domenica 25 agosto 2013

È durata poco!

In uno degli ultimi post avevo scritto che una delle differenza tra le gare IVV e CSI era la presenza o meno del “mercato”, cioè dei gruppi che acquistano più biglietti di quanti sono gli atleti del gruppo effettivamente presenti.
Il motivo principale è quello di portarsi a casa la coppa più grande od il cesto più ricco. La FIASP, giustamente, aveva cercato di porre rimedio a questo mercato pretendendo l’iscrizione nominativa per consegnare i cartellini di partecipazione, questo non solo per la copertura assicurativa ma, come già detto, per cercare di eliminare questo fenomeno, che svantaggia i gruppi che, pur partecipando con un numero elevato di propri atleti, spesso si vedono superare nella classifica dei gruppi più numerosi dai gruppi che hanno un efficiente “servizio di vendita”, a cui ora viene affiancato un “servizio di segreteria”.



Fausto, Fausto &
Domenico... al rientro
ooops, oggi così veloce
che non c'è nella foto!
Oggi, ad Osio Sopra, dove si è corsa la 17a edizione della Maratonina “Camminiamo nel Verde”, una classica che riapre la corse dopo la pausa estiva, si è assistito alla versione 2.0 della vendita dei biglietti, nel senso che al già citato servizio di vendita si è affiancato un “servizio di segreteria”, che prende i nominativi di chi acquista il biglietto, dati che poi sono passati ai commissari per la registrazione (oggi ho verificato personalmente che questo avvenisse, cosa che è stata fatta, almeno dal gruppo dal quale ho acquistato il biglietto).
Il vantaggio per gli atleti è quello di non fare la fila; quello dell’organizzazione è di vendere più biglietti degli effettivi partecipanti; infatti è normale che non tutti i biglietti acquistati siano poi rivenduti, soprattutto in caso di maltempo. Chi è perdente, dal mio punto di vista, è la FIASP che non riesce togliere questo vizio. Chi corre da molti anni certamente ricorderà quando la stessa organizzazione, alla fine degli anni ottanta, voleva impedire che il premio di partecipazione fosse un premio diverso da medaglia, trofeo o coppa: sappiamo bene tutti come è andata a finire. Oggi nelle non competitive la medaglia è una cosa rarissima; la maggior parte dei partecipanti preferisce segni più tangibili e ... commestibili!
Per la cronaca, oggi il braccialetto per usufruire dei ristori era rosso, ma io e Fausto, pur non avendolo indossato, come al solito (indisciplinati!), abbiamo potuto ristorarci senza nessun problema. Tanto il braccialetto, secondo un addetto ai ristori: “È una cosa FIASP!
Come ultima annotazione, segnalo la perfetta pulizia ai ristori: nessun bicchiere o cartaccia per terra, merito certo dei partecipanti, ma soprattutto dell’organizzazione che ha saputo predisporre dei raccoglitori veramente efficienti.
Un bravo a tutti!





 © Foto Fausto Dellapiana 2013

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