti ci sono pure io e, visto lo status di “Pecora
nera”, non sono in nessuna squadra e per la verità non devo
neppure correre per 12 ore. Come “pecorella” smarrita, gli
organizzatori mi hanno permesso di partecipare, ma hanno avuto pure
pietà del “vecchietto”: hanno fissato non un limite di
tempo, ma hanno definito una distanza.
So che non indovinerete mai
quale, per cui ve la dico subito: (105,5 giri di pista – 5
metri) che, guarda caso, fanno 42.195 metri! Toh, la distanza
della maratona!
Buona la presenza dei
Runners Bergamo: quattro le squadre presenti, ma unico il capitano:
Rosario. Beh, per la verità c'è pure una “capitana”,
Elena, a cui è demandato il compito di sopraintendere alla
squadra femminile; tutto in famiglia!
La giornata non
promette, dal punto di vista meteorologico, nulla di buono:
minacciose nuvole nere si stagliano all'orizzonte. La pioggia in
molte occasioni è ben accolta dai corridori, ma avere una giornata
di pioggia oggi magari favorirebbe il risultato, ma di certo
rovinerebbe il clima “spensierato” che è forse il lato più
ricercato da tutti in questo tipo di manifestazioni. Puntuale la
partenza alle 6.00. Non passano neppure tre giri che il primo è già
alle mie spalle. Da ora in poi la mia linea di corsa non sarà più
in prima corsia, ma sulla linea che divide la prima dalla seconda
corsia. Credo che sia giusto così: non vorrei danneggiare gli atleti
più veloci. Qualcuno potrà dire
che non conta nulla la posizione che uno tiene in pista, contano solo le gambe. Forse avrà pure ragione. Durante la corsa ho fatto un piccolo ed empirico esperimento. Il mio tempo sul giro è sempre stato attorno ai 2'30”, ebbene correndo in prima corsia lungo la corda il tempo si abbassava di 2/3”. Poco... forse, ma sulla distanza della maratona sono circa 5 minuti. Passano i giri, passano le ore. Ad ogni ora ritrovo sempre nuovi compagni. Verso la terza ora viene pure la pioggia a farci compagnia; per fortuna la sua è una visita breve e presto ci lascia. “100!” mi grida l'addetto alla rilevazione dei tempi. Vedo il traguardo dietro l'angolo. Eh sì, è la stanchezza che mi fa vedere gli “angoli” in una pista di atletica! Quest'anno non dovrò neppure completare il giro di pista. Infatti Marino mi aspetta a “metà giro – 5 metri” per darmi lo stop. 4h 25' 17”. Altra maratona conclusa, anzi per meglio dire “altra MIA maratona”, in quanto per regole che pur rispettando di certo non ne comprendo il senso, questa non verrà conteggiata dai Runners Bergamo. “Ma chi se ne importa se adesso il mio cuore si spezza, un giorno d'amore per me vale più di cent'anni...” cantava negli anni 60 Gianni Morandi, “Ma chi se ne importa se non mi conti questa gara, terminare un'altra maratona vale per me più di qualche posizione...” dico io oggi!
che non conta nulla la posizione che uno tiene in pista, contano solo le gambe. Forse avrà pure ragione. Durante la corsa ho fatto un piccolo ed empirico esperimento. Il mio tempo sul giro è sempre stato attorno ai 2'30”, ebbene correndo in prima corsia lungo la corda il tempo si abbassava di 2/3”. Poco... forse, ma sulla distanza della maratona sono circa 5 minuti. Passano i giri, passano le ore. Ad ogni ora ritrovo sempre nuovi compagni. Verso la terza ora viene pure la pioggia a farci compagnia; per fortuna la sua è una visita breve e presto ci lascia. “100!” mi grida l'addetto alla rilevazione dei tempi. Vedo il traguardo dietro l'angolo. Eh sì, è la stanchezza che mi fa vedere gli “angoli” in una pista di atletica! Quest'anno non dovrò neppure completare il giro di pista. Infatti Marino mi aspetta a “metà giro – 5 metri” per darmi lo stop. 4h 25' 17”. Altra maratona conclusa, anzi per meglio dire “altra MIA maratona”, in quanto per regole che pur rispettando di certo non ne comprendo il senso, questa non verrà conteggiata dai Runners Bergamo. “Ma chi se ne importa se adesso il mio cuore si spezza, un giorno d'amore per me vale più di cent'anni...” cantava negli anni 60 Gianni Morandi, “Ma chi se ne importa se non mi conti questa gara, terminare un'altra maratona vale per me più di qualche posizione...” dico io oggi!
La potenza del nr. 42! |
La
mia gara è terminata; non così la manifestazione. La squadre dei
Runners Bergamo, sempre amorevolmente seguite da Rosario, si stanno
comportando bene. Il “capitano” è sempre pronto a fornire
assistenza: passa rifornimenti e spugne che oggi pomeriggio servono
in quanto il sole si è fatto cocente, ma soprattutto ha sempre una
parola di incoraggiamento e di incitamento per tutti i “suoi”
atleti. Ore 18.00. La gara è finita. Runners Bergamo, come due anni
fa, ancora vincitori, anzi primi nella classifica, perché alla fine
tutti sono vincitori. Hanno vinto le squadre che hanno vissuto
intensamente un'altra giornata di sport; hanno vinto gli
organizzatori che hanno offerto la possibilità di vivere questa
giornata di sport. Ho vinto pure io che con questa gara ho fatto
“cinquina”, avendo già corso in questa manifestazione altre
quattro maratone. Sono ottimista e spero pure, negli anni futuri, di
partecipare all'edizione che mi consentirà di fare “Tombola”!
Beh, forse sono un po' troppo ottimista, ma perché mettere limiti
alla provvidenza o … all'immaginazione?
Signore: di nome e di fatto! |
Concludo
questo post con un paio di annotazioni: una molto positiva ed una
negativa, altrimenti che pecora nera sarei... Inizio con quella
negativa. Correre in pista ha un tracciato obbligatorio per cui è
impossibile accorciare il giro di 400 metri. Ebbene, qualcuno
è riuscito pure in questo. Un paio di “atleti” (?) hanno pensato
bene di non fare il giro completo, ma di “tagliarne” una parte,
sempre ad ogni giro! Ooopps, forse non gli era stato spiegato che si
doveva stare
sempre in pista. Non hanno certo danneggiato nessuno, non hanno certo portato via il piazzamento a qualche squadra: pensate, andavano più piano di me! Il fatto non mi ha fatto piacere per l'esempio che veniva dato, anche e soprattutto per la presenza di ragazzi. Molto piacere, invece, è stato constare l'amicizia che lega le nostre due atlete di spicco: Sonia e Nives. Per un errore di interpretazione, sembrava che fossero premiate tutte e due come migliori atlete della manifestazione. In realtà, pur avendo percorsi gli stessi giri, una ha preceduto l'altra per qualche metro. Una sola coppa, ma la vincitrice ha “preteso” che nella foto della premiazione fosse presente anche la sconfitta. “Ma chi ha vinto?” direte voi...
sempre in pista. Non hanno certo danneggiato nessuno, non hanno certo portato via il piazzamento a qualche squadra: pensate, andavano più piano di me! Il fatto non mi ha fatto piacere per l'esempio che veniva dato, anche e soprattutto per la presenza di ragazzi. Molto piacere, invece, è stato constare l'amicizia che lega le nostre due atlete di spicco: Sonia e Nives. Per un errore di interpretazione, sembrava che fossero premiate tutte e due come migliori atlete della manifestazione. In realtà, pur avendo percorsi gli stessi giri, una ha preceduto l'altra per qualche metro. Una sola coppa, ma la vincitrice ha “preteso” che nella foto della premiazione fosse presente anche la sconfitta. “Ma chi ha vinto?” direte voi...
Qui
non ci sono sconfitte: avete dimostrato di essere tutte e due
vincenti!
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2015 –
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2014 – Quarantadue
e … quattro!
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2013 –
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- Maratona in pista "12 x 1 ora -
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4h 25' 17"
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10
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621
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4h 25' 17"
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Fausto sempre belli i tuoi racconti. Ciao Sabry
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